Nuovo vocabolario siciliano-italiano/MP

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[p. 608 modifica] ’Mpacchiari. V. imbrugghiari. || Imbrattare: impacchiucare. || rifl. Ubbriacarsi.

’Mpacchiatizzu. V. ’nchiappatizzu. || Mezzo ebro: alticcio.

’Mpacchiatu. add. Imbrogliato. || Impacchiucato. || Ubbriaco.

’Mpàcchiti. Voce onomatopeica del rumore di labbra che si spiccano o altro simile.

’Mpacciari. V. impacciari e seguenti.

’Mpaccidderi. s. m. Chi volentieri s’impaccia in affari che non gl’interessano: ciaccione.

’Mpachittari. V. impachittari.

’Mpaciari. V. impaciari, o appaciari.

’Mpacinziusu. V. spacinziusu.

’Mpagghiata. V. impagghiata e così i simili.

’Mpagghiazzari. V. impagghiari.

’Mpagghiuccari. V. impagghiuccari, e simili.

’Mpagginari. V. impagginari.

’Mpajari. v. a. Metter il giogo a’ bovi: giugnere, aggiogare. || De’ cavalli che si metton alla carrozza, ecc, metter in punto la carrozza: attaccare. (Siccome per lo più si metton a pajo, così nasce la nostra voce, simile all’origine dell’ital. voce appajare). || ’mpajarisi unu pri davanti, sgridarlo fortemente: rimproverare, bistrattare. Vale pure mandar avanti: parare uno. || Vale anche portar via ciò che si para innanzi: fare rastrello. || E anche inseguire uno: rincorrere. P. pass. impajatu: aggiogato. || Attaccato ecc.

’Mpajata. s. f. L’aggiogare; l’attaccar i cavalli al carro: aggiogata; attaccata. || Sgridata: rabbuffo, bravata.

’Mpalacciata, ’Mpalacciatu. V. ’mpalacciunata.

’Mpalacciunari. v. a. Ficcar pali in terra a riparo di checchessia: palafittare, palificare. P. pass. ’mpalacciunatu: palafittato ecc.

’Mpalacciunata. s. f. Pali confitti per riparo: palafitta, palafittata, palificata.

’Mpalandranatu. V. impalandranatu.

’Mpalari. V. impalari. || ’mpalarisi, stari ’mpalatu, stare ritto e fermo, star lì duro: infustirsi, star lì infustito (Lori nella Mea).

’Mpalazzarisi. v. intr. pass. Adagiarsi in palazzo.

’Mpalazzata. V. palazzata.

’Mpalazzatu. add. Fatto a foggia di palazzo: impalazzato.

’Mpaliddatura. s. f. T. mar. L’unione che si pratica nella costruzione di legnami, con incastri reciprochi: palella, palellatura (Pitrè).

’Mpallidiri. V. impallidiri e seguenti.

’Mpalurarisi. V. appalurarisi.

’Mpampanari. v. a. Empier un vaso, che ribocchi: abboccare. || rifl. Ubbriacarsi. P. pass. ’mpampanatu: abboccato.

’Mpàmpanu. add. Accorciato da ’mpampanatu, pieno che ribocca: riboccante, abboccato.

’Mpampinarisi. V. impampinarisi.

’Mpanari. v. a. Ridurre la massa della pasta in pane: spianar il pane, appanare. Si dice anco di altre cose, come argille ecc.

’Mpanata. s. f. Vivanda cotta entro a rinvolto di pane: tortello. || maccarruni di ’mpanata, maccheroni piccoli. || Per pasticcio, V. ravazzata. || a sucu di ’mpanata, modo di apparecchiare vivande.

’Mpanatedda. dim. del precedente. || T. carr. Terzo posto di dentro alla cassa dei legni a due posti, mastiettato per potersi alzar a piacere: sederino. || La striscia di pelle che adorna il sedile del cocchiere.

’Mpanatigghia. V. pastizzotto.

’Mpanatuna. accr. di ’mpanata.

’Mpanna. Dicesi essiri ’mpanna. T. mar. Quando le vele son disposte in modo che la nave non possa proseguire il cammino: esser in panna (Pitrè).

’Mpannari. V. impannari e seguenti.

’Mpanniddari. V. impanniddari, e simili.

’Mpannuzza. s. f. T. tess. Asta poligona la quale, incastrata nel canale del subbio, vi rattien fermo l’ordito: bocchetta (Car Voc. Met.).

’Mpantanari. V. impantanari.

’Mpapagghiatu. add. Ravvolto nel mantello: imbacuccato.

’Mpapanari, ’Mpaparari. V. ’mpampanari.

’Mpaparinari. v. intr. Dicesi de’ fiori degli alberi che empionsi di melume, e divengon arsicci, e rossi quasi come le così da noi dette paparini V. || intr. pass. Ubbriacarsi. || Per ornarsi. P. pass. ’mpaparinatu.

’Mpapocchia. s. f. Finzione, pappolata, cosa sciocca: fandonia, pastocchia, cavatina, p. e. non mi venite fuori con queste cavatine (Rigutini).

’Mpaponia. irisinni ’mpaponia: gloriarsene. || Aver flusso di corpo: patir soccorrenza.

’Mpappaficari. V. impappaficari.

’Mpapucchiamentu. s. m. L’infinocchiare: infinocchiatura.

’Mpapucchiari. s. m. Dar a credere cose che non sono, trattener altrui con pastocchie, bùbbole: imbubbolare, infinocchiare, impastocchiare, inzampognare. || Far disordinatamente o male: acciarpare, arrocchiare. || Dir il falso, [p. 609 modifica] ingegnandosi di dargli apparenza di verità: infrancescarla. P. pass. ’mpapucchiatu: imbubbolato, impastocchiato.

’Mpapucchiata. s. f. L’azione d’infinocchiare: infinocchiatura, impastocchiata.

’Mpapucchiaturi. verb. Chi imbubbola o infinocchia: bubbolone, farabolone.

’Mpara. V. sequestru. (Sp. ampara: sequestro).

’Mparadisari. V. imparadisari.

’Mparamurari. v. a. Riparar con un paramuro il muro cadente. (Rocca).

’Mparari. V. imparari.

’Mpari. s. m. pl. Ostacolo, impedimento. || (Caruso) significa, come a dire, vuol dire...

’Mparintari. V. imparintari.

’Mparissi. avv. Con finzione: fintamente, simulatamente. || pri ’mparissi: per celia.

’Mparpagghiunari. v. intr. Quando sopra lo stelo arido o sul sarmento germinano le prime fogliette tenere della vite, perocchè le prime foglie quasi rendono figura del parpaglione: gemmare. P. pass. ’mparpagghiunatu: gemmato.

’Mparpugghiarisi. V. imbarbugliarisi.

’Mparratu. add. Che parla volentieri: loquace. || Chi presume sapere: saccente.

’Mparu. V. sparu. || veniri ’mparu riuscire bene: venir per bene. Forse da qualche gioco in cui le carte, i dadi o che, dovesser venire pari per dar il destro di vincere. || Per utile p. e. cci nni veni lu sò ’mparu: ci torna il suo utile.

’Mpasamari. V. ’mpasimari. V. ’mpasimiri.

’Mpaschirari. v. a. Lasciar un campo a pascolo per l’anno vegnente; lasciar a riposo. P. pass. ’mpaschiratu: lasciato a riposo.

’Mpasciari. V. infasciari.

’Mpasiintarisi. V. impasiintarisi.

’Mpàsima. V. spasimu. || Per afflitto. || muriri ’mpasima: morir d’inedia.

’Mpasimari. V. spasimari. || Per istupidire.

’Mpasimiri. V. mpassuliri.

’Mpàsimu, 'Mpasioni. V. spasimu.

’Mpassamanari. v. a. Ornar le vesti di frangia o passamo.

’Mpassuliri. v. intr. e intr. pass. Divenir vizzo, passo: appassire, impassire, appassarsi. || met. Illanguidire: appassire. || Impallidire per paura o altro: allibire. || Detto di persona già fresca e poscia vizza e passa: rinfichire.

’Mpassulunari, 'Mpassuluniri. v. intr. L’annerire delle ulive: vajare. || Si dice anco dello intristire di una pianta: imbozzacchire.

’Mpassulutu. add. Appassito, passo. || Illanguidito: appassito. || Allibito. || Rinfichito.

’Mpastari. V. impastari.

’Mpastizzari. V. impastizzari.

’Mpastuicchiari. V. impastucchiari.

’Mpasturari. V. impasturari e seguenti.

’Mpatacchiari. V. impatacchiari.

’Mpatiddiri. V. impatiddiri.

’Mpatiri. V. patiri. || Per digerire.

’Mpavisari. V. pavisari e seguenti.

’Mpatruniarisi. V. impatrunirisi.

’Mpatrunirisi. V. impatrunirisi.

’Mpatucchiari. V. impatacchiari.

’Mpavigghiunarisi. v. intr. pass. Dicesi delle piante che rigogliano, e mettono le frondi: frondirsi. (Quasi le fronde faccian padiglione alla pianta).

’Mpazziri. V. impazziri.

’Mpediri. V. impediri.

’Mpegnu. V. impegnu, e simili.

’Mpènniri. V. impènniri.

’Mperaturi. V. imperaturi.

’Mpergulari. V. impergulari.

’Mperiali. V. imperiali.

’Mperrari. V. impirrari.

’Mpertinenti. V. impertinenti, e simili.

’Mpeu. V. impiegu.

’Mpianciari. v. a. Distendere col ferro caldo la biancheria insaldata: stirare, saldare. P. pass. ’mpianciatu: stirato. (Sp. planchar).

’Mpiantari. V. impiantari.

’Mpïari. V. impiegari.

’Mpiastru. V. impiastru e simili.

’Mpiattari. v. a. Metter la minestra, la vivanda nei piatti, nelle scodelle: scodellare. || met. Presentare una questione, un fatto qualunque a modo proprio. P. pass. ’mpiattatu: scodellato.

’Mpiattata, 'Mpiattatura. Lo scodellare: scodellata.

’Mpicari. v. a. Batter altrui violentemente al muro: sbatacchiare. || V. ’mpenniri. P. pass. ’mpicatu: sbatacchiato.

’Mpiccari. V. impiccari.

’Mpicchidda. V. picchidda.

’Mpicciari. V. impicciari.

’Mpìccica. V. impiccicusu.

’Mpiccicalora. s. f. T. bot. Erba che ha reste setolose e dentellate, in mode che si appiccano alle vesti: panicastrella. Panicum verticillatum L. V. impiccicalora.

’Mpiccicari. V. impiccicari.

’Mpiccicuni. V. sfarduni.

’Mpiccicuta. s. f. T. bot. Strumento da bottajo, a guisa di scarpello, con cui cacciar i cerchi a stringer la botte o il barile: spina (Car. Voc. Met.).

’Mpìcciu. V. impicciu.

’Mpiciari. V. impiciari.

’Mpiddari. v. intr. Nascere, coprirsi di lanugine. || Vestirsi di pelle.

’Mpiddizzunarisi. V. impiddizzunarisi.

’Mpidicari. v. a. Impastojare: impedicare. (o da impedire, o da piede quasi esser fra’ piedi).

’Mpidicuddari. v. a. Dar impiccio, impedimento: impedicare, impacciare, impicciare. P. pass. ’mpidicuddatu: impacciato, impedicato.

’Mpidicuddu. s. m. Avvenimento che impedisce, intoppa: impiccio, intoppo, inciampo, impiglio. (Da pidicuddu V.). || Qualunque inciampo per far imbrogliare, cadere ecc.: trabìccolo (Rigutini).

’Mpidicuddusu. add. Che dà impicci, inciampo: impiccioso, impiccione.

’Mpidicugghiu. V. ’mpidicuddu.

’Mpidiri. V. impediri.

’Mpiducchiari. V. impiducchiari.

’Mpidugghiamentu. V. ’mpidugghiu.

’Mpidugghiari. v. a. Arrestar intrigando: impigliare. || Sconciare, disordinare peli, matasse, ecc.: arruffare. P. pass. ’mpidugghiatu: impigliato. || Arruffato.

’Mpidugghiu. s. m. Impaccio, intrigo: impiglio.

’Mpidugghiuseddu. dim. di ’mpidugghiusu.

’Mpidugghiusu. add. Malagevole, difficile, [p. 610 modifica] disordinato: intrigato. || Imbroglione, affannone: impigliatore. Sup. ’mpidugghiusissimu: intrigatissimo.

’Mpidugliari. V. ’mpidugghiari e seguenti.

’Mpiegu. V. impiegu e derivati.

’Mpigna. s. f. La parte di sopra della scarpa: tomajo. (Fr. empegne e Sp. empeine: tomajo). || Per ischerzo, faccia, ceffo.

’Mpignari. V. impignari.

’Mpignu. V. impegnu. || Prov. li ’mpigni li tegno ’nta li scarpi, scherzo del doppio senso di ’mpigni pl. di ’mpignu e di ’mpigna, come quell’altro li punti si pigghianu a li quasetti, V. puntu.

’Mpiiceddu. V. impieghiceddu.

’Mpiiri. (Caruso) V. sbiguttiri.

’Mpijurari. V. peggiorari.

’Mpilari. V. impilari.

’Mpillicciari. V. impillicciari e seguenti.

’Mpilluccarisi. V. impiluccarisi.

’Mpinatiri. V. impinatiri.

’Mpincimentu. V. impinciuta.

’Mpìnciri e 'Mpìngiri. v. intr. Esser impedita una cosa nel moto, sospendere il movimento: arrestarsi, rattenersi. || Fermarsi senza potersi più muovere: incagliare. || v. a. Fermare, rattenere. || ’mpinciri la varca, imbattersi in difficoltà grave, arrestarsi: impuntarsi. P. pass. ’mpinciutu: arrestato, rattenuto. || Incagliato. (Dall’ital. impingere nel senso di opporsi; usato quindi nel senso contrario di pingere o spingere).

’Mpincitura. V. ’nchiuvatura.

’Mpinciuni. V. sfarduni. || V. anche ’mpinciuta.

’Mpinciuta. s. f. Arrestamento: arresto, rattenuta. || Fermata.

’Mpinnacchiari. V. impinnacchiari.

’Mpinnari. V. impinnari.

’Mpinnata. V. impinnata. || V. pinnata.

’Mpinnicchiari. V. appinnicarisi. || V. impinnari.

’Mpinnucchiari. V. impastucchiari.

’Mpinnuliari. V. pinnuliari. || rifl. V. appinnuliarisi.

’Mpinnutu. V. ’mpisu.

’Mpinta. V. matta.

’Mpintazza. pegg. di ’mpinta.

’Mpintu. add. Fermato nel movimento: rattenuto. || Appiccato: sospeso. || Che non si muove: fermato, fermo. || Arrestato, che non può progredire: impuntato.

’Mpiparisi. v. intr. pron. Nella frase mi nni mpipu, ecc. me ne infischio o me ne importa poco, non lo curo: me ne impipo; impiparsi di... || Vale anco adirarsi. P. pass. ’mpipatu: impipato. || Adirato, incollerito.

’Mpipiriddariri. v. rifl. pass. Stizzarsi, montare in bizza: imbizzire. || Mostrar una certa allegrezza in atti o parole: ingalluzzire. (Forse da pepe).

’Mpipiriddatu. add. Montato in bizza: imbizzito. || Adirato. || Ingalluzzito. || Fresco, florido e si dice per lo più di vecchi mantenutisi: rubizzo. || Chi ha spocchia, fasto, alterigia: spocchioso.

’Mpipitunatu. add. Fatto a mo’ di piramide (pipituni V.).

’Mpircialari. v. a. Coprire una strada di ghiajetta o sassi minuti detti imbrecciata: imbrecciare.

’Mpirfizzioni. V. imperfezzioni.

’Mpirgulatu. V. impergulata.

’Mpiriali. V. imperiali.

’Mpiricuddu. V. ’mpidicuddu e derivati.

’Mpirlicchiarisi. V. dunniarisi.

’Mpirnari. v. a. Porre sul perno: impernare. P. pass. ’mpirnatu: impernato.

’Mpirnicheja. Voce composta, credo, quasi dire in per nicheja V. nicheja. || a la ’mpirnicheja: a dispetto. || Inconsideratamente, alla trista.

’Mpirnicunari. V. ’mpirticunari.

’Mpirrantatu. V. stacciutu (a s. Giovanni di Cammarata).

’Mpirrari. Aizzare, stizzire: accanire. || rifl. pass. Stizzarsi: arrovellarsi. (Dallo Sp. perro: cane). P. pass. ’mpirratu: accanito.

’Mpirticari. v. a. Comunicare altrui il mal venereo detto perticu. || rifl. a. Infettarsi di tal malattia.

’Mpirticunari. v. a. Colpire di migliarola (pirticuni V.).

’Mpirtinenti. V. impertinenti.

’Mpirtusari. V. impirtusari.

’Mpirugghiari, 'Mpirugliari. V. ’mpidugghiari.

’Mpistari. V. impistari.

’Mpistunata. s. f. Argine elevato intorno ai campi: berga (Zan. Voc. Met.).

’Mpisu. add. da ’mpenniri: impiccato. || facci di ’mpisu, si dice per ingiuria: impiccatello. || nun essiri mancu bonu d’essiri impisu, dicesi a chi non è buono a nulla: esser come l’uva sancolobana. || Prov. a la casa au lu ’mpisu nun si può appenniri l’agghialoru, non doversi rammentare certe cose che suscitino irritabilità in certuni: non nominar la fune in casa dell’impiccato. || cca ’mpisu, ddà marturiatu, riguarda una doppia e successiva tribolazione. || scippari lingui d’impisi, scroccare sfacciatamente. || accatta d’impisu, e vinni d’ammazzatu, si baratta in tai casi con guadagno.

’Mpitittari. V. appitiri. || Venir voglia: saltare il grillo.

’Mpitrari. V. impetràri e impitrari.

’Mpitratura. s. f. Contusione nella pianta del piede.

’Mpittari. V. impittari e così molte altre voci.

Mpittinari. v. a. Incastrare nelle botti nuovi, così detti, pettini V.

’Mpïurari. V. impïurari.

’Mpizzari. V. accuminzari (Sp. empezar: cominciare).

’Mpizzu. Composto da in e pizzu posto avv. Vale in punta, sull’orlo. E ha il suo dim. ’mpizzuliddu.

’Mponiri, 'Mporri. V. impòniri.

’Mposessarisi. V. imposessarisi e simili.

’Mpostura. V. impostura e tante voci simili.

’Mpoviriri. V. impoviriri.

’Mprastiari. v. a. V. impiastrari. || Far checchessia alla grossa e senza diligenza: acciabattare. (Ant. Calì).

’Mprastu. V. impiastru. [p. 611 modifica]

’Mprastusu. add. Confuso, disordinato. || Acciabattato, malfatto e presto.

’Mprattichiri. V. imprattichiri.

’Mprènniri. V. apprènniri.

’Mprenta. V. imprisa. Onde pigghiari ’mprenta. || Per ’nfenta V.

’Mprèntitu. V. imprestitu.

’Mpresàriu. V. impresariu.

’Mprescia. (A la Modo avv. Subito: prestamente. Composto così, a la ’mprescia.

’Mpressa. V. ’mpressu. || a la ’mpressa. V. sopra.

’Mpressari. V. avvicinari: appressare.

’Mpressioni. V. impressioni.

’Mpressu. avv. Vicino: presso. Cioè in pressu. || V. appressu.

’Mprèstitu. V. imprèstitu.

’Mpriali. V. imperiali. || Spezie di susine. V. atrigna.

’Mprigulatu. V. pirgolatu.

’Mprijuttari. V. imprisuttari.

’Mprima. V. imprima.

’Mprimalora. V. imprimitura.

’Mprimitura. V. imprimitura.

’Mprinari. V. imprinari.

’Mprinnicheja. Modo avv. A dispetto. V. nicheja. Quasi in pri nicheja.

Mprìnnisi. (Minutilla) Idiotismo per brindisi.

’Mprintari. V. impristari.

’Mprintatizzu. add. Di cosa non propria ma prestata.

Mpriola. s. f. T. mar. Vela inferita direttamente all’albero, mediate corda o cerchi di legno: vela aurica.

’Mprisa. V. imprisa. || – di brigghia, scudetti rotondi di metallo per ornamento a ciascuna estremità dell’imboccatura del freno: borchie.

’Mprisiari. v. a. Operare, mettersi all’impresa: imprèndere. || Insistere; ed anche ostinarvisi: incaparsi. || Per scummèttiri V. || – cu unu, aver da fare con alcuno: impacciarsi con uno.

’Mpristari. V. impristari.

’Mprisusu. V. imprisusu.

’Mprisuttari. V. imprisuttari.

’Mprò. V. però. Come dire imperò.

’Mprocchia. V. mprucchia.

’Mpronta. V. impronta.

’Mpropèriu. V. impropèriu.

’Mproporzionatu. V. sproporzionatu. Colla particella in o ’m avanti, che dà alla voce seguente il senso negativo così come s.

’Mprovisu. V. improvisu.

Mprua. Voce con con cui da’ bambini si chiama l’acqua: bomba (Gr. βρῦν).

Mprucchia. s. f. Si dice del grano o altra biada quando vien su con molte fila da un sol ceppo: cesto, rigòglio. || V. imbrogghiu. || mprucchi, diconsi anche i rampolli delle piante che accestiscono o sfigliolano: figlioli, germogli.

Mprucchiamentu. V. mprucchia.

Mprucchiari. v. intr. Far cesto, venir su rigoglioso e in molte fila da un sol ceppo: accestire, rigogliare. || Per sim. degli animali e dei fanciulli, quando si fanno grandi e s’invigoriscono: rigogliare. P. pass. mprucchiatu: accestito, rigogliato.

Mprucchiateddu. add. dim. Alquanto rigoglioso.

Mprucchiatura. V. mprucchia.

Mprudenti. V. imprudenti.

’Mprummisa. V. imprummisa.

Mprumprù V. mprua.

’Mprumunari. v. a. Maneggiare alla peggio: abballottare. || Rendersi vischioso o disseccarsi, si dice di certi liquori, come i colori ad olio o simile.

’Mprunari. v. intr. Dicesi delle frutta e propriamente dell’uva quando s’ingrossa: ingrossare. P. pass. ’mprunatu: ingrossato. Quasi diventare della grossezza delle susine.

’Mpruntari. V. impruntari.

’Mprupainari. V. ’mpurpainari.

’Mpruvigghiari. V. impruvigghiari.

’Mpruvisata. V. improvisata.

’Mpruvulazzari. V. impurvulazzari.

Mpua. V. mprua.

Mpudda. s. f. Rigonfiamento o vescichetta che si fa in sulla pelle: bolla, bottacciolo, enfiatello. || Dicesi pure a quella vescichetta piena di umore, prodotta da caustici o da scottature: bolla. || Bolla d’aria in mezzo il vetro o altre materie: pùlica, pùliga. || Vescichetta che si rialza talvolta sul pane cuocendosi. || – di la mastica. V. sufisticu. (Bolla o bulla pronunziato mbulla o mpudda).

Mpuddazza. accr. di mpudda.

Mpuddiari. v. intr. Far bolle. || – lu culu, aver somma paura: far il culo lappe lappe.

Mpuddicchia, Mpuddicedda. dim. Bollicella, bollìcola, bollicina.

Mpuddusazzu. pegg. di mpuddusu. || Si dice per ingiuriare.

Mpudduseddu. dim. di mpuddusu.

Mpuddusu. add. Pien di bolle.

Mpudduzza. dim. di mpudda: bollicina.

’Mpudirarisi. V. impudirarisi.

’Mpugnari. V. impugnari e simili.

’Mpuliciarisi. V. impuliciarisi.

’Mpulignari. v. a. Circondare di spine: spinare.

’Mpulisari. v. a. Tener unito per forza di conio: coniare. (Da pulesi V.).

’Mpullina. V. ampullina e derivati.

’Mpullotta. arristari ’mpullotta, rester deluso, specialmente parlandosi di cose da mangiare e da bere.

’Mpulluzza. V. ampullina.

’Mpumiciari. V. impumiciari.

’Mpunari. v. a. Muovere, eccitare: spignere.

’Mpuniri. V. impuniri e derivati.

’Mpuntari. V. impuntari.

’Mpunzittari. (Mal.) V. ammagghiari.

’Mpupari. V. impupari e seguenti.

’Mpupulari. V. impopolari.

Mpurchiari. V. mprucchiari.

’Mpurciddanatu. add. Di terra piena di erba porcellana.

’Mpurpainari. v. a. Coricare i rami sottoterra, senza tagliarli dal tronco, acciocchè germoglino: propagginare. P. pass. ’mpurpainatu: propagginato.

’Mpurrazzari. v. a. Cuocere sotto la cenere calda: braciare. || rifl. e met. Caricarsi di panni pel freddo: infagottarsi. || Andar a letto. || Cumulare danaro di sottecchi: raggruzzolare. P. pass. ’mpurrazzatu: braciato. || Infagottato.

’Mpurrazzata. s. f. Il braciare: braciata || Specie di cocitura su certe foglie. [p. 612 modifica]

’Mpurriri. V. impurriri.

’Mpurtanza. V. impurtanza.

’Mpurtari. V. impurtari.

’Mpurtiddari. v. a. Chiudere colla porticella la fecciaja della botte. || Per chiudere, in generale. P. pass. ’mpurtiddatu.

’Mpurtuniari. V. importunari.

’Mpurtusarisi. V. impirtusarisi.

’Mpurvirazzari, 'Mpurvulari, 'Mpurvulazzari. V. impurvulazzari.

’Mpusari. (Mal.) V. imputari.

’Mpusissarisi. V. imposessarisi.

’Mpustari. V. impustari.

’Mpustimari, 'Mpustumari. V. impustimari e derivati.

’Mpusturari. V. imposturari.

’Mputari. V. imputari.

’Mputiratu. add. Robusto: possente. Quasi, che ha potere.

’Mputruniri. V. imputruniri.

’Mpuviriri. V. impoviriri.

’Mpuzzari. V. impuzzari.

Supplemento

[p. 1151 modifica] [p. 1152 modifica]Modda. V. cucchiaruni. Sorta di uccello (in Catania).

Modulu. Pezzo di canna su cui tessono le reti.

Morti. L’apertura delle fornaci d’ond’esce il metallo fuso.

Motignu. add. Terreno fangoso.

Motu. V. mauta. [p. 1153 modifica]