I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo - Versione critica/Il primo libro di Pomponio Mela

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Il primo libro di Pomponio Mela

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All'Ill. Signore Giovan Battista Bottigella Il secondo libro di Pomponio Mela


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I L  P R I M O  L I B R O  D I

P O M P O N I O  M E L A

D E L  S I T O ,  D E L  M O N D O.

T R A D O T T O  P E R  M.  T H O M A S O

P O R C A C C H I.


PROEMIO.


V E R A M E N T E il Sito del Mondo, ch'io m'apparecchio a descrivere, opera d'impaccio, et tale, che non vi si puo usare modo di bel parlare alcuno. Percioche senza veruno ordine occorre far mentione: indifferentemente de' nomi, de' luoghi, et delle genti, il che fare piu tosto è lunga, che piacevol materia: degna non dimeno d'esser conosciuta, et letta. Et se non potrà per mezo dell'ingegno mio, c'ha biſogno d'aiuto, conoscersi il valor suo; conoscerassi almeno per se medesimo, ogni volta che con diligenza sarà auertito. Altre volte io piu minutamente, et piu in lungo ne parlerò; ma hora cosi come ciascuna cosa è, apertamente, et

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breve. E prima intendo speditamente raccontare, qual sia la forma di tutto il mondo; quali siano le parti maggiori; come stia ciascuna di per se; et come siano habitate. Di nuovo poi racconterò i Paesi di tutte le parti, e i liti, cosi come dentro, et di fuora appariscono; et come essi abbaccino, et siano bagnati dal mare. Aggiungerò a questo tutto quel che della natura de' Paesi, de gli habitatori sia degno d'esser notato: et accio piu facilmente ſapere, et apprender si possa; alquanto piu alto ripiglierò il principio.

D I V I S I O N E   D E L   M O N D O   I N

Q U A T T R O  P A R T I.    C A P.   I.


V A L U N Q V E egli si sia tutto questo, che noi chiamamo Cielo, et Mondo; che dentro a se medesima rinchiude, et abbraccia il tutto; le cui parti son differenti. Percioche quella parte, onde si leva il Sole, si domanda Levante, ò vero Orto; dove si corica Ponente, ò vero Occaso; per dove passa Mezogiorno; et all'incontro di questa, Settentrione. Nel mezo di queste quattro parti, la terra è d'ogn'incontro circondata dal mare: et è divisa la medesima in due parti, che si chiamano Hemisperi. Fra il Levante e'l Ponente vi sono interposte cinque Zone; delle quali l'una che è nel mezo per lo troppo caldo; et l'altra che è nel fine, per lo troppo freddo sono inhabitabili. Quelle, che

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possono habitarsi, hanno eguali; ma non egualmente le stagioni dell'anno. Percioche una da gli Antipodi; l'altra è habitata da noi. Del Sito di quella per l'ardore della Zona, che è posta nel mezo, non ci è cognitione; però bisogna ragionare di questa. Questa adunque distesa dall'Orto all'Occaso, et alquanto piu lunga, che dove ella è larghissima; percioche cosi giace; è circondata tutta dal mare Oceano; del quale nascono quattro mari, uno dal Settentrione; due dal Mezogiorno; et il quarto dal Ponente; de' quali parlaremo a' luoghi loro. Questo primo è stretto, ne è più che dieci miglia largo; fora et entra sotto la terra, et cosi per lo largo, come per lo lungo s'allarga, onde sempre i liti gli fanno luogo; ma in altra parte tanto di poi si ristringono insieme, che non è largo un miglio. Quindi un'altra volta, ma poco s'allarga: et poi di nuovo più che prima ristrettosi, si vede finalmente aperto, et spatioso; dove come egli è arrivato, torna di nuovo grande; ma poi fortemente ristretto, entra nella palude. Tutto quel luogo, onde nasce, et dove passa, con un vocabolo si domanda il Mar nostro. Lo stretto, et l'entrata sua noi la diciamo Corrente, et i Greci πορθμòν; ma tutto il suo letto, secondo la varietà de' luoghi, piglia diuersi nomi. Dove principalmente è stretto, si chiama Hellesponto, dove è largo Propontide. Dove di nuovo si ristringe, Bosforo di Tracia, dove di nuovo s'allarga Mare Eusino. Dove entra nella palude, Bosforo Cimmerio: et la palude si chiama Meotide. Da questo mare, et da duoi famosi Fiumi Tanai, et Nilo, è [p. 10 modifica]

l'uniuerso diviso in tre parti. Il Tanai correndo da Tramontana a Mezogiorno, entra quasi nel mezo di Meotide: et il Nilo all'incontro scorre in mare. Tutto quel paese, che è posto tra'l mare, et quei fiumi dall'un de' lati si chiama Africa, et questa è verso il Nilo: dall'altro Europa, che è verso il Tanai. Tutto quel, ch'è di là, si chiama Asia.

B R E V E   D E S C R I T T I O N E

D E L L' A S I A.  C A P.    I I.


LL
'A S I A sola di queste tre parti è bagnata dal mare Oceano: et è cosi ella di nomi, come di luoghi differente. Dal Levante Eoo, dal Mezogiorno Indico, da Tramontana Scitico. Questa è volta sempre con la faccia al Levante: et tanto è quivi larga, quanto l'Europa, et l'Africa insieme con tutto quello spatio di mare, che nel mezo e posto d'amendue. Quindi quel poco, che vi è dì terra ferma, da quel luogo del mare Oceano, c'habbiam chiamato Indico, riceve il mare d'Arabia, et il mare di Persia; dallo Scitico il mar Caspio: et però dove ella gli riceve, è il luogo piu stretto. Allargasi poi un'altra volta tanto, quanto era prima; di poi come ella arriva al suo fine, et a' confin dell'altre terre; è ricevuta nel mezo da' nostri mari; et l'altra parte con un braccio entra nel Nilo; et con l'altro nel Tanai. La sua riviera discende, secondo il fiume Nilo, al

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mare; percioche questa va secondando il lito di quello per assai lungo spatio; ma di poi pare, che gli si rivolti incontro; quasi per ritenerlo, faccia un gomito: et dopo con largo corso si difende nel mare Hellesponto: quindi un'altra volta si torce fino al Bosforo; et di nuovo fatto gomito fino al Pontico; tocca con le sue torte ripe il principio di Meotide. Quindi rinchiudendolasi in seno, diventa ripa del Tanai. Quivi intendiamo, che sono i primi popoli del Levante, gl'Indi, i Seri, et gli Scithi. I Seri habitano quasi il mezo, gl'Indi, et gli Scithi l'ultimo della parte Orientale. Amendue sono molto al largo, ne si estendono fino a cosi gran mare; percioche gl'Indi sono ancora rivolti verso il Mezogiorno; et sempre con genti continue occupano la riviera del mare Indicano, eccetto che in quella parte; dove per lo troppo caldo non puo habitarsi, Gli Scithi risguardano ancora a Tramontana, et posseggono il lito della Scithia fino al mar Caspio; eccetto che dove è per lo troppo freddo impossibile. Quindi vicino è Ariane, di poi Aria, et Gedrosi, et Persia al golfo Persiano. Questo è da' Persiani, et quell'altro circondato da gli Arabi. Da questi, quel che rimane nell'Africa, è de' Mori: quivi ſono i Caspi assai vicini a gli Scithi, che circondano il mar Caspio. Di là dicesi, che sono le Amazone, et di là da queste gli Hiperborei. Nel mezo della terra habitano molte e diverse genti, i Candari, e i Paricani, i Battri, e i Susianì; i Farmacotrofi, i Bomarei, i Comani, i Rofani, e i Dahi. Sopra gli Scithi, e i deserti loro, et sopra il mar Caspio, i [p. 12 modifica]

Comari, i Massageti, i Cadusij, gli Hircani, et gli Hiberi. Sopra l'Amazone, et gli Hiperborei, i Cimmeri, gli Scithi Eniochi, i Giorgi, i Moschi, i Corsiti, i Foristi, e i Rifaci: et dove entra la sua lunghezza ne' nostri mari, i Mardi, gli Anlibarani, et alcuni di nome piu conosciuti, i Medi, gli Ameni, i Commageni, i Murrani, i Vegeti, i Capadocij, i Galati, i Licaoni, i Frigi, i Pisidi, gli Isauri, i Lidi, et i Sirocilici, Et cosi di quelle che son volte a Mezogiorno, le medesime genti habitano i liti, che sono più a dentro fino al mare di Persia. Sopra questo sono i Parthi, et gli Assiri, sopra quell'altro i Babilonij. Et sopra gli Ethiopi gli Egittij. Habitano similmente gli Egittij que' luoghi, che sono alle rive del Nilo, et del mare vicini. Congiungesi dipoi l'Arabia alquanto co' seguenti liti. Da questa fino a quel torto, c'habbiam mentovato disopra, è la Siria; et dove proprio si torce, è la Cicilia: ma di là, è la Licia, la Panfilia, la Caria, l'Ionia, l'Eolia, et fino

allo Helesponto Troia. Da questo sino al Bosforo di

Tracia, è la Bithinia. Intorno al Ponto hora in

uno, et hora in un'altro confino sono al-

cuni popoli, che tutti per un nome

istesso si domandano Pon-

tici; uerso il lago,

Meotici, et

uerso

il Tanai, Sau-

romati.

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B R E V E   D E S C R I T T I O N E   D E L=

L'E V R O P A.    C A P.   III.


LL
'E V R O P A di verso Levante termina col Tanai, con la Meotide, et con Ponto: verso Mezogiorno col rimanente del nostro mare; verso Ponente con l'Atlantico: et verso Tramontana col mar Britannico. La sua riviera va in guisa di lito dal Tanai, per quel luogo; dove è la riva sua, fino allo Hellesponto; ma per quel luogo; dove si torce la palude; ritorna al Bosforo: da quella parte, ch'ella confina con Ponto, con Propontide, et con l'Hellesponto; è non pure opposta, anzi molto simile a' liti contrari dell'Asia. Quindi verso il mare hora insieme raccolta, et hora distesa, fa tre grandissimi mari: et con altre tante fronti grandemente s'inalza. Fuori del mare verso Ponente è molto diseguale, et massimamente nel mezo; ma verso Tramonta, va quasi diritta a filo, eccetto che in duoi luoghi; dove grandemente torce. Quel mare, ch'ella riceve nel suo primo seno, si chiama il mare Egeo: quel che segue, Ionio, quel ch'è più a dentro, Adriatico; quel ch'è nel fine, noi lo chiamiamo il mar Thoscano, e i Greci il Tirreno. Delle genti, le prime sono gli Scithi, differenti da quelle c'habbiamo detto di sopra; et cominciano dal Tanai fin quasi al mezo del mar Eusino. Quindi toccando parte del mare Egeo, si congiugne con la Tracia, et con la Macedonia. Scorgesi poi in lungo la Grecia, che divide

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Egeo, dal mare Ionio. L'Illiria occupa parte del mare Adriatico. Fra l'Adriatico, e'l Thoscano è posta l'Italia. Nel mezo del Thoscano è la Francia; et di là è la Spagna. Questa è volta verso Ponente, et finalmente con altre diverse parti verso Tramontana. Di nuovo vi è poi la Francia assai lontana, et che confina co' liti nostri. Da questa si estendono i Germani fino a' Sarmati, et quelli verso l'Asia: Et cio basti dell'Europa.


B R E V E   D E S C R I T T I O N E   D E L=

L'A F R I C A.    C A P.   IIII.


LL
'A F R I C A verso Levante termina col Nilo, et da tutte l'altre parti col mare. È minore dell'Europa, percioche non confina con l'Asia in verun lato, et con l'Europa in pochi. È non dimeno piu lunga, che larga, ma da quel canto, c'ha per suoi termini il fiume, è larghissima. Et si come da quel luogho comincia a distendersi, cosi nel mezo per cagion di alcuni monti inalzandosi, torce grandemente verso Ponente, et si aguzza alquanto: et però lo spatio suo a poco a poco si viene a ristringere di maniera, che nel fine ella è strettissima. La parte, che si lavora è fertilissima, ma il più non si lavora: et ò vero è dalla rena sterile ricoperta, ò vero per lo sito del Cielo delle terre è deserta; ò vero molestata da molte sorti di velenosi animali. Non è tanto habitata, quanto ella è grande. Il mare, che la cigne verso Tramontana

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