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IX. Altra vana spedizione veneto-pontificia contro Genova (37-39). — Ostinata pertinacia del pontefice e sua deliberazione di recarsi a Bologna perché sian condotte piú efficacemente le imprese (39-41). — Il re di Francia pensa alla convocazione di un concilio (41-42).

X. Accanimento del pontefice per prendere Ferrara (43-45). — Fazione franco-veneziana presso Montagnana (45-46). — I francesi minacciano Modena (45-46). — Il duca di Ferrara occupa Cento e altre terre; quindi accorre ad impedire a’ veneziani il passaggio del Po (46-47). — Le armi spirituali usate dal pontefice contro il duca di Ferrara e i suoi aderenti (47-48). — Decisioni del clero gallicano: cardinali dissidenti dal pontefice (48-49).

XI. Gli ecclesiastici perdono Carpi (49-50). — Confusione e tumulto in Bologna per l’avvicinarsi de’ francesi coi Bentivoglio (50). — Timori de’ cardinali; energia del pontefice, che conforta i bolognesi alla fedeltá alla Chiesa (50-52). — L’esercito francese trattenuto per le speranze della concordia col pontefice (53-54). — Vane trattative di concordia (53-54). — Commenti e critiche all’azione dei comandanti francesi (54-55) XII. Il pontefice sempre piú indignato contro il re di Francia; milizie veneziane in suo aiuto (56-57). — Terre occupate da’ pontifici (57-58). — Il pontefice fa decidere l’impresa contro Ferrara e la Mirandola (58-59). — Massimiliano e il re di Francia deliberano di accertarsi delle intenzioni del re d’Aragona; risposta di Ferdinando (59-61). — Nuova convenzione fra Massimiliano e il re di Francia (61-62). — L’esercito pontificio, presa Concordia, si reca alla Mirandola (62-63). — Congiura contro Pier Soderini in Firenze (63).

1511 XIII. Il pontefice presso l’esercito all’assedio della Mirandola (63-65). — Pericoli corsi dal pontefice; presa della Mirandola (65-68). — Il re di Francia ordina una piú decisa azione di guerra (68).

XIV. Discussione e deliberazioni de’ capitani francesi e del duca di Ferrara (68-69). — Movimenti delle milizie francesi (69-71). — Parere del Triulzio (71-74). — Neutralitá del marchese di Mantova (74). — Il pontefice consegna Modena al re de’ romani (74-76). — Morte di Ciamonte e giudizio dell’autore su di lui (76). — Insuccesso de’ pontifici (76-77).

XV. Massimiliano per consiglio del re d’Aragona si fa propugnatore di pace (77-80). — Timori e sospetti del re di Francia verso Ferdinando (80-81). — Il re di Francia manda il cardinale di Parigi a Mantova per le eventuali trattative (81). — Fazioni di guerra vicino al Po e nel mirandolese (82-83). — L’ambasciatore di Massimiliano, per invito del pontefice, si reca presso di lui a Bologna (83-84).

XVI. Nomina di nuovi cardinali (85-86). — Entrata dell’ambasciatore di Massimiliano in Bologna e suo superbo contegno (86-87). — Sue trattative di accordo coi veneziani (87). — Avversione del pontefice alla pace coi francesi e subito fallimento delle trattative (87-88). — Gli am-