Pagina principale/Sezioni/Sandbox

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
?Vuoi contribuire?

Su Wikisource il lavoro verte su quattro namespace:

  • Indice, dedicato ai testi che dispongono della scansione del libro originale
  • Pagina, dedicato alle singole pagine scansionate
  • Principale, dove si può leggere il testo vero e proprio, spesso transcluso dal namespace pagina
  • Autore, ogni autore ha una pagina dedicata

Il percorso per un testo da vetrina

  1. Procurati la scansione
  2. Caricala su Commons
  3. Crea la pagina indice
  4. Trascrivi le pagine
  5. Rileggi le pagine
  6. Transcludi le pagine nel namespace principale
  7. Crea la versione recitata
Chiedi al wiki-bibliotecario

Hai un dubbio o una domanda sul progetto, e le pagine di aiuto non ti sono utili? Chiedi ai wiki-bibliotecari, ti risponderanno appena possibile.

Proposta di Erasmo (dicembre 2011)[modifica]

Titolo[modifica]

Benvenuti in WIKISOURCE, la biblioteca libera.
Se vuoi iscriviti e impara cosa aggiungere qui. Rispetta le nostre linee di condotta. Domanda liberamente al Bar o sperimenta nella pagina delle prove.


Videoguida di Wikisource
Video di introduzione a Wikisource. Se non lo vedi clicca qui

In evidenza[modifica]

In evidenza

Le Scarica in formato ePub   Georgiche   di Publio Virgilio Marone (I secolo a.C.), traduzione dal latino di Clemente Bondi (1801), sono un poema in versi esametri diviso in quattro libri, dedicati rispettivamente al lavoro nei campi, all’arboricoltura, all’allevamento del bestiame e all’apicoltura. Leggi la voce su Wikipedia.

Ciò che più pingui e floride le messi
Renda, e in quale stagion romper la terra,
E a l’olmo giovi maritar la vite;
Qual cura aver de’ buoi, qual de la greggia
Debbasi, e quanta esperienza ed arte
Chieggian l’api frugali, augusta Bice,
Io qui prendo a cantar. O voi, del mondo
Astri lucenti, che il volubil anno
Guidate in cielo con alterno giro,
Voi Bacco, ed alma Cerere, per cui
Cangiò la terra le Caonie ghiande
In pingui spiche, e d’Acheloo le tazze
Empì de l’uve il nettare scoperto,
Voi, de’ coloni tutelari numi,
Driadi e Fauni or qua volgete il piede,
Ch’io canto i vostri doni...


continua a leggere


Citazioni[modifica]

Citazioni
I libri ti recano un interno diletto, parlano teco, ti consigliano e per certa viva e penetrante familiarità a te si congiungono.

Francesco Petrarca, Epistole familiari, XVIII ad ignoto

Altre citazioni di Francesco Petrarca su Wikiquote


Biblioteca[modifica]

Biblioteca

Indici per autori

Indici per testi


Scienze matematiche, fisiche e naturali

Scienze umane e sociali

Arte

Società

Tecnologia e scienze applicate


Laboratorio[modifica]

Rilettura del mese

Aiuta Wikisource!
È sufficiente saper leggere

La collaborazione del mese propone la rilettura del Satyricon di Tito Petronio Arbitro.Satire di Tito Petronio Arbitrofebbraio 2012

In alternativa scegli pure un testo a piacimento da quelli solo da rileggere, o al limite una pagina a caso! Ce n’è per tutti i gusti.

(Serve un aiutino?)

Ricorrenze[modifica]

Ricorrenze



Ultimi arrivi[modifica]

v · mUltimi arrivi
Ultimi testi riletti


Ultimi testi da rileggere


Oltre Wikisource[modifica]

Oltre Wikisource

Clicca sui logo per conoscere gli altri progetti liberi della Wikimedia Foundation.

Wikipedia   Commons   Wikibooks   Wikiquote   Wikinotizie   Wikizionario   Wikiversità   Wikispecies   Meta