Flora dei giardini pubblici e viali di Spezia

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Alberto Bracciforti

1887 Indice:Flora dei giardini pubblici e viali di Spezia.djvu Flora dei giardini pubblici e viali di Spezia Intestazione 2 febbraio 2019 100% Da definire


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FLORA

DEI

GIARDINI PUBBLICI E VIALI DI SPEZIA

OSSIA

CATALOGO SISTEMATICO E RAGIONATO

DELLE PIANTE

CHE IN ESSI SI TROVANO

PER

ALBERTO BRACCIFORTI

Prof. nella R. Scuola Tecnica


SPEZIA

Tipografia degli Eredi Argiroffo

Via del Priorie N. 37 e 50 A.

1887

[p. 5 modifica]

DUE PAROLE AI LETTORI SULLO SCOPO

ED ORIGINE DELLA PRESENTE OPERETTA


Nisi utile est quod facimus, stulta

est gloria.

Phaedrus Lib. III fab. 17.


Flora, secondo la Mitologia, era la Dea protettrice dei fiori, e i naturalisti hanno dato il nome di Flora a tutti i lavori destinati a far conoscere le piante proprie di un paese.1

La Flora che offro al pubblico non è dunque altro che l’ enumerazione e la descrizione di tutte le piante che, per opera del Municipio, e di gentili donatori, abbellano i pubblici giardini e viali di questa gentile città che presto sarà una delle più grandi e belle d’Italia.

Favorito da un clima temperatissimo, il suolo di Spezia, può dar ricetto a piante che vivono in plaghe lontane e più meridionali, e che ai soli cultori della Botanica son note. Lo scopo di questo libro è quindi quello di far conoscere a tutti coloro, che frequenteranno specialmente l’Esposizione Circondariale, tutte queste belle piante colle particolarità che le distinguono. [p. 6 modifica] Ed ora che i lettori sono informati dello scopo del mio lavoro, se questo riuscirà loro in qualche modo utile, se potrà tornar loro un gradito compagno nelle passeggiate attraverso i vaghi giardini di Spezia, avrò conseguito il miglior premio alle mie fatiche.


          Spezia 1 Maggio 1887.


L’AUTORE

[p. 7 modifica]

FLORA DEI GIARDINI PUBBLICI DI SPEZIA


I.

Famiglia delle Fenicacee o Palme.


1. Phoenix dactylifera, Linn. Volg. Palma da datteri. Originaria dell’Asia e dell’Africa boreale, matura i suoi frutti soltanto in paesi più caldi dell’Italia, come sarebbe l’Egitto. Presso noi si coltiva per ornamento e per adoperare le foglie per i palmizi nelle feste religiose di Pasqua. La Palma è il simbolo della fede e del martirio subito dai seguaci di Cristo. È pure stata il simbolo della vittoria nei perduti tempi.

2. Chamaerops humilis Linn. volg. Cefaglioni, Palma di S. Pier Martire. - Nasce spontanea in Africa ed anche sulle coste della Bassa Italia e in qualche punto dell’Italia media e nelle isole.

3. Ch. excelsa, Thunb. - Questa specie è originaria della China. Palma a fibre tessili alquanto ruvide; buona per lavori di sparteria e per lettiera degli animali.

II.

Famiglia delle Amarillidacee

.


3. Agave americana Linn. Questa pianta portentosa è oriunda del Messico, d’onde fu portata in Europa nel secolo XVI, e dai giardini, dove si principiò a coltivarla, si è sparsa per tutte le sponde del Mediterraneo, e sino [p. 8 modifica] sulle rive dei laghi nell’alta Italia. Il suo nome deriva dal greco agavos, che vuol dire pomposo, magnifico, pel suo aspetto. Volg. Pitta, Agave.

4. A. americana fol. varieg. Linn. Bella varietà a foglie variegate ai margini. È rustica di pien'aria non meno dell’altra.

III.

Famiglia delle Asparagacee.


5. Dracaena indivisa Veith, Volg. Dracena. Bella pianta originaria della Malesia. Le Dracene sono quasi tutte da tepidario e da serra, ma questa specie si può, lungo le coste del Mediterraneo, coltivare anche in pien’aria.

IV.

Famiglia delle Lauracee.


6. Laurus nobìlis. Linn. Volg. Alloro. Vuolsi originario della Grecia, ma da tempo immemorabile è spontaneo nelle parti più calde della Penisola e nelle isole. È uno dei più graditi ornamenti de’ parchi e giardini pel bel verde delle sue foglie odorose.

7. L. angustifoglia. Nees. Varietà distinta per le sue foglie strette, lanceolate.

V.

Famiglia delle Euforbiacee.


7. Buxus sempervirens, L. Volg. Bosso, Bossolo; [p. 9 modifica] Frutice od arboscello che trovasi, benchè raramente, nei luoghi aridi e dirupati, nei colli e nei monti dell’Italia sup. e centrale.

8. B. balearica, Lam. Volg. Bossolo gentile. Arboscello colle foglie assai più grandi di quelle del precedente, con picciuolo glabro. Trovasi spontaneo alle Baleari e nei monti di Barbusi in Sardegna.

VI.

Famiglia delle Ilicacee.


9. Ilex Aquifolium, Linn. Volg. Agrifoglio. Trovasi nei boschi specialmente della regione montana, nella Penisola e nelle grandi isole. È un arboscello sempre verde, elegante che trae il suo nome generico dal celtico ec., punta, per le sue foglie spinose. Nella stagione invernale questa bella specie, si carica di numerosi frutti di un bel rosso vivo che molto s’avvicina al corallo. Per questo è una delle piante più interessanti per l’ornamento dei giardini.

9. Ilex Aquifolium fol. varieg. Volg. Agrifoglio, a foglie variegate. È una bella varietà della specie precedente.

VII.

Famiglia delle Caprifogliacee.


io. Viburnum Tinus, Linn. Volg. Lauro-tino, Lentaggine2 Spontaneo nei boschi della regione marittima [p. 10 modifica] e camp., particolarmente nella prima, nella Penisola e nelle isole. È una pianta legnosa, sempreverde, ornamentale per boschetti dei giardini e parterri.

VIII.

Famiglia delle Rosacee.


11. Prunus Laurocerasus Linn. Volg. Lauroceraso. È un arbusto con foglie coriacee, lucide, perennanti. H pianta di gran merito, importata da Trebisonda nel 1576, ed ora frequentemente coltivata per farne siepi e boschetti. Da essa specialmente, come ognun sa, si estrae l’acido idrocianico, ossia acido prussico, sostanza tanto velenosa, che una goccia sola gettata nell’occhio di un cane, lo fa cader morto all’istante.

12. Spiraea hypericifolia Linn. - Pianta ornamentale da piena terra, frequente nell’Europa, nell’ Asia e nell’America settentrionale. Volg. Spirea Ipericina.

13. S. sorbiifolia. Linn. Volg. Spirea pennata. Originaria dell’Asia settentrionale, introdotta e coltivata da noi per ornamento.

14. S. salicifolia L. - Volg. Spirea salcigna. Originaria d’Europa e frequente nei luoghi rupestri, sassosi e nei giardini ove coltivasi.

15. Rosa gallica Linn.3 Volg. Rosa comune. [p. 11 modifica] Originaria del Caucaso e d’Europa. Specie molto ornamentale ricca di pregevoli varietà.

16. R. bifera Pers. - Volg. Rosa d’ogni mese. Originaria della Siria. Grandemente ornamentale e ricca essa pure di varietà.

17. R. parviflora Ehrh - Volg. Rosa di Pensilvania. Originaria d’America; conta parecchie varietà.

18. R. Eglanteria Linn. Volg. Rosa gialla. Grandemente ornamentale. La varietà più interessante è quella a fior doppio.

19. R. bengalensis Pers. Volg. Rosa di Bengala.

20. R. persicifolia Desfont - Volg. Rosa di Bengala a foglia di Pesco. Bella specie.

21. R. inermis Pers. - Volg. Rosa senza spine.

22. R. Thea Savi - Volg. Rosa Thea - Notevole per la sua fragranza.

23. R. minima Savi - Volg. - Rosellina - Notevole pel fiore piccolissimo.

24. Eriobotria japonica Linn. - Volg. Nespola del Giappone. Originaria del Giappone.4

IX.

Famiglia delle Celastracee


25. Evonymus japonicus Linn. - Volg. Evonimo del Giappone - Arbusto sempre verde, originario della China e del Giappone. [p. 12 modifica]26. E. japonicus foll. varieg. - È una bella varietà della specie precedente a foglie variegate.

26. E. repens foll. varieg. Wall - Evonimo strisciante. Arbustino nano, sempreverde, che molto si presta per bordura delle aiuole.

27. E. fimboridatus Wall. Volg. Evonimo di Malacca. Originario di Malacca; specie magnifica a grandi foglie sempreverdi. Ha la proprietà di resistere fino ad 8 gradi sotto zero e di essere in piena vegetazione nel mese di Gennaio.

X.

Famiglia delle Magnoliacee


28. Magnolia grandiflora Linn. - Volg. Magnolia. É originaria dell’ America settentrionale. Pel suo fogliame sempreverde, lucido, è uno dei più magnifici alberi che si conoscano sulla superficie del globo, e sorpassa tutti i suoi congeneri per la bellezza c pel delizioso profumo che esalano i suoi grandi fiori, che imbalsamano l’aria a distanze considerevoli. La Magnolia prospera in tutta l’Europa meridionale fino al 45.° grado di latitudine.

29. M. Umbella Dev. - Volg. Magnolia della Virginia. Anche questa bella specie è originaria dell’America settentrionale ed è pianta grandemente ornamentale e da piena terra.

XI.

Famiglia delle Mirtacee


30. Eucaliptus Globulus Labil - Volg. Eucalitto Globulo. [p. 13 modifica] L’Eucalitto è pianta d’Australia e resiste fino a 5 gradi sotto zero. Ritenuta come pianta igienica, e da alcuni proposta per gran coltura nelle località ove predomina la mal’aria. La ditta Buton di Bologna annovera fra i suoi pregiati articoli il liquore detto di Eucalitto, ricavato da questa pianta.

XII.

Famiglia delle Ericacee


31. Arbutus Unedo Linn. - Volg. Albatro, Corbezzolo. Trovasi nei boschi d’Italia dal mare fino alla regione montana e nelle isole. È un arboscello a foglie persistenti, bislunghe lance olate, seghettate ed a fiori bianchi, con corolla ventricosa. I frutti sono bacche globose, verrucose, che maturano nell’autunno. Fa un bel vedere per essere sempre verde, con foglie lustre e piccimoli rossi. Da suoi frutti, buoni a mangiarsi, si estrae dell’eccellente alcool.5

XIII.

Famiglia delle Obacee


32. Lingustrum japonicum, Thumb - Volg. Ligustro del Giappone. É indigeno del Giappone, ed è uno dei principali ornamenti de’ nostri giardini pel suo bel fogliame sempreverde. [p. 14 modifica]33. Siringa vulgaris L. Volg. Siringa, Lilac. Originaria d’Europa e della Persia; presenta molte varietà ed è interessante pe’ suoi magnifici grappoli di fiori odorosi conosciuti col nome di Lilla.

34. S. persica L. Volg. Siringa della Persia, Gelsomino di Spagna. Questa specie è forse la più estesamente coltivata nei giardini come pianta ornamentale.

XIV.

Famiglia delle Apocinacee


35. Nerium Oleander, Linn. Volg. Leandro, Mazza di S. Giuseppe. Trovasi spontaneo in molti luoghi d’Italia, cioè nelle convalli del Lago di Garda, nella Valle d’Andora in Liguria, nel M. Argentaro, in Calabria, in Sardegna ed in Corsica. Il Leandro, come è noto, porta dei bei fiori di color di rosa nella stagione estiva; esso è molto apprezzato pel suo fogliame, il quale ha il solo inconveniente di essere venefico.6 Se ne contano parecchie varietà a fiore doppio e a fior bianco.

XV.

Famiglia delle Ippocastanee.


36. Aesculus Hippocastanum, Linn. Volg. Castagno d’india. È pianta eminentemente ornamentale pei pubblici passeggi, specialmente per i bei racemi di fiori che [p. 15 modifica] lo rivestono al di fuori. Raggiunge grandi dimensioni, se trova terreno conveniente ed è collocato fra le piante di prima grandezza. I semi conosciuti col nome di Castagne cavalline, servono d’alimento ai cavalli7.

XVI.

Famiglia delle Platanacee.


37. Platanus orientalis, Linn. Volg. Platano orientale8 È originario della Grecia e dell’Asia Minore. Albero grande e longevo, molto stimato dagli antichi. È generalmente coltivato nella maggior parte dei passeggi, parterri e piazze delle varie città c’Italia. I viali di Spezia (Savoia, Mazzini ecc.) sono formati di questa specie di Platano.

38. P. occidentalis, Linn. Volg. Platano occidentale. Originario dell’America settentrionale. Somiglia al precedente, ma ha le foglie meno incise, ed i frutti più grossi. Cresce anche più rapidamente dell’orientale.

XVII.

Famiglia delle Aceracee.


39. Acer platanoides, Linn. Volg. Acero maggiore. [p. 16 modifica] Albero di primaria grandezza e di bel fogliame. Il suo legno è ricercato dagli stipettai.

40. Acer Pseudo-platanus Linn. Vol. Acero fico, Lappone. Originario dei boschi della regione montana in tutta Italia. Si raccomanda non meno della specie precedente per la sua grata ombra e pel pronto accrescimento.

41. Acer palmatum Siebold. Volg. Acero del Giappone. Originario del Giappone. Preziosa introduzione da piena terra.

XVIII.

Famiglia delle Tigliacee.


42. Tilia americana Linn. - Volg. Tiglio americano. Originario dell’America settentrionale. Di rapido accrescimento. Dà fibre tessili, ed il suo legno è ottimo per far carbone per la polvere da cannone.

43. T. parvifoglia Linn. Si distingue pel suo fogliame piccolo e per la fioritura precoce. È pregevole poi per la sua chioma raccolta.

44. T. grandifolia Ehrh - Volg. Tiglio dalle grandi foglie. - Albero di prim’ordine, eccellente per passeggi. Si raccomanda pe’ suoi fiori medicinali, diaforetici, ricercatissimi dalle Api.

XIX.

Famiglia delle Salicacee.


45. Populos italica Mill. - Volg. Pioppo Cipressino. È originario d’Italia, elevatissimo e di rapido [p. 17 modifica] accrescimento, per cui non dura piu che 60 o 70 anni. È pianta ornamentale, buona specialmente per passeggi.

46. P. Monilifera Clit. - Volg. Pioppo americano - Originario dell’America settentrionale, si è diffuso in Europa da molto tempo. È un albero di prim’ordine, con legno bianco mediocre.

XX.

Famiglia delle Citracee.


47. C. Aurantium Linn. - Volg. Arancio - Originario dell’Asia orientale e introdotto in Europa da tempo immemorabile. Cresce in piena terra a Spezia e lungo tutta la riviera di Genova. Il sugo dei frutti è temperante, e i suoi fiori formano, come ognun sa, la base principale dei più grati profumi, dei quali il sesso gentile fa maggior consumo.

XXI.

Famiglia delle Mimosacee


48. Acacia Farnesiana L. Volg. Gaggia. Questa bella specie vive in pien’aria fino a 4 gradi sotto zero. I fiori sono adoperati in profumeria.

59. Robinia Pseudacacia Linn. Originaria d’America, con fiori bianchi a grappolo, odorosi. È volgarmente chiamata Robinia.

59. Acacia selvatica. Sopra di essa innestasi l’Acacia Ombrella. I suoi fiori sono molto ricercati dalle Api. [p. 18 modifica]A. Julibrissin Wild. Proveniente dall’Oriente. Ricercata per viali e parterri.

XXII.

Famiglia delle Ramnacee


51. Rhàmnus Fràngula Linn. - Volg. Frangola. Indigeno delle nostre montagne. É un bel frutice con foglie ovali, intere, glabre, sparse. I fiori piccoli, bianchi stanno in piccoli fascetti all’ascella delle foglie. I frutti drupacei, grandi come piselli, sono dapprima verdi, più tardi rossi, indi neri. É pianta purgativa come diverse altre dello stesso genere. Fiorisce in Aprile e Maggio. La Frangola è pianta dalla quale si estrae un color verde per l’arte tintoria.

52. Rh. Alaternus Linn. - Volg. - Aloterno, Ilatro. É più apprezzata come ornamentale, della specie precedente pel suo fogliame lucido e sempre verde. Ha inoltre un legno giallo stimato per lavori di Tornio. É frequente sulle rupi e luoghi selvatici della costa occidentale, del centro e mezzodi della Penisola, nonchè nelle isole e nell’Istria.

XXIII.

Famiglia delle Olmacee.


53. Ulmus americana Linn. - Volg. Olmo americano. Proveniente dall’America settentrionale, è un albero di prim’ordine, utilizzato per passeggi e grandi viali e molto utile pel suo legno solido ed atto a molti lavori. [p. 19 modifica]54. U. alba Kit. Volg. Olmo bianco. - Proviene dall’Ungheria. È albero non meno utile del precedente.

55. Ulmus chinensis Desf. Volg. Olmo della China - Di dimensioni assai minori è utilizzato in più parti d’Italia come ornamentale per boschetti e parterri.

59. U. macrophylla Pers. - Volg. Olmo di Russia. - È pianta di mediocre altezza e buona per parterri.

57. U. excelsa Moenh. - Volg. Olmo maggiore - È originario d’Europa ed ottimo per viali e passeggi.

XXIV.

Famiglia delle Tassacee.9


58. Taxus baccata Linn. - Volg. Tasso, Tasso mortifero, Albero della morte. - Questa Conifera tiene il suo nome, secondo alcuni, dal greco taxis, ordine, per allusione alla disposizione delle sue foglie su due file. L’ombra di questa pianta è stata creduta nociva, per cui si è acquistato il nome di Albero della morte. È certo però che il suo fogliame è venefico e mortale per gli equini.10 Trovasi, benchè raramente, nei boschi montani di tutta la Penisola e nelle isole maggiori e coltivasi per ornamento nei giardini e boschetti artificiali. [p. 20 modifica]

XXVI.

Famiglia delle Pinacee.


59. Pinus Pinea Linn. - Volg. Pino da pinocchi. - È un albero elevato con chioma ad ombrello. Ha foglie molto lunghe, e una grossa pina ovata, arrotondata, quasi orizzontale, i di cui semi sono eduli e ben noti col nome di pinocchi o pignoli. Il legno è bianco e poco resinoso.

60. P. Pinaster Ait. - Volg. Pinastro, Pino chiappino, Pino marittimo. Simile al precedente ma colle pine più lunghe, acute, pendenti, e contenenti piccoli semi non mangiabili.

61. P. Halepensis Mill. - Volg. Pino d’Aleppo. - Ha le foglie più corte e floscio. Abbonda negli Abruzzi e al Gargano. Gli abitanti di Puglia ne traggono, colla incisione fatta nel tronco, la trementina, e colla combustione del suo legno il catrame; da questo colla evaporazione ne fanno la pece nera, nota in commercio col nome di pece navale. L’acqua di catrame attualmente è stata sperimentata nella tisi, nel catarro, nei flussi ventrali cronici, ed ha dato ottimi risultati.

62. P. sylvestris Linn. - Pino selvatico. - È uno dei migliori per le costruzioni navali. È originario del Nord d’Europa.

63. P. montana Desv. - Volg. Pino montano, Mugo. Spontaneo sulle Alpi marittime, Colle di Tenda, Tiralo italiano, Abruzzi. Ha un tronco per lo più basso, [p. 21 modifica] sdraiato, torto, con rami ascendenti, corti, fogliame folto e pine erette.

64. P. maritima Lam. - Volg. Pino marino. Pino di Bordeaux. Originario dell'Europa meridionale; prospera nei luoghi sabbiosi prossimi al mare. Da esso ottiensi la Colofonia o pece greca, il nero fumo e l’essenza di trebentina.

65. Abies pectinata Linn. Volg. Abete bianco. Albero di prim’ordine originario delle nostre contrade.

66. A. orientaiis Poir. Originario d’Oriente; è degno di stare in primo rango fra gli abeti di bassa statura, detti abeti pigmei.

67. Abies Cedrus Linn - Volg. Cedro. Magnifica pianta. Originaria della Siria, volgarmente conosciuta col nome di Cedro del Libano, è anche una pianta storico religiosa. Il suo legno è scuro, solido, termifugo ed incorruttibile.11

68. A cedrus. var. atlantica Corv. Volg. Cedro dello Atlante. Originario dei Monti Atlanti d’Africa. Non è che una semplice varietà del Cedro del Libano.

69. A. Larix Linn. (Laris europaea) Volg. Larice. È originaria d’Europa e da noi è frequente nel Veneto dove si ricava la vera trementina di Venezia. Per una eccezione alle altre Conifere, questa specie, ha foglie decidue.

70. Cupressus sempervivens Linn. Volg. Cipresso, Arcipresso. Originario dell’Europa australe, si coltiva in molte parti d’Italia per ornamento, nei giardini e boschetti. [p. 22 modifica]66. C. horizontalis Targ. - Volg. Cipresso femmina. Si coltiva in molte parti d’Italia, col precedente, per ornamento.

71. C. Pyramidalis Linn. - Volg. Cipresso maschio. Coltivasi anche questa bella specie, specialmente nei viali, in ogni parte d’Italia.

72. Thuia orientalis Linn. (Biota). É originaria della China e del Giappone, e da alcuni conosciuta col nome di Albero della vita. É una pianta che pel suo portamento e pel suo fogliame d’un bel verde, si presta assai bene come ornamentale. Per la sua bassa statura, viene usata anche per farne siepi.

73. T. occidentalis Linn. - Volg. Tuja americana. Proveniente dall’America settentrionale, serve agli stessi usi della precedente.

74. T. cupressoides Linn. É originaria del Capo di buona speranza. É, come le altre specie pianta ornamentale da piena terra.

FINE

[p. 23 modifica]

INDICE

Due parole ai lettori |||
 Pag. 5
I. |||
Famiglia delle Fenicacee o Palme |||
   » 7
II.id. |||
Amarillidacee |||
   » 7
III.id. |||
Asparagacee |||
   » 8
IV.id. |||
Lauracee |||
   » 8
V.id. |||
Euforbiacee |||
   » 8
VI.id. |||
Ilicacee |||
   » 9
VII.id. |||
Caprifogliacee |||
   » 9
VIII.id. |||
Rosacee |||
   » 10
IX.id. |||
Celastracee |||
   » 11
X.id. |||
Magnolacee |||
   » 12
XI.id. |||
Mirtacee |||
   » 12
XII.id. |||
Ericacee |||
   » 13
XIII.id. |||
Oleacee |||
   » 13
XIV.id. |||
Apocinacee |||
   » 14
XV.id. |||
Ippocastanee |||
   » 14
XVI.id. |||
Platanacee |||
   » 15
XVII.id. |||
Aceracee |||
   » 15
XVIII.id. |||
Tigliacee |||
   » 16
XIX.id. |||
Salicacee |||
   » 16
XX.id. |||
Citracee |||
   » 17
XXI.id. |||
Mimosacee |||
   » 17
XXII.id. |||
Ramnacee |||
   » 18
XXIII.id. |||
Olmacee |||
   » 18
XXIV.id. |||
Tassacee |||
   » 19
XXV.id. |||
Pinacee |||
   » 20

[p. 24 modifica]

OPERE DELLO STESSO AUTORE.


Elementi di MeccanicaCodogno, 1864.
Storia Naturale degli Stagni (Fauna e Flora acquatica) — Parma, 1871.
Riproduzione degli animali e delle pianteViadana, 1872.
L'Entomologia degli StagniViadana, 1873.
Manuale delle Formole GeometrichePiacenza, 1873.
Flora piacentinaPiacenza, 1877.
Dizionarietto BotanicoPiacenza, 1877.
I ProfumiPiacenza, 1878.
Luce ed Ombra (Bozzetti della vita di Naturalista) — Piacenza, 1880.

  1. Fu Linneo il primo a dare il nome di Flora alle opere destinate ad annoverare e far conoscere le piante di un paese, e volle darne egli stesso un modello eccellente nella sua Flora di Lapponia.
  2. È chiamato anche Lauro selvatico.
  3. Nel genere Rosa si riscontrano parecchie specie, e un numero infinito di varietà, le quali sono cosi affini per le forme e colori da mettere nell’imbarazzo il più esperto orticoltore. Si conoscono dalla più remota antichità, e Virgilio, Plinio il naturalista e Dioscoride ne parlano nelle loro opere. Fin da que’ tempi la Rosa è stata considerata il più bel fiore che si riscontri nel regno vegetale, e non vi è poeta tanto antico quanto moderno che non l’abbia citata nelle sue opere. Essa è sempre il simbolo della bellezza e della gioventù.
  4. Fu introdotta nei principio del corrente secolo. in Europa, come pianta utile anche in medicina, poichè la decozione de' suoi frutti è raccomandata nelle malattie infiammatorie degli organi della respirazione.
  5. Per questa proprietà, da alcuni venne raccomandata la coltura in grande di questa pianta.
  6. Specialmente per i bovini.
  7. La corteccia dell’Ippocastano è vantata come febbrifuga ed astringente.
  8. Il Platano orientale è un’albero non solo conosciuto, ma celebrato dalla più remota antichità. Esiodo, Omero, Pindaro, ed altri poeti greci ne parlano frequentemente.
    La tomba di Diomede, caduto all’assedio di Troia, fu coronata di Platani.
  9. Le Tassacee appartengono alla classe delle Gimnosperme, alla coorte delle Conifere ed all’ordine delle Strobiliflore.
  10. Il frutto, contro l’opinione di molti, è inocuo, giacchè l'iilustre prof. Attilio Tassi ne mangiò ripetutamente e impunemente nell’anno 1852.
  11. Dal Cedro dal monte Libano si servì, secondo le sacre carte, il re Salomone nella costruzione del tempio famoso di Gerusalemme.