Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo - Versione diplomatica/Relatione della morte, et esequie del principe Carlo

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Relatione della morte, et esequie del principe Carlo

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Epigramma


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R E L A T I O N E  D E L L A

Morte, & Eſequie del Sereniſsimo Prencipe

C A R L O, Figliuolo del Catolico Re

FILIPPO II. noſtro Signore.


LL
E coſe ordinate dalla Prouidenza di colui, che dandogli l'eſſere le regge, & gouerna con ſi marauiglioſo ordine, & harmonia, che il Cielo, la Terra, gli Elementi, & tutte le ſue creature ſono Hiſtoriografi della ſua liberalità, & magnificenza, ſono coſi piene di Misteri, & Sacramenti, che come pelago profondo non hanno fine, ne termine, ne per molto deſtro notatore, che alcuno ſia non trouerà fondo in queſto Abiſſo. Ne gli Angeli per molto alti, che ſieno, & quantunque uolino molto per la riuiera non poſſono aggiungere il diuino conſiglio, ne penetrare i giudicij occulti della diuina Miſericordia, per eſſere quelli infiniti, & d'infinita ſapienza: per lo che gli huomini deono trattare con mediocrità, & modeſtia quel che diranno, & imprenderanno, ſenza pretendere dar ſentenza, ſenza bacchetta, ne metterſi nella giuridittione, de' luoghi prohibiti della prouidenza di Dio, & regimine della ſua Chieſa, poiche con la ſua diuina aſsistenza regge, & gouerna tutte le coſe uiſibili, & le inuiſibili.

Ma per non parere piu toſto Dottrinale, che [p. 5v modifica]

Hiſtoriografo in deſcriuere quelle coſe, che auuēnero nella morte, & Eſequie del Sereniſsimo Principe Carlo, & il dolore uniuerſale, con che fu pianta la ſua morte, con quella breuità, che ſarà poßibile racconterò quel, che in realità, & ueramente auuenne.

Mercore à di quattordeci del Meſe di Luglio di queſto anno M D L X V III. il Principe ſi ſentì indiſpoſto, e da queſto giorno fu uiſitato dal ſuo Medico, & creſcendo ogni dì la ſua infermità, dimandò, che gli foſſe menato il Padre Maeſtro F. Diego di Chiaues ſuo Confeſſore del l'ordine di San Dominico, perche il Medico gli haueua ſignificato, che haueua poca ſperanza della ſanità ſua: alquale come egli haueua in coſtume, ſcoprì l'animo ſuo, & col ſuo conſiglio, & deliberatione riceuè tutti i Sacramenti con gran deuotione, diſponendoſi prontamente per quello, che la Diuina uolontà ordinaſſe, hauendo dimandato perdon con molta humiltà in preſenza di quelli, che ui ſi ritrouarono (auanti, che riceueſſe il ſantißimo Sacramento) alla Maestà del Re ſuo Padre, & ſignor noſtro, ancora che foſſe aſſente, & perdonando con tutto il cuore a tutti quelli, che l'haueſſero offeſo, hauendo già fatto testamento, come coſi catolico, & penſieroſo Chriſtiano, tre o quattro anni auanti: dimandò affettuoſißimamente al ſuo confeſſore, che non lo abbandonaſſe fin che noſtro Signore l'haueſſe tratto fuori da questo mondo. In queſto mezo fu fatto comandamento a tutti i Monaſteri uniuerſalmente ſi faceſſero orationi per la ſanità di ſua Altezza, cō molte [p. 6r modifica] [p. 6v modifica] [p. 7r modifica] [p. 7v modifica] [p. 8r modifica] [p. 8v modifica] [p. 9r modifica] [p. 9v modifica] [p. 10r modifica] [p. 10v modifica] [p. 11r modifica] [p. 11v modifica] [p. 12r modifica] [p. 12v modifica] [p. 13r modifica] [p. 13v modifica] [p. 14r modifica] [p. 14v modifica] [p. 15r modifica] [p. 15v modifica] [p. 16r modifica] [p. 16v modifica] [p. 17r modifica] [p. 17v modifica] [p. 18r modifica] [p. 18v modifica] [p. 19r modifica] [p. 19v modifica] [p. 20r modifica] [p. 20v modifica] [p. 21r modifica] [p. 21v modifica] [p. 22r modifica] [p. 22v modifica] [p. 23r modifica] [p. 23v modifica] [p. 24r modifica] [p. 24v modifica] [p. 25r modifica] [p. 25v modifica] [p. 26r modifica] [p. 26v modifica] [p. 27r modifica]

Vt perimat celſos humili cum paupere Reges,
Constituit leges mors uiolenta ſuas.
        Et di ſotto.

A todos igual
Y al mundo pregonò,
Que a nadie perdonò.

L'altra morte haueua ſei uersi latini raccolti da uarij Autori, d'Illuſtre Dottrina e Santità, per i quali ammoniſce tutti i mortali ſi dieno all'amore diuino, & ſanti eſercitij: poiche la gloria, & regno del mondo è tanto fragile, & che coſi breuemente finiſce.

Quoruitis miſeri? quo uos dementia ducit?
Quis malus excæcat pectora ueſtra ſatam.
Nonnetuus ſupera deſcendit ſpiritus arce?
Incertum memore pectore uolue diem
Sittibi uera ſalus Chriſtus ſit hic una uoluptas
Eſt humana fugax gloria, diſce mori.

Nell'alto di tutti queſti lodando la Magnanimità, & animo inuitto di ſua Altezza ſi leggeua queſto Epitaffio.

VnusCaroleo iuueni non ſufficit orbis,
Sperandum eſt, ſoli uiuere poſſe Deo.

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Para un'animo tan grande,
Que nunca tuuo ſegundo
Era poco todo el mundo.

Oltre tutto queſto, che habbiamo detto del noſtro ſtudio gli Scolari fecero diuerſe orationi funebri, elegie, ſtanze, & molti belliſsimi Sonetti, mostrando ogni uno in ciò la eccellenza del ſuo ingegno.


   Io confido nel Signore ci aiuterà col ſuo diuino fauore, & gratia, accioche loro uadano migliorandoſi di uirtù in uirtù, & io riuſciſca nella ſua buona inſtruttione di ſcienza, & coſtumi.


I L  F I N E.

Soli Deo honor, & gloria.