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L
Ladrj: de gli scritti altrui, di tre maniere II. 5
Letterati: son pochi; colpa de’ Grandi, che non li curano I. 6
Lettere: non esser necessarie ad un ricco, opinione d’alcuni 63
Non percié che altri mal’usa d’esse, sono condannevoli II. 3
Lezione di libri cattivi: di rado avviene che non imbratti qualche poco 40
Libri: affatto cattivi, non si deono leggere con isperanza di poc’utile e pericolo di molto danno 41
Libri che hanno cose buone e male, deono leggersi con circospezione 38
Libri, che non han di bello altro che la facciata 100
Libri conservano la vita de’ loro Autori già morti 116
Libri si stimano non perché sien grandi, ma buoni 103
Libri soli durano, mentre mancano tutte l’altre cose 117
Libri; per esservene de’ cattivi, non si deono distrugger tutti, ma correggere 37
M
Maldicenti: descritti, e condannati 48
Moderni: maestri di temerarie noyita, condannati I. 19
Modestia, che usar si dee nello scrivere contro altrui II. 60
Modestia, con che si dee difendere sua ragione 62
Musa: meglio é mutola, che disonesta 43
N
Natura e genio proprio: deono secondarsi, non isforzarsi da chi studia 83
Negozj degli oziosi nelle citta I. 30
Nuoye cose doversi cercare a pro de’ posteri II. 11
O
Ordine: parte principale d’un. componimento 128
Ore della mattina: ottime per lo studio 82
Oscurità deg!’ ingegni: di due maniere; affettata 120
E naturale 123
P
Pallidezza: creduta segno d’uomo ingegnoso 92
Paolo Emilio: non men’ingenoso in imbandire una tavola, che forte in vincere una campagna I. 61