Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
suo credito verso i Medici, 234.
Rencine, presa da Federigo d’Urbino, 40.
Riano Raffaello, cardinale di San Giorgio, viene da Pisa, a Montughi si ferma da Iacopo de’ Pazzi poi va a Fiesole e a Firenze, 34; presente all’aggressione contro i Medici, 34; è arrestato, 36; rimesso in libertá, 37; ricordato, 39.
Riario Girolamo, riceve dallo zio Sisto IV Imola e Forli— sua amicizia con Francesco de’ Pazzi, 31; congiura con questi e col Salviati la morte di Lorenzo, 32; manda a Firenze Giovan Battista da Montesecco per la congiura de’ Pazzi, 34, 37; difende lo stato della Chiesa contro Alfonso di Calabria, 56; passa alla lega contro Venezia, 57; ritenuto presente alla dieta di Cremona, 58; ricordato, 136.
Riario Ottaviano, a! soldo de’ fiorentini, 164.
Ricasoli idaj Pier Giovanni, commissario in Casentino, lascia uscir da Bibbiena il duca d’Urbino, 168.
Ricci (de’) Michele, ambasciatore di Luigi XII a Firenze, 308.
Ridolfi Antonio, fautore di Piero de’ Medici, 15; ambasciatore a Napoli, 18: mandato con Iacopo Guicciardini a prender possesso di Fivizzano, 29; ambasciatore al Papa e al re di Napoli, 54; ricordato, 79.
Ridolfi Bernardo di Inghilese, nella Pratica de’ dugento sul complotto per Piero de’ Medici chiede pena di morte, 141.
Ridolfi Giovan Battista, ambasciatore a Venezia, 91; fautore del Savonarola, 123; dei cittadini che