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Non attizzino chi vive, misurando il suo sapere da gli soritti publicati II. 58
Curiosità di sapere: naturale all’uomo 7
D
Dei: non hanno niente, e danno tutto I. 21
Demostene, Cuoco di Valente Imperadore: condanna la Teologia di S. Basilio II. 55
Demostene, Oratore: come ai obligasse a non uscir’in publico, per istudiare 80
Detti: di Celio Oratore ad un suo confidente, richiedendolo di corregger’un suo componimento 158
Di Crate Tebano, nel gitar’in mare le sue ricchezze 39
Di Demonatte, in ischerno d’un Ricco ignorante I. 65
E di due ignoranti che disputavano 68
Di Diogene, a ehi lo riprendea perché mangiasse in piazza II. 79
Sopra un piccol castello che avea una gran porta 101
Di Domizio Pisone, quali debbano essere i libri 103
Di Lollio, sopra la bruttezza, e ingegno di Galba 91
D’un Maestro ad uno Scolare, che non si cantentava del suo comporre 153
Di Menandro a Filemone suo emulo, dichiarato a torto vincitore 62
Di Menedemo, intorno a quelli che andavano allo Studio d’Atene 69
Di Musonio, intorno all’esilio I. 32
Di Nicostrato, ad un’ignorante di pittura, che il richiedeva qual cosa ammirasse nell’Elena di Zeusi 15
Di Paolo Emilio, intorno al sapere ben’imbandir’un convito 62
Di Pompeo infermo, quando il Medico gli prescrisse per cena un Tordo, che non poteva aversi che da Lucullo II. 39
Di Possidonio, del dolore I. 45
Di Socrate, nel veder molte merci 22
Intorno alla Jontananza dalla patria 29
Di Stratonico, in biasimo dell’abitar’in Serifo 30
Di Temistocle, in ricusar di dar la sua figliuola ad un Ricco ignorante 66
Deucalione: di sassi fa uomini 39
Difficolta de’ principj: non dee far perder d’animo II. 134
Diofante: si appicca col filo d’una tela di Ragno I. 42
Diogene: sua descrizione 23
Visitato, e ammirato da Alessandro Magno ivi
Scacciato da Sinope, ringrazia chi gl’intima il bando 29
Benché Maestro di sincera Filosofia, odiato, perché maledico II. 50
Dionigi, Tiranno: sua voglia di divenir Filosofo I. 59