Vite di illustri Numismatici Italiani - Celestino Cavedoni

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Costantino Luppi

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Vite di illustri Numismatici Italiani - Celestino Cavedoni Intestazione 22 dicembre 2022 100% Numismatica

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VITE

DI

ILLUSTRI NUMISMATICI ITALIANI







Di poco posteriore ad Ennio Quirino Visconti, e a Domenico Sestini, contemporaneo del sommo Bartolomeo Borghesi, ebbe l’Italia nel corso di questo secolo in Monsignor Venanzio Celestino Cavedoni un altro insigne archeologo e numismatico, non meno di quelli famoso ed illustre. Questo celebre scienziato nacque il 17 maggio 1795 da Giorgio Cavedoni e Cristina Franchili, onesti borghigiani di Levizzano Modenese. Negli anni più teneri esordì negli studî inferiori della grammatica latina nel paese nativo, che presto abbandonò per levarsi a quelli delle Belle Lettere nelle scuole rinomate di San Giovanni in Modena. Di dodici anni, cioè nel maggio del 1807, vestì l’abito clericale in Levizzano; e poco dopo, fu accolto nel seminario vescovile, 30 ottobre 1811, ove attese agli studî più ardui della filosofia e della teologia; finalmente fu innalzato al sacerdozio il 20 dicembre 1817. Un anno prima, capitatagli tra le mani una grammatica greca, s’invogliò d’imparare a fondo quella lingua. I Maestri scorgendo nell’ingegno del giovine discente una singolare disposizione alla classica filologia, per consiglio ed impulso di Don Luigi Reggianini, che poi divenne vescovo di Modena, indussero il padre a mandarlo a perfezionarsi nella Letteratura antica e nell’Archeologia presso la celebre Università di Bologna (1816), [p. 508 modifica]dove più che in altra città d’Italia, quelle discipline erano in fiore. Ivi sotto il magistero di tre uomini straordinari, Girolamo Bianconi, Filippo Schiassi e Giuseppe Mezzofanti, accumulò quel tesoro di cognizioni, che dovevano poi servirgli così bene a conquistare il suo posto accanto a quei sommi. Cinque anni rimase nell’Università dove si perfezionò nel greco leggendo Omero e Pindaro, e imparò l’ebraico commentando le profezie d’Isaia e la Cantica. In tanta intimità di studî il Cavedoni, più che discepolo, divenne in breve l’amico de’ suoi Maestri. All’Università ebbe a compagno l’illustre canonico Samuelli professore d’Ermeneutica e d’Ebraico all’Università di Pisa, che nelle vacanze autunnali recavasi a Bologna a perfezionarsi nelle lingue orientali, e con lui tenne, anche dopo, un’erudita corrispondenza; collaborò col Ferrucci, col conte Giovanni Galvani e col canonico Fabiani sotto la presidenza dello Schiassi alla compilazione del Lessico Morcelliano. Dedicatosi il Cavedoni all’Epigrafia, fece sua palestra il cimitero, dove s’aggirava spesso a studiarvi le bellezze delle affettuose iscrizioni dettate dallo Schiassi. Il Mezzofanti in Bologna pel primo aperse l’adito al Cavedoni alla conoscenza delle antiche medaglie; la lettura poi dell’immortale Doctrina numorum veterum dell’Eckhel avvinse il discepolo indissolubilmente allo studio di quei piccoli ma preziosi monumenti dell’antichità, che divenne poi l’occupazione più geniale e continua degli anni suoi più maturi.

La fama intanto dell’ingegno e della coltura del Cavedoni sempre più si raffermava ed estendeva, talchè, quando il principe Massimiliano d’Este recossi a Bologna a visitare quell’insigne Biblioteca, e manifestò l’intenzione di regalare a Modena la sua ricca ed importante collezione d’antiche monete e medaglie, lo Schiassi e il Mezzofanti presentarono a quel principe il Cavedoni perchè ne fosse eletto custode ed illustratore. Sicchè a 35 anni d’età, il 14 dicembre 1820, il Cavedoni fu nominato Aggiunto alla Biblioteca Ducale e Direttore del Reale Museo; dopo altri 10 anni, Vicebibliotecario con ispeciale incarico della parte numismatica ed antiquaria. Da questo momento dedicossi di tutta lena allo studio delle monete antiche. Nell’arringo numis[p. 509 modifica]matico esordì modestamente nel 1823 con Alcune osservazioni sulle tavole incise e sulle loro spiegazioni, aggiunte all’Istoria dell’Italia del Cav. Bossi, cui tennero dietro una serie infinita di altre Osservazioni, Note, Dissertazioni, tra le quali emersero non pochi capolavori di erudizione e di critica. In quell’anno stesso, 1823, cominciò la sua corrispondenza con Bartolomeo Borghesi, di cui fu collaboratore fino alla morte di quel sommo archeologo, dividendo con lui nel vasto campo dell’antiquaria la fama e la gloria appo i dotti del mondo civile. In fine di questi cenni, come si è fatto pel Borghesi, si darà la nota di tutti i lavori numismatici più importanti pubblicati da questo infaticabile erudito, accontentandoci di rilevare qui i più estesi che riscossero dai dotti il maggiore encomio. Due tra questi che sono riputati i suoi capolavori sono: il Ragguaglio storico-archeologico de’ precipui ripostigli antichi di Medaglie Consolari e di Famiglie Romane d’argento, pel riscontro dei quali viensi a definire, o limitare l’età d’altronde incerta di molte di quelle, che può servire anche di repertorio delle Medaglie medesime (Modena, 1851; in 8.°), e l’altra: Spicilegio numismatico, o sia osservazioni sopra le monete antiche di Città, Popoli e Re (Modena, 1838; in-8°). Sul primo di questi lavori Enrico Cohen, l’illustratore delle Monnaies de la République Romaine, così si esprime: “Il est impossible de lire le Ragguaglio sans admirer la sagacité extraordinaire avec laquelle cet illustre savant a tiré de véritables faits des plus légères ressemblances qui existent entre telle et telle médailles consulaires. Ainsi, lorsqu’il se découvre un trésor enfoui, avancer que les pièces frustes doivent être plus anciennes que les pièces à fleur de coin, ce n’est pas un grand effort d’imagination; mais observer la gradation de tous les différents dégrés de conservation depuis le fruste jusqu’à la fleur de coin; comparer la forme du flan plus ou moins épais des médailles, l’art et le style de chacun des types; interroger la paléographie; les plus petits signes monétaires; consulter jusqu’aux lois qui exigeaient tel ou tel âge pour exercer telle ou telle magistrature; enfin, de conséquence en conséquence, arriver à une certitude presque mathématique sur l’époque [p. 510 modifica]d’émission de la plus grande partie des monnaies frappées sous un gouvernement qui depuis bientôt deux mille ans n’existe plus, voilà ce qui excite véritablement l’admiration.„ Sulla seconda delle opere citate, il medesimo Cohen, dopo la morte dell’insigne autore, per quanto parco estimatore de’ lavori italiani, come lo sono in generale i francesi, non esitò di affermare: “Dans son Spicilegio, Cavedoni a complété ou, du moins, très-considérablement augmenté les savantes recherches et les fines observations d’Eckhel. En même temps qu’on est forcé de s’incliner devant ce jugement si sûr, devant cette profonde érudition, on est étonné de la simplicité extrême avec laquelle Cavedoni livre au public des interprétations dont deux ou trois suffiraient pour faire la réputation d’un numismate; mais la science de l’antiquité tout entière était renfermée dans la tête de cet illustre antiquaire. Enfin, il n’a manqué qu’une seule chose à Cavedoni, c’est d’avoir eu un plus grand musée à sa disposition; mais peut-être que a’ il l’avait eu, voyant davantage, il aurait moins deviné.„ Per gl’incontrastabili suoi meriti il Cavedoni fin dal 30 settembre 1847 fu elevato alla carica di Prefetto della Biblioteca Estense e Direttore del Reale Gabinetto delle Medaglie, ed ebbe la sorte di assidersi sullo stallo illustrato dall’immortale Muratori, dal Tiraboschi e dallo Zaccaria, e continuando l’opera di quei grandi, tenne sempre altissima la fama e la dignità di quel celebre Istituto, onorando in Modena, sua patria adottiva, tutta l’Italia e la scienza, cui aveva sì splendidamente consacrato il suo ingegno e l’intera sua esistenza. Alle due opere surriferite il Cavedoni ne aggiunse un’altra non meno di quella dotta e preziosa: la Numismatica Biblica, ossia dichiarazione delle Monete antiche memorate nelle sante scritture (Modena, 1850) cui tennero dietro un’Appendice ed una Postilla (1855). Quest’opera insigne venne subito tradotta dal ch. Augusto von Werlhof in tedesco e pubblicata in Hannover nel 1856. Il Cavedoni per questa riportò in Francia il premio di Numismatica dall’Accademia di Parigi. Detto lavoro fu poi dal ch. William Madden, l’illustre storico della Monetazione Giudaica, giudicato di tanto merito che, non esitò dichiarare: se fosse [p. 511 modifica]Mons. CELESTINO CAVEDONI. [p. 513 modifica]stato scritto in francese, e fosse stato corredato di tavole, quali trovansi in quello sullo stesso argomento di M. de Saulcy, ne avrebbe preso il posto, come l’opera par excellence sulla Numismatica Giudaica. Coll’importanza delle sue opere il Cavedoni si era acquistato presso i dotti d’ogni paese tanta autorità, che i governi d’Italia e dell’estero gli conferirono le onorificenze più ambite, e le Accademie e gl’Istituti letterarî e scientifici più rinomati fecero a gara per inscriverlo a loro socio onorario e corrispondente. Talchè quando l’imperatore Napoleone III, dopo la morte di Bartolomeo Borghesi, avvenuta il 16 aprile 1860, disegnò consacrare un monumento imperituro a questo sommo archeologo pubblicando a sue spese in isplendida edizione le opere a Parigi, e ne diede l’incarico ad una Commissione composta dei personaggi più eminenti di Francia sotto la presidenza di Léon Renier, il Cavedoni ebbe l’onore di essere chiamato primo fra gli archeologi stranieri a coadiuvare quel consesso di dotti. In tanta altezza di studî, e al colmo di tanti onori, il Cavedoni sempre modesto, e profondamente religioso qual era, non dimenticò mai i suoi doveri sacerdotali, nè disdegnò mai di compire perfino i più umili servizi della sua Chiesa. Giunto a vecchiezza, affranto da tante fatiche e dalla troppo continua ed intensa occupazione della mente, venne il giorno che preso da un fortissimo accesso che gli toglieva il respiro, in breve ora passò di questa vita, nel settantunesimo anno di sua età, il 26 novembre 1865.

Tosto la triste nuova della sua morte si divulgò fino nei paesi più remoti della colta Europa; ogni ordine di scienziati ed ammiratori pianse l’irreparabile perdita dell’uomo, che onorò cotanto la religione, la patria e la scienza. Dopo solenni funerali, la salma del sommo archeologo, per desiderio da lui espresso vivente, fu deposta nella chiesa suburbana dei SS. Faustino e Giovita.

Il Cavedoni, fin dal 5 dicembre 1848, per suo testamento aveva legato il suo carteggio letterario ed archeologico, le schede de’ suoi studî antiquari e l’esemplare della Doctrina numorum di Eckhel da lui postillata alla R. Biblioteca Estense di Modena.


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Questi cenni biografici furono tratti dai seguenti libri:

Notizie intorno alla vita ed alle opere di Monsignor Celestino Cavedoni con appendice di sue lettere ed altre cose inedite. Modena, 1867; in-8.° — Annuaire de la Société française de numismatique et d’archéologie. Première année, Paris, 1866; pag. 363-364.



Lista bibliografica per ordine di date degli scritti numismatici principali o più importanti di Monsignor Celestino Cavedoni.


1823. Alcune osservazioni sulle Tavole incise, e sulle loro spiegazioni, aggiunte all’Istoria dell’Italia del Cav. Bossi. Mem. Rel. I, iii, p. 275-283.
1825. Delle monete antiche in oro un tempo del Museo Estense descritte da Celio Calcagnini intorno all’anno MDXL. Memoria letta all’Accademia di Modena il 13 maggio 1825, pubblicata nel 1858. Mem. Accad. Mod. Parte III, p. 77-112.
1828. Cenni sul vantaggio che si trae dalla Numismatica per le Scienze Sacre, e sopra un’opera nuovamente pubblicata dal ch. Domenico Sestini. Mem. Rel. I, xiii, p. 485-494.
1829. Saggio di osservazioni sulle Medaglie di Famiglie Romane ritrovate in tre antichi ripostigli dell’agro modenese negli anni 1812, 1815 e 1828. Mem. Rel. I, xv, p. 35-110, 337-456.
1830. Lettera al ch. Professore Domenico Sestini Decano meritissimo dei Numismatici. Mem. Rel. I, xvi, pag. 513-537.
1831. Appendice al Saggio di osservazioni sulle medaglie di Famiglie Romane, ecc. Mem. Rel. I, xviii, p. 163-266.
1832. Continuazione dell’Appendice al Saggio di osservazioni sulle medaglie di Famiglie Romane. Mem. Rel. II, i, p. 101-132.
1833. Cenno di alcune Osservazioni su le monete antiche di Creta e segnatamente su quelle della città di Festo. Messagg. Mod. 1833, n. 28.
1834. Continuazione e fine dell’Appendice al Saggio di Osservazioni sopra le Medaglie di Famiglie Romane. Mem. Rel. II, iv, p. 241-302.
– – Correzioni di alcuni errori occorsi nell’Appendice al Saggio di Osservazioni sopra le Medaglie di Famiglie Romane. Ibidem, p. 477 e 480.
– – Scavi di Reggio negli Stati Estensi. Bull. Ist. Corr. 1834, p. 65-68.
– – Scavi di Modena. Ibidem, pag. 199-200.
1835. Monete antiche di Festo. Annal. Ist. Corr. 1835, p. 154-166.
– – Monete vetuste di Coo rappresentanti probabilmente un Eroe discobolo. Ibidem, p. 259-265.
– – Monomachia dell’Eroe Pergamo con altro eroe rappresentata su le monete antiche di Pergamo. Ibidem, p. 269-274.
– – Dichiarazione di un’antica moneta di Salamina dell’Attica. Bull. Ist. Corr. 1835, p. 186-188. Postilla. Ibidem, 1836, p. 124-125.
– – Illustrazione di una moneta di Iotape di Cilicia. Ibidem, p. 188-189.
– – Congetture sopra alcune Monete antiche della città di Taranto della Calabria, aventi tipi allusivi al nome Taras. Giorn. Perug., gennaio 1835, pag. 45-63.
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– – Lettera Numismatica intorno ad alcune monete antiche dell’isola di Creta, all’eruditissimo signore Roberto Pashley Esq. professore nel collegio della SS. Trinità a Cambridge. Giorn, Perug. fasc. 31, 1835; p. 40-79.
1836. Osservazioni sopra le antiche monete di Atene. Mem. Rel. II, v, p. 321-356.
– – Osservazioni sul Tipo rappresentante gli Orti di Alcinoo nelle monete di Corcira e sue Colonie. Mem. Accad. Tor. Tomo XXXIX, 1836, p. 139-155.
– – Lettera al chiariss. nob. signore Cav. G. G. Orti sopra una moneta rara di Massimiliano I Imperatore coniata in Modena intorno al 1511. Poligr. 1836, vol. I, p. 22-26.
1837. Scavi di Modena. Bull. Ist Corr. 1837, p. 23-24.
– – Dichiarazione di alcuni tipi singolari delle antiche monete di Magnesia d’Ionia. Ibidem, p. 37-42.
– – Di alcune monete antiche che si riferiscono a vittorie olimpiche. Ibidem, p. 154-158.
– – Monete italiche impresse per la guerra sociale. Ibidem, p. 199-202.
– – Magistrati delle monete d’Atene. Ibidem, p. 202-203.
– – Osservazioni sopra i principali tipi delle monete de’ Tolomei e di altre d’Egitto. Giorn. Perug., marzo e aprile 1837, p. 172-187 e 207-218.
– – Sopra un codice contenente disegni di medaglie romane delineate dal Sacerdote Giuseppe Bossi intorno all’anno 1750. Poligr. 1837, vol. V, p. 87-91.
1838. Spicilegio Numismatico, o sia Osservazioni sopra le monete antiche di Città, Popoli e Re. Modena, 1838; in 8.°
– – Caronte ritratto in una moneta di Carre. Bull. Ist. Corr., 1838, p. 57-58.
– – Moneta di Elia Capitolina. Ibidem, p. 137.
– – Di un denario della famiglia Postumia. Ibidem, p. 161-163.
– – Magistrati delle monete di Atene. Ibidem, p. 185-187.
– – Osservazioni sopra la simiglianza di alquante monete Italiche impresse al tempo della guerra sociale, con alcuni denari consolari e di famiglie Romane. Giorn. Perug., febbraio, 1838, p. 92-105.
– – Moneta di Orosio Imperatore di Romania e di Servia. Ibidem, ottobre 1838, p. 195-197.
1839. Dell’insigne tesoro di antiche monete d’oro trovate nell’agro Brescellese l’anno 1714. Giorn. Lett. Mod., 1839, vol. I, p. 227-229.
– – Dichiarazione di alcuni tipi di medaglie di Famiglie Romane. Annal. Ist. Corr., 1839, p. 292-321.
– – Sulle monete di Nuceria della Campania. Bull. Ist. Corr. 1839, p. 138-139.
– – Forma del globo terrestre presso i Romani. Ibidem, p. 156-158.
– – Tipi dei vittoriati romani. Ibidem, p. 185-186.
– – Moneta di Alessandro Magno impressa in Mesembria della Tracia. Ibidem, p. 186-187.
– – Congetture intorno alle monete antiche impresse al tempo della guerra italica da alcune città fedeli a Roma, Arcadico, 1839, vol. LXXIX, p. 218-229.
– – Di un ripostiglio di monete romane scoperto in Cingoli. Giorn. Perug., aprile 1839, p. 177-179.
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1840. Di un tipo singolare in monete di Cuma. Bull Ist. Corr., 1840, p. 9-11.
– – Numero delle battaglie campali di Giulio Cesare espresso in tre monete di lui. Ibidem, p. 39-43.
– – Di Giove Imperatore e di alcune monete di Amasia. Ibidem, p. 69-71.
– – Il serpente di Glicone in moneta di Nicomedia. Ibidem, p. 107-109.
– – Giunta intorno alle monete di Nuceria della Campania. Ibidem, p. 142.
– – Conghietture sopra le monete di Ti. Veturio Barro. Ibidem, p. 142.
– – Cerva torquata in monete di Caulonia. Ibidem, p. 169-171.
1841. Congetture sopra una moneta attribuita a Minturna. Bull, Ist. Corr., 1841, p. 26-27.
– – Singolarità del Pegaso delle antiche monete di Emporia nella Spagna. Ibidem, p. 79-80.
– – Monete antiche dell’Illirio. Ibidem, p. 188-190.
1842. Aggiunta a una lettera del P. Nisiteo sopra le Medaglie del Re Ballaeus. Annal. Ist. Corr., 1842, p. 128.
– – Scavi di Reggio di Lombardia. Bull. Ist. Corr., 1842, p. 15-16.
– – Monete di Fiesole. Ibidem, p. 156-167.
1843. Osservazioni sopra le monete antiche della Cirenaica. Mem. Rel. II, xvi, p. 251-332.
– – Monete impresse dai Pompeiani per la guerra d’Africa. Bull. Ist. Corr., 1843, p. 6-13.
– – Monete greche illustrate col riscontro d’iscrizioni analoghe. Ibidem, p. 107-108.
– – Giove allattato dalla capra Olenia, in moneta antica di Egio dell’Acaja. Ibidem, p. 108-110.
– – Monete arcaiche di Cirene e di Barca. Ibidem, p. 113-118. Postilla a questo articolo. Ibidem, p. 199-200.
– – Monete di Licia con tipi di quelle di Rodi. Ibidem, p. 118-119.
– – Lettera all’editore del Bullettino napoletano sopra alcune medaglie di Lavino, di Taranto, de’ Brettii. Bull. Arch. Nap. 1848, n. XIII, p. 97-98.
1844. Di alcune monete attribuite ai re di Cipro. Bull. Ist. Corr., 1844, p. 46-49.
– – Giunta alle monete dei re di Cipro; da lettera al signor dott. Braun. Ibidem, p. 124.
– – Moneta arcaica di Cirene col tipo dell’orto delle Esperidi. Ibidem, p. 153-154.
– – Osservazioni sopra alcune delle monete di città Greche di recente pubblicate dal Sig. G. Fiorelli. Bull. Arch. Nap., 1844, n. XXX, p. 102-104; n. XXXI, p. 116-120; n. XXXIII, p. 124-126.
1845. Di alcuni Darici Cilico-Fenicj. Riv. Scienz. Mod., 1845, p. 48-52.
– – Dell’era della Galazia. Bull. Ist. Corr., 1845, p. 94-95.
– – Di alcune medaglie di Famiglie Romane. Ibidem, p. 177-192.
– – Delle sigle XCVI nelle monete di argento di Diocleziano e di Massimiano. Ibidem, p. 197-198.
– – Observations sur les anciennes Monnaies de la Lycie. Paris, 1845, in-4.°
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1846. Dell’origine ed incrementi dell’odierno R. Museo Estense delle Medaglie e della dispersione dell’altro ad esso anteriore. Modena, 1846; in 4.°
– – Di alcune monete antiche degli ultimi re della Tracia. Mem. Rel., III, iv, p. 133-145.
– – Di alcuni tipi delle monete della guerra Marsica. Bull. Arch. Nap., 1846, n. LXXI, p. 4-8.
– – Di alcune monete di Eraclea del Ponto. Lettera al ch. cav. Filippo Gargallo Grimaldi. Annal. di Numism., 1846, vol. I, p. 25-31.
– – Moneta dell’Etruria circonpadana? Ibidem, p. 81-82.
– – Pseudo-moneta di Atene. Ibidem, p. 83-85.
– – Supplimento alle Osservazioni sopra le antiche monete della Licia. Ibidem, p. 97-104.
– – Monete degli ultimi re della Tracia. Ibidem, p. 107-110.
– – Sopra alcune monete pubblicate negli Annali di Numismatica, Ibidem, p. 182-186.
– – Numismatisches. — Archäol. Zeit., n. 47, 1846, p. 373-376.
1847. Monete di Calcide col tempio di Giove Milichio. Bull. Ist. Corr., 1847, p. 22.
– – Asse di Lucera coi nomi dei duumviri della colonia. Ibidem, p. 159-160.
– – Due monete di Thurium di riscontro ad un luogo controverso di Strobene. Ibidem, p. 186-187.
– – Dichiarazione del tipo della testa della Virtù, o sia Valore nelle monete della famiglia Aquilia. Mem. Num., 1847, p. 27-28.
– – Osservazioni sopra alcune delle medaglie di Città, Popoli e Re della Collezione già Wellenheim di Vienna. Ibidem, p. 65-70.
– – Intorno a tre medaglie antiche inedite. Lettera a Demetrio Diamilla. Ibidem, p. 97-101.
– – Florin d’or de la République de Sienne frappé à Montalcino, sous les auspices d’Henri II, Roi de France, en l’année 1558. Rev. Num., 1847, p. 117-119.
– – Zur Prokesch-Ostenschen Sammlung. Archäol. Zeit., Neue Folge, n. 8, 1847, p. 125-128.
1848. Omaggio archeologico dedicato all’Ill.mo e M. R. sig. Dottor D. Alessandro Soli Muratori Rettore del Seminario Vescovile di Modena (Illustrazione di un aureo assai raro di Pulcheria Augusta e Marciano), Modena, 1848; in-16.° (Per nozze).
– – Di alcune monete attribuite già a Cartagena, che pare debbansi restituire a Grosso di Creta. Bull. Ist. Corr., 1848, p. 76-80.
– – Rettificazione numismatica. Ibidem, p. 126-127.
1849. Numismatica Biblica, ossia Dichiarazione delle monete antiche memorate nelle Sante Scritture. Mem. Rel. III, ix, p. 321-356.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Famiglie Romane. Annal. Ist. Corr., 1849, p. 186-208.
– – Di due vittoriati quinarii di famiglie romane, l’uno dell’Egnatuleja e l’altro della Fundania. Bull. Ist. Corr., 1849, p. 184-185.
1850. Francisci Carellii Numorum Italiæ Veteris Tabulas CCII edidit Caelestinus Cavedonius: Accesserunt Francisci Carellii Numorum [p. 518 modifica]quos ipse collegit descriptio, F. M. Avelllnii in eam adnotationes. Lipsiae, MDCCL. Impensis Gregorii Wigand1.
– – Numismatica Biblica, ossia Dichiarazione delle Monete antiche memorate nelle Sante Scritture. Mem. Rel. III, x, p. 6-69; 293-335; xi, p. 6-26, con una tavola.
– – Animadversiones in Nummos Romanos Saeculi Augustei. Annal. Ist. Corr., 1850 e continuate fino all’anno 1862.
– – Dichiarazione di alcune medaglie greche. Bull. Ist. Corr., 1850, p. 11-14.
– – Delle deità figurate nelle monete di Rimino. Ibidem, p. 79-80.
– – Dei tipi e dell’epoca dell’impressione dei primi vittoriati romani. Ibidem, p. 144.
– – Osservazioni sulle medaglie greche della raccolta Prokesch-Osten. Denkmäl. Arch. Zeit., 1850, n. 22, p. 261-264, continuate nell’anno seguente, p. 382-384; 392-394.
1851. Osservazioni sopra alcune medaglie imperiali da Tiberio fino a Vespasiano. Annal. Ist. Corr., 1851, p. 225-255.
– – Del controverso denario col tipo del colloquio di Silla con Mitridate. Bull. Ist. Corr., 1851, p. 61-63.
1852. Dei denarii di L. Furio Brocco triumviro monetale. Bull. Ist. Corr., 1852, p. 59-61.
– – Ripostiglio di denarii e quinarii romani scoperto nel Piemonte. Ibidem, p. 163-165.
– – Dichiarazione di due monete di Traiano, l’una latina e l’altra Greca. Bull. Arch. Nap., N. S., 1852, n. 7, p. 52-53.
– – Sur deux médailles grècques, d’Itanos de Crète, et d’Aspendos de la Pamphilie, ou de Selge de la Pisidie. Lettera a M. D. D. Müller. Rev. Arch., 1852, p. 138-141.
– – Médaille inédite d’argent, d’Alexandre Sévère avec le temple du Iupiter Vengeur. Lettera a M. D. D. Müller. Rev. Arch., 1852, p. 141-148.
1853. Osservazioni sopra alcune medaglie imperiali. Annal. Ist. Corr., 1853, p. 5-29.
– – Monete arcaiche de’ Delfi confrontate con le analoghe de’ Focii. Bull. Ist. Corr., 1853, p. 78-80; 93-96.
– – Ripostino di denarii consolari e di famiglie romane, scoperto presso Vercelli. Ibidem, p. 131-133.
– – Incostanza dell’alfabeto latino nelle monete di famiglie romane del secolo VII. Ibidem, p. 175-176.
– – Lettera intorno a tre monete di Tindari ed Abaceno. Ibidem, p. 169-171.
– – Delle monete attribuite a Palatium, o Palacium della Sabina, o dell’Umbria che dir si voglia. Bull. Arch. Nap. N. S. 1853, n. 26, p. 15-16.
– – Di un denario di Famiglia incerta, comunemente attribuito a Giulio Cesare, che vuolsi restituire a L. Cornelio Silla. Ibidem, n. 30, p. 42-43.
– – Del significato probabile della Triscele ossia Triquetra presso i Greci Siculi. Annuario dell’Accad. Spoletina. An. I, 1853, p. 115-117.
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1854. Ragguaglio storico archeologico de’ precipui ripostigli antichi di Medaglie Consolari e di Famiglie Romane d’argento, pel riscontro de’ quali viensi a definire, o limitare l’età d’altronde incerta di molte di quelle, e che paò servire anche di repertorio delle Medaglie medesime. Modena, 1854; in-8.
– – Rettificazione numismatica. — Messagg. di Mod. 1854, n. 903.
– – Ripostiglio di denarii di Famiglie Romane scopertosi nelle colline pisane presso Peccioli. Annal. Ist. Corr., 1854, p. 61-63.
– – Alcune monete della Cilicia pubblicate di recente. Bull. Ist. Corr., 1854; p. XXV-XXVII.
– – Monete Ispane con ghiande mangereccie. Ibidem, p. XXXV-XXXVI.
– – Monete di Pyrnos della Caria illustrate. Bul. Arch. Nap. N. S. 1854; n. 53. pag. 24.
– – Dichiarazione di alcune medaglie del Chersoneso Taurico, e della Sarmazia Europea. Ibidem, n. 64, pag. 25-31.
– – Dei tipi e simboli di alcune monete autonome e regie dell’isola di Cipro. Ibidem, n. 57, p. 54-56; n. 58, p. 59-61.
– – Toro androprosopo nelle monete Ispane. Ibidem, n. 58, p. 62-63.
– – Alcune monete Ispane illustrate col riscontro del nuovo frammento di P. Annio Floro. Ibidem, n. 59, p. 65-69. Giunta all’articolo suddetto. Ibidem, 1855, n. 73, p. 177.
1855. Appendice alla Numismatica Biblica, Mem. Rel. III, xviii, p. 180-248. Postilla all’Appendice della Numismatica Biblica. Ibidem, p. 455-56.
– – Rettificazione numismatica. Messagg. di Mod. 1855, n. 1146.
– – Osservazioni numismatiche cronologiche sopra i ripostigli di monete Greche rinvenute negli anni 1852 e 1853 presso l’antica Nasso in Sicilia e presso Reggio dei Brettii. Bull. Ist. Corr. 1855, p. VII-IX.
– – Le medaglie di L. Valerio Acisculo, ed altre di Famiglie Romane, dichiarate col riscontro di quelle della Spagna. Bull. Arch. Nap. N. S. 1855, n. 61, p. 81-88; n. 62, p. 89-93.
– – Osservazioni sull’opera intitolata Voyage en Asie-Mineure au point de vue numismatique, par W. H. Waddington. Ibidem, n. 76, p. 9-16; n. 78. p. 25-26.
– – Osservazioni sopra le monete di Filippi della Macedonia. Ibidem, n. 78, p. 26-30.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Romani Imperatori. Ibidem, n. 80, p. 41-48; n. 82, p. 57-64; n. 83, p. 66-71.
– – Drusilla divinizzata da Caio Caligola col nome di Panthea. Ibidem, n. 83, p. 71-72.
1856. Nuove monetine di Taranto col tipo del faro di quel porto. Ibidem, 1856, n. 89, p. 116-117.
– – Congettura intorno alla ragione delle monete antiche di elettro. Ibidem, p. 117-118.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Romani Imperatori. Ibidem, n. 90, p. 121-128; n. 92, p. 137-144; n. 94, p. 156-158.
– – Monete di Tralli della Lidia, col nome ΚΑΙΣΑΡΕΩΝ, impresse sotto Augusto. Ibidem, n. 94, p. 158-160.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Antonino Pio. Ibidem, 1856, n. 100, p. 9-16 : n. 102, p. 26-29.
– – Observations sur quelques médailles des Rois de Syrie. Rev. Num. 1856, p. 375-386.
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– – Alcune osservazioni numismatiche sulla insigne opera del P. Saverio Patrizi De consensu utriusque libri Machabæorum; Romae 1856. Compendiate dalla Civiltà Catt. ser. III, vol. IV, 1856, p. 332-333.
1857. Ragguaglio Archeologico di un antico Ripostiglio di denari romani, scopertosi in Ungheria nelle vicinanze dell’antica Sabaria. Messagg. di Mod. 1857, n. 1587.
– – Notizia archeologica delle antiche monete d’oro ritrovate in Reno presso Bologna nell’agosto del corrente anno 1857. Ibidem, n. 1613.
– – Descrizione delle monete estensi improntate dell’effigie di S. Contardo d’Este. Ibidem, n. 1532.
– – I Libri Santi illustrati e difesi co’ riscontri delle medaglie antiche. Articoli III. Op. Rel. I, I, p. 5-43, 161-192 e 321-343; II, p. 58-108. Giunte agli articoli suddetti. Ibidem. II, p. 449-452.
– – Osservazioni sopra alcune antiche Monete Bizantine. Ibidem, II, p. 355-372.
– – L’armonia dei due Libri dei Maccabei confermata da monumenti. Civiltà Catt. serie III, vol. V, p. 191-198.
– – Dichiarazione di alcune monete di Costantino Magno. Annal. Ist. Corr. 1857, p. 74-86.
– – Congetture sopra tre denari astriferi di famiglie romane. Bull. Ist. Corr. 1857, p. 87-92.
– – Osservazioni sopra i cistofori impressi nell’Asia proconsolare. Ibidem, p. 158-160, 170-175.
– – Osservazioni sopra alcune monete di M. Aurelio Imperatore. Bull. Arch. Nap. N. S. 1857, n. 108, p. 73-80; n. 110, p. 93-96.
– – Della sigla del semiobolo in monete della Magna Grecia e della Sicilia. Ibidem, n. 109, p. 87-88.
– – Nuove congetture intorno ad alcuni tipi delle monete di P. Petronio Turpiliano triumviro sotto Augusto nell’anno di Roma 735. Ibidem, n. 112, p. 105-108.
– – Monete di Laodicea della Frigia rappresentanti simbolicamente i suoi due fiumi Lico e Capro. Ibidem, n. 118. p. 155-156.
– – Congetture intorno alla voce vssesson apposta al nome di Leone IV Chazaro in alcune delle sue monete. Ibidem, n. 121, p. 180-181.
– – Rettificazione Numismatica. Ibidem, p. 181.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Romani Imperatori. Ibidem, n. 128, p. 25-31 ; n. 130, p. 42-47.
– – Annotazioni ai primi due anni del Bullettino Archeologico Sardo. Bull Arch. Sard. 1857, p. 89-94, 100-105, e 133-137.
– – Médailles du temps d’Honorius portant des signes chrétiens mêlés à des types païens. Rev. Num. 1857, p. 309-314.
1858. Ricerche critiche intorno alle medaglie di Costantino Magno e de’ suoi Figliuoli insignite di tipi e di simboli cristiani. Op. Rel. I, iii, p. 37-61.
– – Osservazioni sopra alcune monete bizantine. Ibidem, p. 234-257.
– – Disquisizioni critiche numismatiche sopra il Panegirico poetico di Costantino Magno presentatogli da Poblilio Optaziano Porfirio nell’anno 326. Ibidem, p. 321-342.
– – Nuove ricerche critiche intorno alle Medaglie Costantiniane insignite dell’effigie della Croce, Ibidem, I, iv, p. 53-63.
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– – Dichiarazione di alcune monete dell’Imperatore M. Aurelio Probo. Annal. Ist. Corr. 1868, p. 87-100.
– – Del significato di un tipo singolare comune alle monete della famiglia Eppia e della Rubria. Ibidem, p. 174-176.
– – Osservazioni sopra i medaglioni d’argento di Adriano impressi nell’Asia Proconsolare e nella Bitinia. Bull. Arch. Nap. N. S. 1858, n. 134, p. 73-78.
– – Epigrafi di P. Nigidio Vaccula poste di riscontro a quelle di alcune monete di famiglie Romane. Ibidem, p. 78-79.
– – Nuova rettificazione numismatica. Ibidem, n. 136, p. 91.
– – Nuove osservazioni intorno alla numismatica Giudaica. Ibidem, n. 140, p. 122-127.
– – Dichiarazione di un luogo insigne dell’Apologia di Atenagora per mezzo del riscontro delle medaglie. Ibidem, p. 127-128.
– – Del tipo della Concordia unanime nelle monete imperiali al declinare del secolo IV. Ibidem, n. 142, p. 137-139.
– – Riscontri numismatici riguardanti i frammenti degli Annali di C. Granio Liciniano di recente pubblicati dal chiarissimo Pertz. Ibidem, p. 139-141.
– – Di alcune medaglie imperiali di recente pubblicate nella Revue Numismatique di Parigi. Ibidem, p. 141-143.
– – Osservazioni sul libro intitolato Description des Monnaies antiques du Musée Thorwaldsen par L. Müller. Ibidem, n. 186, p. 91-95.
– – Osservazioni sull’opera che ha per titolo: Die Münzen des Tracischen Königs Lysimachus, von L. Müller, Ibidem, n. 144, p. 158-160.
– – Della scrittura sesstio per sestio, che s’incontra in una medaglia sicula. Ibidem, p. 160.
– – Osservazioni sopra alcune monete di Cidonia di Creta. Ibidem, n. 147, p. 182-183.
– – Congetture intorno ad alcuni tipi delle monete di Laus della Lucania. Ibidem, n. 152, p. 6-8.
– – Osservazioni sopra la recente opera del ch. commendatore B. de Koehne intorno alla numismatica delle antiche colonie greche nella Russia meridionale e de’ regni del Ponto e del Bosforo Cimmerio. Ibidem, n. 154, p. 25-32.
– – Chi era egli Bacchio Giudeo? Ibidem, n. 156, p. 42-44.
– – Riscontro del tipo di una moneta di Trajano con le statue di due Daci scoperte a questi ultimi anni in Roma. Ibidem, n. 158, p. 61-62.
1859. Appendice alle ricerche critiche intorno alle Medaglie Costantiniane insignite dell’effigie della Croce e d’altri segni cristiani. Op. Rel. I, v, p. 85-105.
– – Nuovi studi intorno alle Monete di Atene. Ibidem, I, vi, p. 161-200 e Bull. Arch. Nap. N. S. 1859, n. 166, p. 121-128; n. 168, p. 137-144.
– – Tipo singolare di una dramma arcaica di Atene. Bull. Arch. Nap. N. S. 1859, n. 168, p. 144.
1860. Ragguaglio Archeologico di un antico ripostiglio di monete romane d’argento, scoperto presso Carrara nell’aprile del corrente anno 1860. Op. Rel. I, viii, p. 236-244, p. 319-320.
– – Osservazioni numismatiche spettanti al Manuale d’Archeologia dell’Arti di C. O. Müller. Annal. Ist. Corr. 1860, p. 281-292.
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– – Ripostino di monete consolari d’argento, scoperto presso Carrara. Ibidem, p. 139-141. Anno preciso e motivo probabile del suo nascondimento. Ibidem, p. 200-204.
– – Di un quinario singolare di M. Catone padre dell’Uticense. Ibidem, p. 221-223.
– – Riscontro di una iscrizione e di una medaglia di Commodo imperatore, che si danno luce scambievole. Ibidem, p. 223-224.
– – Monete di Settimio Severo col tipo della Dea Celeste. Bull. Arch. Nap. N. S. 1860, n. 177, p. 8.
– – Description historique des Monnaies frappées sous l’Empire Romain, communément appelées Médailles Impériales, par Henry Cohen. Ibidem, n. 181, p. 33-40; n. 183, p. 49-52.
– – Cercasi se le medaglie portanti l’effigie di Trajano padre fossero impresse dal figliuolo suo Augusto, oppure da Adriano. Ibidem, p. 52-56.
– – Congetture intorno alle singolari monete Greche portanti una grande lettera, oppure un monogramma, invece del tipo. Ibidem, p. 56.
1861. Ragguaglio storico del ritrovamento di un ripostino di monete d’argento dei bassi tempi fatto a Rosola nella montagna modenese, l’anno MDCCCXLI. Mem. Accad. Mod. 1861, T. III, P. II, p. 97-115.
– – Nuovi osservazioni sopra le antiche monete della Cirenaica. Op. Rel. I, ix, p. 321-343.
– – Nuovi studi sopra le antiche monete Consolari e di Famiglie Romane. Ibidem, I, x, p. 321-348.
– – Osservazioni Numismatiche sopra alcune delle medaglie urbiche edite da H. P. Borrell. Annal. Ist. Corr. 1861, p. 131-150.
– – Di una rara moneta del comune de’ Lacedemonj. Bull. Ist. Corr. 1861, p. 111-112.
– – Postilla intorno al ripostiglio di Carrara. Ibidem, p. 124-126.
– – Nuovi studi sopra le antiche monete della Cirenaica. Bull. Arch. It. 1861, Anno I, n. 2, p. 9-16.
– – Ragione dei tipi costanti dell’aquila e del paguro nelle antiche monete d’Agrigento. Ibidem, n. 4, p. 32.
– – Osservazioni critiche intorno alla storia della moneta presso i Romani scritta dal Prof. Teodoro Mommsen. Ibidem, n. 8, p. 57-64; n. 9, p. 65-68.
– – Osservazioni sopra alcune monete de’ Romani Imperatori. Ibidem, n. 11, p. 81-88; n. 13, p. 97-104; n. 16, p. 121-123.
1862. De’ primordii della sovranità temporale e della Zecca Pontificia. Op. Rel. I, xi, p. 161-173.
– – Dichiarazione di alcune monete imperiali di Sicione dell’Acaja. Mem. dell’Accad. di Torino. Vol. II, Serie II, 1863, p. 115-121.
– – Tipi di alcune monete di Vespasiano e di Tito forse relativi al pomerio da esso loro ampliato l’anno 75 dell’era nostra. Bull. Ist. Corr., 1862, p. 30.
– – Medaglia di Lipari co’ nomi di un magistrato dnumvirale redintegrati. Ibidem, p. 111-112.
– – Del cognome romano vni di una moneta d’argento del secolo VI o VII di Roma. Ibidem, p. 183.
– – Moneta latina di Alesa della Sicilia. Ibidem, p. 213-215.
– – Medaglione inedito di Faustina seniore, Ibidem, p. 234.
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– – Osservazioni sopra alcune monete de’ romani Imperatori. Bull. Arch. It. 1862, An. I, n. 19, p. 145-149.
– – Osservazioni critiche sopra gli antichi medaglioni contorniati. Ibidem, Anno II, n. 5, p. 33-38; n. 7, p. 49-66.
– – Ripostiglio di Ossi. Bull Arch. Sard. 1862, p. 23-24.
1863. Nuovi studi sopra le antiche monete Giudaiche. Op. Rel., II, i, p. 161-192.
– – Osservazioni critiche sopra la numismatica dell’Africa antica di L. Müller. Ibidem, II, ii, p. 3-19.
– – Indicazione delle monete d’argento di famiglie romane scoperte in un antico ripostiglio ad Arbanats in Francia l’anno 1859. Bull. Ist. Corr., 1863, p. 14-21.
– – Città della Misia di nome Γριμενοθύραι, non già Τριμενοθύραι Ibidem, p. 63-64.
– – La statua d’Augusto scoperta a Prima Porta illustrata col riscontro delle medaglie antiche. Ibidem, p. 174-179. Postilla. Ibidem, p. 223, (e Conservatore, 1863, Ser. I, vol. II, p. 152-158).
– – Scavi di Guastalla. Ibidem, p, 204.
– – Due nuove monete di verbia, o verbe della Panfilia. Ibidem, p. 215-216.
– – Delle sigle, xcvi nelle monete d’argento di Diocleziano e suoi colleghi. Ibidem, p. 219-221.
– – Dichiarazione di tre Monete di Giulio Cesare che probabilmente si riferiscono alle cinquantadue battaglie campali da esso lui vinte. Conservatore, 1863, Ser. I, vol. I, p. 263-268.
– – Frammento di lettera di Mons. Cavedoni al Cav. G. B. de Rossi intorno ad un Aureo di Costantino serbato nel Museo Britannico. Bull Arch. Crist. An. I, 1863, p. 87.
1864. Monete della famiglia augusta di Settimio Severo illustrate col riscontro di un luogo di Tertulliano. Bull. Ist. Corr. 1864, p. 191-192.
– – Il bassorilievo rappresentante il porto di Claudio, dichiarato coi riscontri delle medaglie antiche. Ibidem, p. 219-223.
– – Monete di Giulio Cesare relative alle LII battaglie campali tutte vinte da lui. Ibidem, p. 224.
– – Moneta Romana impressa nell’Apulia riguardante la battaglia d’Ascoli rivinta sopra re Pirro. Riv. Num. 1864, vol. I, p. 1-3.
– – Brano di lettera di Mons. Cavedoni al cav. Agostino Olivieri contenente la descrizione d’un punzone della zecca di Brescello. Ibidem, p. 67-68, 181-182.
– – Luoghi notevoli di Tertulliano dichiarati co’ riscontri de’ monumenti antichi. Archiv. dell’Eccl. 1864, vol. II, p. 409-431.
– – Elenco e dichiarazione delle monete antiche memorate ne’ Libri Santi del Testamento Nuovo. Buon Past. 1864, An. I, p. 287-288, 303.
1865. Le principali questioni riguardanti la Numismatica Giudaica diffinitivamente decise. Op. Rel. II, v, p. 112-119, 177-191.
– – Nuovi studi intorno all’origine, durata e diminuzione dell’Aes grave Romano. Ibidem, II, vi, p. 161-175.
– – Il Monumento Ancirano di Cesare Augusto illustrato co’ riscontri delle sue medaglie. Ibidem, p. 321-355.
– – Dei doni onorifici inviati dagl’imperatori romani ai Re amici e confederati, rappresentati sopra le loro medaglie. Annal. Ist. Corr. 1865, p. 253-261.
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– – Pelope in monete ed in altri monumenti siculi. Bull. Ist. Corr. p. 224.
– – Disquisizioni intorno all’età precisa di alcune Monete antiche della Mesia Inferiore portanti i nomi de’ Presidi Romani di quella provincia. Riv. Num. 1865, vol I, p. 276-278.
– – Descrizione e dichiarazione di una singolarissima moneta di Seleucia della Siria con tipo doppio e doppie epigrafi, Ibidem, p. 279-281.
– – Seconde cure intorno al ripostiglio di monete Consolari e di famiglie romane, scoperto presso Carrara l’anno 1860. Ibidem, p. 282-289.
1866. Postilla all’elenco delle medaglie del ripostiglio di Carrara. Bull. Ist. Corr. 1866, p. 91-92.
– – Due Medaglie di Melos illustrate col riscontro d’altri monumenti dell’isola stessa. Ibidem, p. 93-94.




Da questa lista degli scritti Cavedoniani furono escluse le recensioni e le altre notine d’indole bibliografica più che numismatica. Per maggiori dettagli ricorrasi alle citate Notizie intorno alla vita ed alle opere di Monsignor Celestino Cavedoni pubblicate in Modena mdccclxvii, a p. 66-98, e a p. 582-583.

C. Luppi.

Note

  1. Questo accurato lavoro fu adottato come testo per la Numismatica Italica, e servì per formare il Catalogo delle monete dell’Italia antica possedute dal Museo Britannico.