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Pagina:Il Canzoniere di Matteo Bandello.djvu/345

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342 Indice

Le Rime Estravaganti.


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S. Verdeggi l’alto Baldo d’ogni intorno |||
 Pag. 291
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C. Ecuba che siete stata |||
   „ 293
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S. Chiunque affisa gli occhi contra il sole |||
   „ 297
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S. Lassa pur tosto l’alma gloria mia |||
   „ 298
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S. Magnanim’Attellan, s’il gran Marchese |||
   „ 299
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S. Contrario al tuo bel sol non è mai stato |||
   „ 300
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S. Troncata ha la morte l’ali all’alto volo |||
   „ 301
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S. Anima invitta, gloriosa et alma |||
   „ 302
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S. Intorn’a l’onorata, altiera tomba |||
   „ 303
10 |||
S. Tanti Trofei, e tant’eccelse spoglie |||
   „ 303
11 |||
S. Se, preso, mai si vide un uom contento |||
   „ 304
12 |||
S. Rivolgi il dolce riso in aspro pianto |||
   „ 305
13 |||
S. Quella angelica, dolce, ardente vista |||
   „ 306
14 |||
S. S’amante alcuno gli è, che goda il frutto |||
   „ 307
15 |||
S. Se Portia, dopo Bruto, star in vita |||
   „ 309
16 |||
S. Piangi, viator, ch’ogni uom che passa, piange |||
   „ 311
17 |||
M. Quando l’amata vista |||
   „ 312
18 |||
M. Il foco che nel cor m’accese Amore |||
   „ 313
19 |||
M. Da vostre chiare stelle |||
   „ 313
20 |||
M. Per quel dolce penser, che notte e giorno |||
   „ 314
21 |||
Sa. Nè sopra colli star più bianca neve |||
   „ 315
22 |||
Sa. Amante non fu mai sì fuor di speme |||
   „ 317
23 |||
Sa. Non percosse giammai fra duri scogli |||
   „ 319
24 |||
S. Fenicia fu ’l mio nome, e indegnamente |||
   „ 320
25 |||
S. La greca ch’ebbe il titolo di bella |||
   „ 322
26 |||
S. Credea Romeo che la sua sposa bella |||
   „ 323
27 |||
S. Tu che qui passi e ’l bel sepolcro miri |||
   „ 325
28 |||
S. Ferma viator, il passo: io son colui |||
   „ 327

Nota Aggiunta.

29 |||
C. Rapido Po, che con le torbid’onde |||
 Pag. 330
30 |||
S. Se quanta il ciel immenso e la natura |||
   „ 336


Indice e capoversi |||
 Pagg. 337-342