Nuovo vocabolario siciliano-italiano/SM

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SL SN

[p. 936 modifica] Smaccari. v. a. Far chiaro, interpetrare: dichiarare, spianare. || Svergognare altrui scoprendogli i difetti: smaccare. || Sbeffare, dar la quadra. P. pass. smaccatu: dichiarato. || Smaccato, sbeffato.

Smacchiari. v. a. Tagliare il bosco: diboscare, smacchiare. || Levar la macchia: smacchiare. P. pass. smacchiatu: diboscato, smacchiato.

Smacchiata. s. f. Lo smacchiare: smacchiatura.

Smaccu. s. m. Svergogna, ingiuria: smacco. || Beffa. || Uccisione: macello. [p. 937 modifica]

Smaceddu. s. m. Afflizione (S. Salomone-Marino). Quasi macello o strage, anzi l’effetto per la causa.

Smaciddarisi. v. intr. pron. Consumarsi: logorarsi. || – lu senziu, scervellarsi: beccarsi il cervello (da smaceddu).

Smacinari. V. machiniari.

Smadunari. v. a. Staccar i mattoni: smattonare.

Smadunatizzu. add. Alquanto smattonato.

Smadunatu. add. Da smattonare: smattonato. || Detto di solaio che abbia guasti, rotti o in tutto levati i mattoni: smattonato.

Smàfara. s. f. Sproposito: strafalcione, scerpellone, pàpera. || Inavvertenza nel favellare: scorso di lingua. || Favola, bugia: bomba, bùbbola. || Facezia: piacevolezza (Vinci, vorrebbe fosse corruzione di metafora ). A Livorno dicono smàfero per dire eccellente.

Smafarari. V. stuppari. || Dir favole: schiantar bombe.

Smafaruna. accr. di smafara.

Smafarusu. add. Chi è uso dir bugie, bombe: bombone. || Che fa o dice spropositi: spropositato. || V. lapparusu (Mal.).

Smagari. v. a. Contrario di ammagari: disincantare. || Fare rado: diradare.

Smagghiari. v. a. Romper maglie: smagliare. P. pass. smagghiatu: smagliato.

Smagghittari. v. a. Levar il puntale. P. pass. smagghittatu, senza puntale.

Smagliari. V. smagghiari.

Smagnatizzari. v. a. Sciorre il magnetismo: smagnetizzare.

Smagrimentu. s. m. Lo smagrire: smagrimento.

Smagriri. v. a. Far magro: smagrare, smagrire. || intr. Divenir magro: smagrare, smagrire. P. pass. smagritu, smagratu: smagrato, smagrito.

Smàlitu. add. Vecchio, invalido.

Smaltari. v. a. Coprire di smalto: smaltare. P. pass. smaltatu: smaltato.

Smaltatura. s. f. Lo smaltare: smaltatura.

Smaltaturi. verb. m. Colui che smalta.

Smaltimentu. s. m. Lo smaltire: smaltimento.

Smaltiri. v. a. Concuocere il cibo nello stomaco: smaltire. || Detto di mercanzie o simile, darle via, esitarle: smaltire. P. pass. smaltutu: smaltito.

Smaltista. s. m. e f. Artefice che lavora di smalto: smaltista.

Smàltitu. V, smaltimentu.

Smaltu. s. m. Composto di più colori che si mette in su le orerie ecc. per adornarle: smalto || La superficie liscia de’ denti: smalto.

Smammari. v. a. Torre la poppa a’ bambini: spoppare, divezzare (da mammare: poppare). || Staccare dalla mamma; e detto di piante, trapiantarle quando sono piccole.

Smammata. s. f. Lo spoppare: spoppamento.

Smammateddu. dim. Da poco divezzato.

Smammatu. add. Divezzato, spoppato.

Smamuriari. V. smemuriari.

Smanciacugghiuna, Smanciacurrii. V. nujusu.

Smanciamentu. s. m. Logoramento. || Il corrodere: corrosione. || V. manciamentu.

Smanciari. v. a. Consumar a poco a poco: smangiare, corrodere. || Logorare. || fig. Sottrarre, rubacchiare: colleppolare, sgraffignare. || T. tip. intr. Lo sporgere che fa sulla forma qualche parte della maltagliata fraschetta, sì che su questa anzichè sul foglio vengano ad imprimersi le lettere: smangiare (Car. Voc. Mett.).

Smanciata. s. f. Il corrodere: corrosione.

Smanciateddu. dim. di smanciatu.

Smanciatu. add. Consumato: corroso, smangiato.

Smanciatura. s. f. Corrosione, smangiatura. || Lo incontro di vocale finale con altra iniziale, il che scema una sillaba nel verso: elisione.

Smanciu. V. smanciamentu.

Smania. s. f. Eccessiva agitazione d’animo o di corpo per soverchio di passione: smània. || Desiderio eccessivo: smània. || dari ’ntra li smanii, smaniare: menare smanie, dar nelle smanie. || smania di stomacu, nel Giuliani si legge: a volte c’entra una smania nello stomaco.

Smaniari. v. intr. Infuriare, uscir dallo intelletto: smaniare. P. pres. smanianti: smaniante. P. pass. smaniatu: smaniato.

Smanicari. v. a. Levar il manico: smanecchiare. || intr. Uscir in escandescenze. || rifl. a. Restar senza manico: smanecchiarsi.

Smanicatu. add. Senza manico: smanecchiato.

Smanicaturi. V. arceri. || Per smargiasso.

Smanigghia. (D. B.) V. manigghia: smaniglia.

Smaniu, Smaniusu. add. Pieno di smanie: smanioso. || Bramoso. || Matto: smanioso.

Smannamentu. s. m. Il disperdere: disperdimento, dispersione.

Smannari. v. a. Mandar in perdizione: disperdere. || Allontanare, alienare: straniare. || Sbandare (o da mannari colla s per darvi più forza; o ha l’istessa origine che il toscano smannare (Rigutini): sfasciare). P. pass. smannatu: disperso, sbandato.

Smannateri. add. Perdigiorno: scioperone.

Smannatizzu. add. Fuggiasco. || Perdigiorno: scioperato.

Smannu. add. Scomodo, disagiato. || veniri smannu, stare con isconcio modo: star a disagio. || Detto di cosa: mal messa, mal assettata. || sost. Scomodo: disagio. || avv. Disagiatamente, scomodamente.

Smantaciari. v. a. Levare la terra d’attorno il padale d’un albero: scalzare. || Far propaggine: propagginare.

Smantarisi. v. rifl. a. Levarsi il manto: smantarsi.

Smantiddari. V. smantillari.

Smantillamentu. s. m. Lo smantellare: smantellamento.

Smantillari. v. a. Diroccare, sfasciare: smantellare. P. pass. smantillatu: smantellato.

Smantillatizzu. add. Alquanto smantellato.

Smantillatuni. accr. di smantillatu.

Smarammari. v. a. Confondere: tramescolare (da maramma). P. pass. smarammatu: tramescolato.

Smargiazzarìa. s. f. Millanteria, bravata: smargiasserìa.

Smargiazzata. s. f. Smargiasseria: smargiassata.

Smargiazziari. v. intr. Far lo smargiasso: smargiassare.

Smargiazzu. s. m. Spaccone, bravazzone: smargiasso. [p. 938 modifica]

Smargiazzuni. accr. Smargiassone.

Smarginari. v. a. Tagliar i margini de’ libri: smarginare.

Smargiuni. V. smargiazzu (Calvino).

Smarinari. v. intr. e intr. pass. Detto dell’aria: rasserenarsi. || Detto di uomo: disebbriare. || Rinvenire.

Smaritari. v. a. Sciorre un matrimonio. || Far divorzio. P. pass. smaritatu.

Smarizzarisi. v. intr. pron. L’aver quel travaglio di stomaco che molti ricevono dal navigare: mareggiarsi, travagliarsi. P. pass. smarizzatu: mareggiato.

Smarmànicu. add. Stravagante, che ha alquanto di smania irragionevole: smanioso, caposcàrica, falòtico, capo ameno o armonico, cervellino (V. marmanicu).

Smarmaricari. V. smemuriari.

Smarra. V. spata. || V. marra.

Smarramentu. s. m. L’asciare.

Smarrari. v. a. Digrossare coll’ascia: asciare. || Abbozzare, dar principio a formare: sgrossare. || Sturare l’intasamento: stasare. P. pass. smarratu: asciato, grossato.

Smarratu. s. m. La fabbrica fatta di grosse pietre quadrate, alle quali sia data la prima forma di intaglio.

Smarratura. s. f. Lo sgrossare: sgrossamento.

Smarriari. V. schirmiari. || T. agr. Il coprire di terra il seme buttato: ricoprire, ribattere, spianare.

Smarriddari. v. a. Disfar la matassa.

Smarrimentu. s. m. Lo smarrire o smarrirsi: smarrimento. || Sbigottimento: smarrimento.

Smarriri. v. a. Perdere, non però senza speranza di potere rinvenire: smarrire. || rifl. a. Errare la strada: smarrirsi. || Sbigottirsi: smarrirsi. P. pass. smarritu o smarrutu: smarrito (A. V. ital. smarruto).

Smarruggiari, Smarrujari. v. a. Sconficcar dal manico i ferri come zappa e simile (da marruggiu). || fig. Darsi alla birba: sbirbare. P. pass. smarruggiatu.

Smarrutu. P. pass. di smarriri: smarrito (Bonagg. Urbicianni).

Smartiddarisi. v. intr. pass. Lambiccarsi il cervello: scervellarsi.

Smascarari. v. a. Torre la maschera: smascherare. || fig. Scoprire la cattiveria altrui: smascherare. || rifl. a. Torsi la maschera: smascherarsi.

Smasciari. v. a. Dirozzare (An. M.). || V. A. Levar l’albume della scorza degli alberi.

Smasciddamentu. s. m. Lo smascellarsi.

Smasciddarisi. v. intr. pron. Ridere sgangheratamente: smascellare o smascellarsi dalle risa.

Smatinarisi. v. intr. pron. Levarsi di buon mattino: mattinare.

Smattari. Dicesi furnu di smattari (Di Marco) dagli orefici quello in cui mediante un riverberatojo si scalda con maggior intensità la materia: fornello di riverbero.

Smautari. V. smaltari e simili.

Smautiri. V. smaltiri.

Smàutu. V. smaltu.

Smazzarisi. v. intr. pron. Affannarsi, affaticarsi: sfacchinarsi, acciaccinarsi.

Smazzunari. v. a. Sciorre il mazzo.

Smeccalampi. s. m. Voce di sprezzo, composta da smecca e lampi, per dire sacristano.

Smeccalumi. V. smiccaloru.

Smembramentu. s. m. Lo smembrare: smembramento.

Smembrari. v. a. Tagliar i membri: smembrare. || met. Dividere, separare: smembrare. || Disciogliere i membri di un corpo intero ad un oggetto: smembrare. || rifl. a. Smembrarsi. P. pass. smembratu: smembrato.

Smemuramentu. s. m. Lo smemorare, sbalordimento: smemoramento.

Smemurari. v. intr. Perder la memoria; divenire stupido: smemorare.

Smemurataggini. s. f. Difetto di memoria, dimenticanza, scimunitaggine: smemoraggine, smemorataggine.

Smemuratazzu. pegg. di smemuratu: smemorataccio.

Smemurateddu. dim. Smemoratino.

Smemuratizza. V. smemurataggini.

Smemuratu. add. Che ha perduto la memoria, stupido: smemorato.

Smentiri. v. a. Dar una mentita: smentire. || rifl. a. Dir contro ciò che si è detto: smentirsi.

Smeraldu. s. m. Pietra preziosa di color verde: smeraldo.

Smerciu. s. m. Esito, vendita di una data merce, spaccio: smercio.

Smèusu. add. Dicesi di chi ha la pancia vuota, contrario di ripieno: smilzo. || Magro, sottile: mingherlino. || met. Di componimento, versi ecc. languidi: smilzo.

Smiaciu. s. m. Lezio, affettazione: smiacio.

Smiccaloru. s. m. Spezie di cesoja che ha nelle branche come una cassetta, e serve a smoccolare i lumi: smoccolatojo.

Smiccalureddu. dim. di smiccaloru.

Smiccari. v. a. Levar via la smoccolatura: smoccolare. P. pass. smiccatu: smoccolato.

Smiccatura. s. f. La parte del lucignolo arsa, che conviene si levi per non impedire il lume: smoccolatura.

Smiccatureddu. dim. di smiccaturi.

Smiccaturi. V. smiccaloru.

Smicciari, Smicciuliari. v. a. Socchiudere gli occhi per vedere con più facilità: sbirciare. || Per smiccari V.

Smidagghia. V. midagghia (Pitrè).

Smiduddarisi. v. intr. pron. Lambiccarsi il cervello: scaparsi, scervellarsi.

Smiduddu. V. sfirniciamentu.

Smiguliari. V. miauliari.

Smilari. v. a. Cavar il miele dalle arnie: smelare.

Smìmmaru. V. currìculu. || met. Ragazzetto sparutino: cazzabubbolo.

Smimuratu. V. smemuratu.

Sminchialiri. v. a. Ammaestrare, rendere scaltro: scaltrire, scozzonare. || rifl. a. Scaltrirsi. P. pass. sminchialutu: scaltrito, scozzonato.

Sminchiari. V. sminchiuliari. || V. sanari per castrare. || Affaticarsi: sfacchinarsi.

Sminchiatu. add. Si dice a uno non buono a nulla: moccicone, dappoco. || Accasciato: balogio.

Sminchiuliari. v. a. Vedere, scorger bene: sguinguare, p. e. non ci sguinguniete, ci sguinguo poco (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || Abbarbagliare. [p. 939 modifica]

Sminchiunazzatu, Sminchiunutu. V. alluccutu: rimminchionito.

Sminnaliri. V. sminchialiri.

Sminnamentu. V. sminnittiamentu.

Sminnari. v. a. Rovinare, mandar male una cosa, un lavoro, una persona: sciattare, tartassare. || Conciar male: sciupare (Forse da menno: difettoso, manchevole). P. pass. sminnatu: sconciato, guastato, sciupato.

Sminnatizzu. add. Un po’ malconcio.

Sminnittiamentu. s. m. Danno: sconcio. || Sciupinìo.

Sminnittiari. v. a. Consumare, guastare, quasi per vendetta: sciattare, sconciare. || Sciupare di molto: sciupinare. P. pass. sminnittiatu: sciattato. || Sciupinato.

Sminnulari. V. spicchiari (da mennula).

Smintari. v. a. T. legn. Tagliar il legno a ugnatura: smentare.

Sminticari. v. a. Dimenticare: smenticare.

Smintutu. P. pass. di smintiri: smentito.

Sminuari. V. sminuiri.

Sminuimentu. s. m. Lo sminuire, scemare: sminuimento.

Sminuiri. v. a. Diminuire: sminuire. P. pass. sminujutu: sminuito.

Sminutari. V. amminutiri.

Sminuzzamentu. s. m. Lo sminuzzare: sminuzzamento.

Sminuzzari. v. a. Ridurre in minuzzoli: sminuzzare. || fig. Spiegare minutamente: sminuzzare. P. pass. sminuzzatu: sminuzzato.

Sminzagghia. s. f. Piccole strisce di pelle con fibbia che al bisogno attaccano la museruola colle redini.

Sminzari. v. a. Tagliare alcun pezzo di checchessia: smezzare, smozzicare || Diminuire: sminuire. || Dividere, separare: smezzare. || Pervenir alla metà, al mezzo di checchessia: ammezzare. || – li paroli, profferirle non intere: ammezzare, smezzare le parole. P. pass. sminzatu: smezzato.

Sminzigghiari. V. mmizzigghiari.

Smiragghia. V. midagghia.

Smiraldinu. add. Del color dello smeraldo: smeraldino.

Smiraldu. V. smeraldu.

Smirarisi. intr. pron. Guardarsi allo specchio: specchiarsi.

Smirciari. v. a. Esitar la merce che uno ha: smerciare. P. pass. smirciatu: smerciato.

Smirdari, Smirduliari. v. a. Macchiare checchessia colla merda: smerdare. || Pulire il culo dalla merda, come si fa ai ragazzi quando piccoli si fanno addosso. || met. Svergognare: smerdare. || Sopraffare, avvilire. || Battere imperiosamente: smerdare. P. pass. smirdatu: smerdato ecc.

Smiriari. V. smirari. || V. spicchïari. || Bramare.

Smirigghiu, Smirigliu. s. m. Sorta di minerale simile alla vecca del ferro, che ridotto in polvere serve a segnare e pulire le pietre dure: smeriglio. || Piccolo cannone della portata di una libbra: smeriglio.

Smiscari. v. a. (Scob.). Separare, cernere: sceverare.

Smisirinu, V. pisirinu.

Smisuratamenti. avv. Senza misura: smisuratamente.

Smisuratizza. s. f. Qualità di ciò che è smisurato: smisuratezza.

Smisuratu. add. Senza misura, sterminato: smisurato. Sup. smisuratissimu: smisuratissimo.

Smisuratuni. accr. di smisuratu.

Smitrari. v. a. Privar della dignità di mitra. || Svergognare. P. pass. smitratu.

Smìusu. V. smèusu.

Smoderatamenti. avv. Senza moderazione: smoderatamente.

Smoderatizza. s. f. Smoderanza, eccesso: smoderatezza.

Smoderatu. add. Immoderato: smoderato. Sup. smoderatissimu: smoderatissimo.

Smodestu. add. Immodesto.

Smoffi. s. f. pl. Busse (forse da boffa).

Smogghiu. V. ammogghiu.

Smorfia. s. f. Caricatura d’affetto, d’amabilità: smòrfia. || Delicatezza importuna, gentilezza affettata, schizzinosità: smorfia. || Il libro della interpetrazione de’ sogni per il giuoco del lotto: libro de’ sogni. || Viso brutto, arcigno: grugno, ceffo. || Persona malfatta, storta, rachitica, o di brutto aspetto: befano, scimmia, sghegno, sbiobbo. || E detto a donna brutta e affettatamente adorna: sninfia. || Atto lezioso di chi voglia parere assai delicato, assai sensibile: svenia. || fari smorfii, alterar la bocca torcendo i labbri o contraendo gli altri muscoli: fare le mascheracce. || E semplicemente: fare smorfie, far le svenie. Affettare per esempio di non volere, di non gradire: far pottale.

Smortu. add. Di color pallido, squallido: smorto. || Appassito: smorto. || Detto di colore, di lavato: smorto.

Smossa. s. f. Movimento, il muovere: smossa. || – di corpu, soccorrenza, lo smuoversi del corpo: smossa di corpo.

Smossu. add. Da muovere: smosso. || Slogato: smosso. || aviri lu stomacu o lu corpu smossu, sentire il bisogno di andare del corpo.

Smostru. V. mostru. Ed anco il fem. smostra (Pitrè).

Smòviri. v. a. Muovere, ma con più forza: smuovere. || met. Commuovere: smuovere. || Persuadere, indurre: smuovere. || Semplicemente per muovere. || Scompigliare, rimestare. || smuvirisi, far tumulto, sollevarsi: scommuoversi. || E dicesi pur di vento, procella, rumore, tumulto ecc.: destarsi. || smuvirisi lu corpu, cominciare a sciogliersi il ventre per iscaricar le fecce: muoversi il ventre o il corpo. || smuviricci li vermi, il farsi sentire i vermi dentro le viscere o per subita paura o per altro. || smoviri ’na cosa di stomacu, languire per fame; ovvero essere annoiato fieramente. E anco spaventarsi. || nun si smoviri, non darsi per inteso, non vergognarsi, non dolersi, non muoversi a fare o a rispondere, non farsi briga, non curarsi: non si scrollare, non si smuovere, p. e., caschi il mondo, non si smuove (Giuliani). P. pass. smuvutu o smossu: smosso.

Smubbigghiari. v. a. Torre la mobilia di una casa: smobiliare.

Smucari. v. a. Dicesi del nettare gli occhi dalla cispa. [p. 940 modifica]

Smuccaturi. V. smiccaloru.

Smudaratu. V. smoderatu.

Smuddicari . v. a. Ridurre in bricioli: sbriciolare. P. pass. smuddicatu: sbriciolato.

Smudestia. s. f. Contrario di modestia: immodestia.

Smudestu. add. Non modesto: immodesto. || Sfacciato.

Smuncimentu. s. m. Lo smugnere.

Smùnciri. v. a. Trarre altrui l’umore d’addosso: smugnere. S’usa anco fig. || Piangere, ma per forza o affettatamente. || Contorcersi. P. pass. smunciutu: smunto.

Smunciuta. s. f. Lo smugnere.

Smunciutedda. dim. di smunciuta.

Smunciuteddu. dim. di smunciutu.

Smuntari. v. a. Scendere: smontare (intr.). || intr. Detto di colore, perder la sua vivezza: smontar di colore, sbiadire. || Cangiar la guardia, essere sostituita da altra guardia. || Dicesi delle macchine quando si levano le parti dal loro luogo: smontare. || – li scarpi: rinnovarle. P. pass. smuntatu: smontato. || Rinnovato.

Smuntatura. s. f. Lo smontare: smontamento. || Rinnovamento.

Smuntu. add. Magro, asciutto: smunto.

Smuntuliddu. dim. di smuntu.

Smunziddari. v. a. Disfar il moncello.

Smuramentu. s. m. Lo smurare.

Smurari. v. a. Disfar il muro: smurare. || Forar un muro. P. pass. smuratu: smurato.

Smurata. s. f. Lo smurare.

Smuratedda. dim. di smurata.

Smurateddu. add. dim. Alquanto smurato.

Smurazzari. v. a. (Scob.) Agguagliar i muri coll’intonaco: intonacare.

Smurcari. v. a. Far muovere, far togliere le pecore dalla posizione che prendono quando sono assalite dal troppo caldo.

Smurciari. V. astutari.

Smurfiari. v. a. Dar il numero ad ogni parola, per giocar al lotto un sogno, un avvenimento ecc.: cavar i numeri da una cosa. || rifl. pass. Fare smorfie. || Scomporre le forme del viso: smorfire. || – un ternu, un amu ecc., tradurre in numeri checchessia in modo da far un ambo, un terno.

Smurfiatu. add. Ridotto in numeri da lotto una parola, un discorso.

Smurfiazza. pegg. di smorfia. || Mostro.

Smurfiedda. dim. di smorfia: attuccio, gestrino.

Smurfiusamenti. avv. Con lezii, daddoli: daddolescamente. || Con affettazione: affettatamente.

Smurfiusazzu. pegg. di smurfiusu.

Smurfiuseddu, dim. di smurfiusu: smorfiosetto. || Sbiobbino.

Smurfiusità. s. f. L’abito di fare smorfie: smorfiosità.

Smurfiusu. add. Smanceroso, lezioso: smorfioso. Sup. smurfiusissimu.

Smurfiusuni. accr. di smurfiusu.

Smurzari. V. astutari.

Smusciari. V. ammusciri (Scob.).

Smusciuliddu. V. musciuliddu.

Smussari. v. a. Tagliar l’angolo o il cantone di checchessia: smussare.

Smussatu. add. Tagliato nel canto: smussato, smusso.

Smutiri. V. ammutiri.

Smuvimentu. V. smossa.

Smuvirisi. V. in smoviri.

Smuzzari. v. a. Mozzare: smozzare. || V. scamuzzari.

Smuzzatura. s. f. I polloni tolti via dall’erbe da mangiare. || V. sparaceddi. || Le cime di cavoli, broccoli ecc.

Smuzzicari. v. a. Tagliar alcun membro o pezzo di checchessia: smozzicare. || Il rodere le punte delle foglie, dell’erbe come fan le capre: brucare. P. pass. smuzzicatu: smozzicato, brucato.

Supplemento

[p. 1155 modifica] [p. 1156 modifica] Smaccusu. add. Derisore, canzonatore.

Smassari. V. sbuzzari.

Smicciaturi. V. smiccaloru.

Smiccu. V. meccu.

Smidigghiu. V. falcuni di rocca.

Smuzzaloru riali. V. tummaloru. || – pamparineri, V. pitirru. [p. 1157 modifica]