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indice e sommario 401



IX. La posizione dei due eserciti (163-164). — La battaglia di Fornovo e le sue vicende; il pericolo corso dal re di Francia (164-171). — Tanto i veneziani quanto i francesi si attribuiscono la vittoria (171-172). — Tregua e cauti abboccamenti tra gli avversari (172). — Confutazione di voci diffusesi intorno al contegno di Lodovico Sforza (173-174). — Carlo giunge ad Asti senza perdite per quanto incalzato da truppe nemiche (174-176). — Il fallimento del tentativo dei francesi contro Genova (176-177).

X. Vicende di guerra tra francesi e ispano-aragonesi nel reame di Napoli (177-179). — Ritorno di Ferdinando d’Aragona in Napoli (180). — Terre che si ribellano ai francesi (181). — I veneziani occupano alcuni punti delle Puglie (181). — Defezione dei Colonna dai francesi a Ferdinando (182). — La resa di Castelnuovo a Ferdinando (183-184). — Patti di resa di Castel dell’Uovo (184). — Morte di Alfonso d’Aragona (184-185).

XI. Le milizie de’ veneziani e di Lodovico Sforza assediano Novara (185-186). — Carlo VIII assolda nuovi svizzeri (187-188). — Timori e provvedimenti de’ collegati per gli appoggi della duchessa di Savoia a Carlo (188-189). — Intimazione del pontefice a Carlo ed ironica risposta di questo (189). — Patti conclusi tra Carlo e i fiorentini (189-191).

XII. Condizioni difficili de’ francesi in Novara (191-192). — Il duca d’Orliens fatto mettere fuoco ai borghi ritira tutte le milizie in cittá (192). — Segrete pratiche di concordia fra il re di Francia e il duca di Milano (193). — Tentativi di accordi fra gli avversari (193-194). — Novara lasciata per accordi e temporaneamente in potestá del popolo (194). — Patti di pace proposti al re di Francia e discussione di essi nel consiglio del re (195-196). — Discorso di monsignore della Tramoglia (197-199). — Discorso del principe di Oranges (199-202). — Carlo VIII, fatta la pace col duca di Milano, ritorna in Francia (202-204).

XIII. Manifestazione del male detto da’ francesi: “di Napoli” e dagli italiani: «francese» (204-205). — Suo luogo d’origine e sua diffusione (205).

Libro terzo. |||
 p. 207-298

I. Lodi generali al senato veneziano ed al duca di Milano per aver essi liberato l’Italia dai francesi (207). — Lodovico Sforza mantiene fede solo ad alcune delle condizioni di pace (208-209). — Lodovico Sforza fa spogliare delle scritture riguardanti i patti conclusi con Carlo VIII l’oratore fiorentino (209). — Ambizione dello Sforza e dei veneziani al dominio di Pisa (209-210). — Restituzione della terra e delle fortezze di Livorno ai fiorentini (211). — Entraghes malgrado le lettere del re non consegna Pisa ai fiorentini ed impedisce che essi se ne impadroniscano (211-213).