Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/431

Da Wikisource.

Ferdinando, 26; manda ambasciatori a Roma in unirne con Firenze e Y r enezia — sempre piú ostile alla lega generale — ucciso u Milano, 27; ricordato, 74.

Sforza Giovan Galeazzo, fanciullo, erede di Galeazzo, 27-8; rimesso sotto il governo di Ascanio e Lodovico Sforza, 47; ricordato, 60, *9; avvelenato da Lodovico, 93.

Sforza Giovanni, signore di Pesaro;

• lei pochi Sforzeschi superstiti dopo la caduta di Lodovico. 197; lascia Pesaro prima che sia assalita dal Valentino, 211; ricordato come marito di Lucrezia Borgia, 215 Sfu.za Ippolita, figlia di Francesco, promessa sposa a Alfonso di Calabria, 14; ricordata, 216

Sforza Lodovico <il Moro), aiuta Bona a costituire la reggenza di Milano — d’accord > col fratello cerc - d’impadronirsi del governo — confinato a Pisa, 2$; con Ascanio S ’orza e Roberto da Sanseverino prende Tortona — richiamato da Bona al governo del figlio — fa uccidere Cecco Simonetta, 47; interviene alla dieta di Cremona — espugna San Secondo e conquista lo stato de’ Rossi, 58; toglie all’esercito veneziano il conte di Caiazzo e Galeazzo figli di Roberto da Sanseverino, 59; fa pace con Roberto da Sanseverino, 60; prega invano i veneziani di non permettere a Roberto di servire p Papa, 63; aiuta, sebbene di mala voglia, P impresa del duca di Calabria contro il Papa, 65; promette e dá aiuto ai fiorentini nell’impresa di Sarzana, 67; ricordato, 75; manda Antonio Maria da Sanseverino
a onorare Piero de’ Medici dopo la morte di Lorenzo, 83; favorisce l’elezione di Alessandro VI — vorrebbe che tutti gii ambasciatori della lega entrassero insieme a Roma, — irritato per il mutato parere de’ fiorentini e per i grandi apparati di Piero, 86-7; interviene in difesa del Papa contro il re e gli Orsini, 88; sua lega col Papa e veneziani e pratiche con Carlo VIII, SS-9; intensifica le trattative con questi contro re Alfonso e Piero, S9; Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici trattano con lui, 90; favorisce il passaggio di Carlo VI 11 — accoglie Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco, 92; diffidando de’ francesi avvelena il duca Giovan Galeazzo, 93; viene eletto duca, 94: presente all’incontro di Carlo VIII con Piero de’ Medici, 95; richiesto da Firenze, cerca distogliere Carlo VIII dal proposito di restaurare Piero, 104; Firenze gii manda ambasciatori, 112; nella lega generale contro Francia, 114; prepara saldati contro Carlo VIII, 11 5 ; sul Taro — ordina che 1 suoi premiano poca [iurte alla battaglia, 117: mediatore del prestito de’ veneziani a Ferdinando d’Araguiia, 118; sue truppe con quelle veneziane guar dano Pisa, poi lasciano sole le veneziane, 120-1; sua ostilitá al Savonarola, 122; contrario al ricupero di Pisa per i fiorentini, 127; riceve gii ambasciatori mandati da Firenze a Massimiliano, 129; favorisce Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco, 135; toglie il suo appoggio a Piero de’ Medici, 138;