Dell'uomo di lettere difeso e emendato/Tavola
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TAVOLA1
A
Abramo : favorito da Dio con darghi una lettera del suo nome I. 49
Sacrifica il suo figliuolo Isaac II. 46
Achille: due lezioni prendeva, di guerra nelle cacce, e di filosofia nella caverna di Chirone I. 62
Fra le Vergini di Sciro come riconosciuto da Ulisse II. 38, 86
Adulatore del Pirgopolinice di Plauto I. 59.
Affetti: debbon trattarsi con istile naturale II. 147
Vedi Passioni
S. Agostino: assomigliato ad Archimede 55
Biasimato da un Grammatico ivi
Sua modestia in confessarsi ignorante ne’ segreti della Fede 74
Agricoltura: esercitata da Scipione I. 31
Agrippina: non volle che Nerone attendesse a studj gravi 54
Alberi nocivi: trapiantati, perdon la forza di nuocere 27
Alchimisti: loro pazzia, e felicità II. 106
Alcibiade: cacciato dalla Patria I. 33
Suo detto alla offerta fattagli da un Re forestiero ivi
Sua superbia come corretta da Socrate II. 69
Alessandro Magno: disprezza le piccole imprese della Grecia I, 18
Piange in udire che Anassagora, afferma troyassi innumerabili Mondi 22
Si stima povero; ed é tale 23
Visita, e ammira Diogene ivi
Desidera trasformarsi in lui 24
Ancor fanciullo, é stimato dagli Ambasciadori Persiani un gran Re 35
Operò quasi sempre da Filosofo ivi
Schernisce l’offerta fattagli da Stasicrate di voler formar la sua statua del monte Ato I. 60
E perché UL 131
Desidera la penna d’Omero I. 60
Sua ignoranza nella Pittura, schernita 67
Determina di passar l’Oceano II. 15
E n’é sconsigliato da’ suoi ivi
Sprezza la lira di Paride, e desidera quella d’Achille 38
Sua statua di bronzo, fatta indorar da Nerone, e con ciò deformata 149
Alessandro Severo: Imperadore, e Pilosofo I. 34
Cuopre Ulpiano col suo manto reale 6
Alessarco, Grammatico: sua superbia II. 66
Alfonso X., Re di Castiglia: superbo concetto che avea del suo ingegno 67
Punito da Dio con la privazione del Regno ivi
Allegorie: da’ Poeti opposte in difesa delle loro composizioni lascive 33
Anassagora: in prigione, truova la Quadratura del Circolo I. 37
Sgrida gli schernitori del Sole nell’Eclissi 3
Sua opinione intorno ad altri Mondi22
Scacciato dalla Patria, non se ne duole 29
Vive alla campagna per vedere sempre il Cielo 18
Perciò schernito da’ Clazomenj; ma felice 19
Anima dell’uomo: legata co’ metalli I. 84
Antistene; schernisce i suoi schernitori, percbé non ha casa I. 29
Apione, Grammatico superbo: come chiamato da Tiberio I. 66
Apologia: difficile a farsi con moderazione 62
Come e quanto debba farsi 63
Archelao: suo palagio dipinto da Zeusi, da molti visitato; ma egli da niuno curato I. 71
Archimede: attento a descrivere alcune figure matematiche, é ucciso senza che se n’avvegga: 43
Sua sfera ammirata da Giove 57
Archita: sua verecondia, in non voler proferir’una parola men che modesta II. 28
Architetti antichi: loro avvertenza nel fabricar’i tempj di yario ordine a varj Dei 88
Arciero ignorante: come burlato da Diogene I. 69
Argo, nave: riposta in cielo I, 19
Argomenti di comporre: debbon prendersi proporzionati all’ingegno 406
Vedi Materia.
Troppo alti, non debbon trattarsi da ingegni ordinarj 223
Ingegnosi, aguzzan Pingegno 127
Ariosti: Distico ehe teneva soritto sopra la porta della sua casa II. 17
Aristide, Soldato: si duole perché muore ayvelenato dal morso d’un picciolo animale 56
Aristippo: sua risposta a Dionigi, che l’interrogava perché i Filosofi andassero alle case de’ Ricchi I. 8
Aristomaco: sua diligenza in osservar la natura delle Api II. 109
Aristotile: suoi scritti composti di materia altrui 4
Creduto autore della mortalità dell’anima, quanto danno arrechi 75
Armi: necessarie in guerra, onorevoli in pace I. 62
Arte del navigare: prima che s’introducesse, era sconosciuto il Mondo 33
Utilità da essa apportate ivi
Asina di Balaam: come ben si difendesse II. 58
Astrologia giudiciaria: schernita 110
Astronomi: loro elogio 18
Atalanta;: vinta nel corso, per voler prendere i pomi d’oro d’Ippomene I. 10
Ato, monte: disegnato da Stasicrate per istatua d’Alessandro 60
Vedi Stasicrate.
Augusto: quanto male componesse una Tragedia I. 86
Dava ogui giorno qualche tempo allo studio; aneor’in guerra I. 54
Aurora: tempo opportuno per lo studio I. 82
B
Bestie riposte in cielo, Semidei presso all’inferno I. 10
Bruto: condanna a morte i suoi figliuoli II. 49
Bruttezza di corpo: se possa congiungersi con bellezza d’ingegno 89
C
Caifasso: dice con verita a’ Satrapi Ebrei: Vos nescitis quidquam I. 48
Calamita: descritta da Claudiano 23
Caligola: si veste da Bacco 54
Capo: posto dalla Natura nel luogo più alto di tutte le membra, come Re loro 10
Carneade: volendo scriver contra Zenone, si purga prima con elleboro II. 61
Si dimenticava di mangiare, per applicazione allo studio 80
Censura di componimenti: procurata a’ loro scritti da’ Savj 53
Eccita gl’ingegni 58
De’ farsi con modestia, e senza mostrar passione 54, 60
Vedi Critici, e Correzione
Cesare: é più obligato alla sua penna, che alla sua spada I. 59
Chimica: suoi belli ritrovamenti II. 13
Cieli: descritti I. 3
Ordine de’ loro yarj movimenti II. 109
Aggirandosi fanno una perfettissima musica I. 12 Perché non udita da noi ivi
Breccia che vi fecero i Giganti 13
Da tutti mirati, ma non da tutti intesi 17 Loro cognizione rende beato 12
Inalza alla cognizione di Dio 14 Mette in dispregio la Terra, e i suoi beni 18
Cielo finto del Re Cosroe 56
Colombo: sua generosità nel tentare il ritrovamento d’un nuovo Mondo II. 16
Componimenti: sopra materie disutili, degni di biasimo 107
Esame, e correzione, che ne de’ far Autore 105, 151
E procurar da altri: 154
Vedi Censura
Comporre: errore di chi vuole in un tempo medesimo trovare, disporre, e comporre 130
Conchiglie: si chiudono, quando si va per prender le perle II. 9
Consinga, Trace: rizzava scale verso il cielo, fingendo di prender le risposte da Giunone per lo ben publico 55
Convito: ordinato da Paolo Emilio a guisa d’una battaglia I. 61
Corpo umano: é casa alle anime de’ Filosofi, carcere a quelle de gl’Ignoranti 34
Correzione de’ proprj componimenti: necessaria I. 151
Non sia superstiziosa ivi
S’ha da procurar da un’amico 154
Accettata volentieri da’ Savj 54
Degli scritti altrui, come debba farsi; vedi Censura.
Corte di Dionigi Tiranno: migliorata da Platone I. 5
Corti de’ Principi: danno ricetto e alimento alle fiere e a’ Buffoni, e non a’ Letterati 10
Cosroe, Re di Persia: siede in mezzo a un Cielo finto 56
Crate, Tebano: povero, ma felice 23
Cristo Signor nostro: non professò Lettere nel Mondo 49
Accolse in sé tutte le miserie umane 51
Ma non l’Ignoranza ivi
Usò parole semplici; ed elesse uomini rozzi per suoi Apostoli; e perché ivi e 49
Quanto facesse per salvar’anime II. 44
Sua bocca, perché paragonata nelle Cantiche a’ Gigli 60
Critici: troppo arditi 55
Spesso si pentono 58
Debbon guardarsi di non iscoprire la propria ignoranza, mentre condannano l’altrui 57
Non attizzino chi vive, misurando il suo sapere da gli soritti publicati II. 58
Curiosità di sapere: naturale all’uomo 7
D
Dei: non hanno niente, e danno tutto I. 21
Demostene, Cuoco di Valente Imperadore: condanna la Teologia di S. Basilio II. 55
Demostene, Oratore: come ai obligasse a non uscir’in publico, per istudiare 80
Detti: di Celio Oratore ad un suo confidente, richiedendolo di corregger’un suo componimento 158
Di Crate Tebano, nel gitar’in mare le sue ricchezze 39
Di Demonatte, in ischerno d’un Ricco ignorante I. 65
E di due ignoranti che disputavano 68
Di Diogene, a ehi lo riprendea perché mangiasse in piazza II. 79
Sopra un piccol castello che avea una gran porta 101
Di Domizio Pisone, quali debbano essere i libri 103
Di Lollio, sopra la bruttezza, e ingegno di Galba 91
D’un Maestro ad uno Scolare, che non si cantentava del suo comporre 153
Di Menandro a Filemone suo emulo, dichiarato a torto vincitore 62
Di Menedemo, intorno a quelli che andavano allo Studio d’Atene 69
Di Musonio, intorno all’esilio I. 32
Di Nicostrato, ad un’ignorante di pittura, che il richiedeva qual cosa ammirasse nell’Elena di Zeusi 15
Di Paolo Emilio, intorno al sapere ben’imbandir’un convito 62
Di Pompeo infermo, quando il Medico gli prescrisse per cena un Tordo, che non poteva aversi che da Lucullo II. 39
Di Possidonio, del dolore I. 45
Di Socrate, nel veder molte merci 22
Intorno alla Jontananza dalla patria 29
Di Stratonico, in biasimo dell’abitar’in Serifo 30
Di Temistocle, in ricusar di dar la sua figliuola ad un Ricco ignorante 66
Deucalione: di sassi fa uomini 39
Difficolta de’ principj: non dee far perder d’animo II. 134
Diofante: si appicca col filo d’una tela di Ragno I. 42
Diogene: sua descrizione 23
Visitato, e ammirato da Alessandro Magno ivi
Scacciato da Sinope, ringrazia chi gl’intima il bando 29
Benché Maestro di sincera Filosofia, odiato, perché maledico II. 50
Dionigi, Tiranno: sua voglia di divenir Filosofo I. 59
Chiama, ed onora Platone; e da lui é migliorato I. 57 e 6
Discorso: suo ripartimento, e ossatura II. 128
Selva, o apparecchio della materia necessaria 130
Dispute: sdegno in esse: indizio di debolezza e di perdita 63
Dolori del corpo: si diminuiscono coll’applicazione dell’animo alle scienze I. 43
Domiziano: s’impiega in saettar Mosche 54
Dormire: vedi Sonno.
Dotti: vedi Letterati.
E
Ecuba: rappresentata al vivo da Polo Commediante, che portava le vere ceneri del suo figliuolo II. 148
Elefanti: non possono penetrarsi dalle saette I. 44
Elena: dipinta da Zeusi, e ammirata da Nicostrato 15
Elio Vero, Imperadcore: comparisce in abito di Eolo fra i Venti 56
Eliogabalo: colle tele di Ragno vuol mostrar la grandezza di Roma II. 109
Emulazione: fra’ Letterati qual debba essere 65
Enea: s’intimorisce alla vista de’ mostri su le porte dell’inferno I. 42
Epicuro: suo insegnamento di mutar’i dolori in piaceri 40
Epitteto; sua lucerna comperata a gran prezzo 7
Ercole: abbandona la scuola della musica 58
Ermotimo: mentre gli si abbrucia il corpo, coll’anima alienata non sente 35
Esilio; si rende soave dal gusto delle Lettere 26
Preso volontariamente per desiderio di liberta 28
Esule Letterato; felice 32
Euripide: componeva le sue Tragedie serrato in una caverna 38
F
Famiglie d’uomini letterati per discendenza: fortunatissime 66
Faustulo: caduto da una Formica, su la quale cayalcaya, come si scusi 69
Fede: suoi arcani non si posson conoscere, ma si debbon credere II. 72
Presunzione di chi yuol farsi a sé stesso maestro in materie di Fede 73
Pazzia di chi crede ugualmente a gl’insegnamenti della Filosofia, e della Fede 95
Fetonte: sua caduta dal Cielo I. 13
Figliuoli: mantengono in vita i padri morti II, 116
Ancorché deformi, piacciono a’ padri 53
Filippo, Re di Macedonia: qual saluto rendesse a Menecrate superbo II. 68
Filosofi: perché vadano alle case de’ Ricchi I. 8
Filosofi antichi: loro vita.un perpetuo andare alla caccia 27
Danni da loro-apportati alla Chiesa I. 95
Pazzie da molti di loro fatte I. 63
Filosseno, Poeta: corregge una Tragedia di Dionigi Tiranno, cassandola tutta; e perciò da lui é fatto sepellir viyo II. 155
Fisonomia: suoi fondamenti 88
E fallacie 89
Fontane: descritte 23
Formiche: divisione che fanno di poca terra, e contrasti per essa, imitati da gli uomini I. 17
Furto: vedi Ladri ecc.
G
Galileo: inventor del Cannocchiale, e sue lodi I. 17
Gallieno, Imperadore: in una caccia manda la corona di vittoria ad uno, che avea fallito dieci colpi I. 69
Ganimede: rapito dall’Aquila con riverenza II. 25
Genio: sua forza a portarci a varie professioni 86
Dee secondarsi 83
Sua varieta onde abbia origine 9
A qual’indizio si conosca 99
Geografi: come descrivano i paesi sconosciuti 71
Giorno: ne’ suoi principj e progressi, descritto 134
Giovanni, Imperadore: vuol più tosto morire, che lasciarsi tagliar’una mano I. 53
Giuliano Apostata: disprezza un’Apologia di Santo Apollinare II. 57
Grandi: vedi Principi.
Grasso: scacciato da gli Spartani I. 64
Guerriere: vedi Soldato.
I
Icaro, e sua caduta II. 125
Ignoranti: condannati a tacere fra i Dotti I. 6, Loro scuse negli errori 69
Ignorante che condannava le Lettere, schernito con un’Epigramma da Tomaso Moro 49
Ignoranza: misera ancor nella felicita 46
Ignoranza di chi non intende, chiamata oscurita dell’Autore II. 123
Imagini: di Bruto e Cassio, non vedute in un funerale, meglio vi spiccano I. 38
De’ celebri Scrittori, quanto si desiderino II. 118
Imitar con giudioio: maniera di rubar con lode da gli scritti altrui 21
Inclinazione della natura: vedi Genio.
Infermi: assomigliati ad una nave in tempesta I. 41
Infermità: come sofferte dal Savio ivi
Ingegno: suoi contrasegni presi dalla fisonomia II. 89
Incertezza di essi 93
Se dipenda da gl’istrumenti del corpo ivi
Diversità grande d’ingegni ivi
Perché più fioriscano gl’ingegni in una Nazione o paese, che in altri 96
Grand’ingegni, spesso incontentabili nel loro comporre 153
Intelligenze motrici: perché assegnate da’ Filosofi alle sfere I. 55
Invenzione di cose nuove: dee procurarsi da chi studia II. 11
Ippocrate: ritratta alcune sue sentenze 53
Istorici: poco fedeli, biasimati 59
Istrice: quanto ben’armato, e con qual moderazione si difenda 64
L
Ladri de gli altruni componimenti, o invenzioni: loro varie industrie 5
Colti col furto 8
Vedi Rubare.
Letterati: truovano in sé stessi la felicità col gusto dell’intendere I. 11
Benché poveri, son ricchi 20
Esuli, non percid son meno felici 26
Benché prigioni, son liberi 34
Non miseri nell’infermità 39
Ammirati da’ Ricchi ignoranti 25
Onorati da’ Grandi 6
Debbon promuoversi e favorirsi da’ Principi 8
Benché non istimati da essi, pur son felici 5
Desiderio che risorgano II. 119
Lor morte sempre acerba ivi
Letterati insieme e Santi, lodati I. 49
Letteratt sol d’abito e di titolo, degni di scherno 68
Loro difetti non debbono esser di pregiudizio alle Lettere II. 3
Superbia d‘alcuni, schernita 66
Lettere o Scienze: vedi Scienze.
Lezione: di buoni Autori, utilissima 21
Librerie: tenute dagl’Ignoranti senza profitto I. 71
Libri: son figliuoli dell’animo, amatissimi dagli Autori, che dan loro vita dopo morte II. 45 e 116
Desiderati dalla Sapienza come figliuoli 114
Troppa voglia e facilità di publicarli, ripresa 100
Vedi Stampare.
Belli solo nel titolo: II. 100
Pericolosi, come possano ben’usarsi 37
Licinio, Imperadore: condanna le Lettere come ree di lesa maestà I. 54
Licurgo: sterpa le Viti, per torre l’ubbriachezza II. 39
Lioni: pelle del Lion Nemeo, avvilita quando se ne vestì una femina I. 70
Luce: perché lodata da Dio prima d’ogni altra cosa II. 119
Tramontata, risorge ugualmente bella I. 38
Lucerna d’Epitteto: comperata a gran prezzo 7
Luigi XI: qual massima volle che Carlo VIII. suo figliuolo sola apprendesse 53
Luna d’Atene: parve ad un’Ateniese più piena di quella di Corinto 8
M
Maldicenza: ripresa II. 46
Sua dolcezza ivi
Maledici: odiati, e infami 50
Pericoli che corrono 51
Materia da studiare e scriyere: dee prendersi proporzionata all’ingegno 104 e 125
Non sia affatto disutile 107
Tale alle volte presa a trattare per risvegliar l’ingegno ivi
Medici: ancorché imperiti, non henno pena determinata dalle leggi 29
Menecrate ambizioso, come schernito dal Re Filippo: v. Filippo.
Metello: con quant’onore portato al sepolcro da quattro figliuoli II. 118
Mondo: é patria commune I. 32
Mori: cacciati di Spagna, ne piangono 28
Morte: suo timore, si tranquilla dalla Sapienza 42
Muzio Scevola: s’abbrucia la mano 44
N
Nauclide, uomo grassissimo: cacciato di Sparta come ozioso 65
Nave: in tempesta 41
Nave Paralo de gli Ateniesi, destinata a’ servigi della Religione, poi profanata ad usi vili 9
Nave Vittoria, mirata come la seconda Argo 25
Navigare: vedi Arte del navigare.
Neante: pretende di sonar la Lira d’Orfeo; e come ne sia punito 68
Nerone: é ritolto da Agrippina a gli studj più gravi 54
Comparisce in sembiante d’Apollo fra le Muse 56
Nevio: in prigione compone la maggior parte de’ suoi poemi 37
Nicostrato: quanto ammirasse l’Elena di Zeusi 15
Occhio: dee curarsi con somma diligenza II 61
Se ben son due gli occhi, non veggon raddoppiato l’oggetto; e perché I. 52
Occhi delle Forcidi che si prestavano 7
Occhio e scettro, simbolo degli Egiziani per esprimer l’idea d’un Re 53
Omero: sue lodi II. 17
Orazio: ripreso d’aver’introdotta nella lingua latina la Poesia lirica, come si difendesse 14
Orazione o Discorso: vedi Discorso.
Ordine: quanto importante al Discorso 128
Origene, e sua rovina 75
Oriuolo: biasimato da un Parasito 79
Oscurità nel comporre: biasimata 120
Due cagioni di essa 122
Rimedio 124
Oscurita dell’ingegno di chi non intende 123
Ovidio: nato Poeta, spese in darno il tempo e lo studio per farsi Oratore 87
Ozio: abominato da gli Spartani I. 64
Ozio di chi vive in patria 30
Oziosi: non vivono veramente 65
Ozioso, come schernito da’ suoi conoscenti ivi
P
Padri: vedi Figliuoli.
Paolo Emilio: sua arte nell’imbandir conviti 61
Paradiso: vedi Cieli.
Passioni: debbono moderarsi, non isvellersi 40
Patria: sua lontananza: vedi Esilio.
Amor’eccessivo, e stima di essa 28
Pazzia dolce d’un Greco, al quale parea trovarsi in un teatro 35
Pazzo, che, per non esser veduto dalle Pulci, spegne il lume 42
Pecore: seguaci, perché timide II. 14
Perillo: ripreso per aver formato il Toro di bronzo 50
Pigrizia; animale deil’Indie lentissimo 85
Pittori: perché alle lor’opere sottoscrivano il Faciebat 53
Pitture antiche: imperfette, pit belle che se fossero finite da altri pennelli 7
Platone: applicato alla pittura, non vi riesce 86
Come chiamato da Tertulliano 75
È condotto da Dionigi nel suo carro I. 6
Tacciato di ladro nel Timeo II. 5
Plutone: orrore del suo aspetto I. 52
Podagra: non impedisce il governare ivi
Poeti lascivi: biasimati II. 27
Loro colpevoli discolpe 30
Parenesi ad essi 42
Poeta lascivo, contrasta seco medesimo, intorno al sopprimere o publicar’un suo libro 45
Polo, Commediante: rappresenta al vivo Ecuba, con portar nella scena le vere ceneri d’un suo figliuolo 148
Pompeo: onora Possidonio Filosofo: vedi Possidonio.
Possidonio: sua sofferenza nell’infermità I. 44
Ammnirato e onorato da Pompeo 45
Povertà: non é un solo male 20
È impedimento allo studio 9
Congiunta con le Lettere, diviene amabile 21
Prigione: come chiamata da Tertulliano: 37
Mutata in iscuola dal Savio ivi
Rimedio per non sentir’i suoi mali 35
Varie prigioni famose 34
Principi: necessità che hanno d’esser dotti 7 e 53
Loro maestà, qual debba essere 52
Principj d’ogn’impresa, più difficili di tutto il rimanente II. 134
Prudenza: non potersi cougiunger con Dottrina, massima d’un certo I. 54
R
Re: vedi Principi.
Regni varj, e loro confini 17
Rennio Palemone: quanto superbo II. 57
Ricchezze: stimate da gl’Ignoranti più utili che le Lettere I. 63
Ricchi ignoranti, scherniti 64
Invidia che portano ai Poveri letterati 25
Ritratto: vedi Imagini.
Ritrovamento di cose nuove in Filosofia o Scienze: vedi Scienze.
Rubare: sua arte esercitata nelle Lettere II. 4
Rimedj contra una tal voglia 9
Maniere di rubar con lode da gli scritti altrui 20
Ruggieri, Re di Sicilia: qual verso scolpisse su la sua spada I. 59
S
Santità: stimabile anche senza Scienza 46
Ma più stimabile con essa 49
Sapienza: vedi Savio.
Savio: basta solo a sé stesso I. 30
È sottoposto ad errare II. 52
Come soffra la poverta I. 20
Vedi Povertà.
Come l’esilio 26
Vedi Esilio.
La prigionia 34
L’infermità 41
Vedi Infermità.
Scettro e occhio: simbolo degli Egiziani per esprimer l’idea d’un Re 53
Scherma: regola de’ Romani, di non iscoprirsi al nemico nel tempo di tirar’il colpo II. 59
Scienze: rendono altrui beato, anche fra le miserie I. 19
Vedi Letterati.
Eclissate dalle calunnie degl’Ignoranti, e da’ vizj de’ Letterati 3
Condannate a torto dagl’Ignoranti 48
Non potersi congiungere con Prudenza, massima d’un certo 54
Indegnità d’usarle per guadagno 63
Non sian con superbia; né l’umilta senza Scienze 51
Nuove notizie in esse debbon cercarsi, e publicarsi II. 11
Ma non siano temerarie 19
Se convengono ad un Soldato I. 57 e 61
Unite con Santità, quanto siano stimabili 49
Scipione Africano: sue imprese 31
Grande nelle Armi, e nelle Lettere 62
Suo volontario esilio da Roma, e occupazioni d’agricoltura in Linterno 31
È sepellito lungi dalla Patria 32
Scrittori: vedi Argomento: Componimenti: Libri.
Scrivere: uso antico di scrivere collo stilo su le tavolette incerate, lodato II. 103
Scriver cose degne da farsi, e far cose degne da scriversi, é il sommo della felicità I. 58
Scultori Cristiani: ne’ primi secoli della Chiesa non poteano intagliar’idoli II. 36
Vedi Statue.
Selva, o apparecchio della materia: necessario per comporre 130
Come debba farsi ivi
Seneca: silibera dalle febbri con applicare alla Filosofia I. 48
Nella vecchiezza più si eccita allo studio II. 115
Sfera d’Archimede: ammirata da Giove I. 59
Sua descrizione II. 126
Sibariti: perché scacciassero dalla loro città tutti i Galli 81
Siracusa: espugnata da Marcello I. 43
Sirene: loro insidie, e rimedj II. 40
Socrate: applicato alla scoltura, non vi riesce II. 86
Suo rimedio alle molestie di Santippa sua moglie I. 35
Messo in prigione, onora quel luogo con la presenza 39
Soldati: se convengano loro le Lettere 57
Sole: sue proprieta conosciute in questi ultimi tempi II. 18
Solone: moribondo, si desta a udire una disputa d’alcuni Filosofi I. 43
Sonno: de’ esser parco in chi studia II. 81
Come variamente nominato da varj ivi
Spartani: perché entrassero in battaglia al suono di ciaramelle e di flauti 62
Spettacoli proposti alla mente dalla Sapienza I. 36
Stampare: obligo de’ Letterati di publicar’alle stampe a ben commune le loro opere II. 111
Opposizioni d’alcuni contra lo stampare, e risposta 113
Stolta voglia che molti ne hanno 100
Stasicrate: sua offerta ad Alessandro di formargli una statua del monte Ato I. 60
Perché non fosse accettata II. 13
Statua d’Alessandro Magno: fatta da Lisippo di bronzo, indorata per ordine di Nerone, perde la sua bellezza 147
Statue degli Dei si adorano; gli Artefici loro si disprezzano I. 7
Stelle: vedi Cieli.
Rimirano chi mira esse 19
Storpiamenti delle loro figure II. 154
Stile: sue differenze: 137
Si dee variare conforme alla varietà delle cose che si dicono 139
Stile concettoso, lodato da’ suoi Amatori 141
Biasimato da altri 143
Come e dove debba usarsi 147
Stilpone: ride nella rovina della Patria I. 28
Stima di sé stesso: vedi Superbia.
Stima eccessiva della sua Patria: vedi Patria.
Stoici: vedi Zenone.
Studj: vedi Letterati: Scienze.
Studio, inutile ad alcune menti stupide II. 85
Superbia de’ Letterati: schernita 66
Come debba medicarsi 69
T
Teatri: s’hanno da fabricare in maniera, che non riescan sordi I. 8
Temistocle: ricusa di dar sua figliuola ad un’uomo ricco, ma ignorante 66
Tempesta di mare descritta 41
Tempo: distruggitor d’ogni cosa, fuorché de’ libri II. 117
Diligenza con cui si de’ custodire Ii. 77
Terra: mirata dalle stelle, comparisce piccola e spregevole I. 16
Tesori: trovati casualmente, di chi siano per legge d’Adriano II. 7
Testa: vedi Capo.
Tiberio, Imperatore: sue inutili questioni 109
Timone: universal nemico della Natura umana 45
Timoteo, Capitano: come dipinto da gli emuli, per ascriver le sue vittorie alla fortuna 81
Trofei: tronco ricoperto di spoglie di nemici posto per Trofeo I. 26
U
Ulpiano: coperto da Alessandro Severo col sue _manto reale I. 6
Uomo: suo corpo, vedi Corpo umano.
V
Vecchiezza: non esenta dallo studiare II. 114
Venere: entrando negli Stati degli Spartani, s’arma 28
Vestali: ripartimento della lor vita 115
Viaggi: loro utilità I. 33
Stimati necessarj dagli Antichi per acqnistare le scienze 26
Virgilio: come componesse, e ripulisse i suoi versi II. 152
Virtù: non onorata nel Mondo I. 5
Vista: vedi Occhio.
Vita umana: suo desiderio, inventore di molte maniere di non morire II. 116
Querele della sua brevità 76
Non de’ usarsi come lunga 77
Vedi Ozio: Tempo.
Vulcano: sua caduta dal Cielo I. 3
Z
Zenone, capo de gli Stoici: d’uomini fa sassi 39
Come correggesse uu giovane ardito, che chiedea le risposte a cose alte II. 74
- ↑ Il presente Indice copioso è tratto dalla Edizione romana del Varese 1684, in foglio delle Opere morali, procurata con gran diligenza e molti miglioramenti dal Bartoli stesso l'ultimo anno della sua vita: la quale Edizione ha pur servito di testo a questa nostra stampa