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d’Este Ercole Secondo coltiva le lettere, e le favorisce splendidamente VII, 66; a tua la poesia 2071; attestato da lui renduto, e beneficii compartiti a’ Gesuiti 191; medaglie d" oro presso di lui conservate 364.

— Francesco Primo, sua magnificenza, e suo amore verso le belle arti VIII, 34, ec.

— Francesco Secondo, suoi studi e suo favore verso le scienze VIII, 35, fonda l’università di Modena 62; rinnova la biblioteca Estense 130; forma il museo di antichità 131.

— Francesco Terzo, lodato V, 973; scrittori della Storia di questa famiglia VII, 1385, ec.

— Giovanna lodata da’ Provenzali III, 526.

— Ippolito cardinale il giovane, sua singolar magnificenza, e suo amor verso i dotti VII, 71; paragonato dal Mureto col re Francesco Primo, 73.

— Ippolito cardinale il vecchio, suo amore per lo studio della matematica VII, 63; esame della condotta da lui tenuta coll’Ariosto 64; sua opera 66.

— Isabella, V. Gonzaga Isabella d’Este.

d’Este Leonello è il primo ad osservare la supposizione delle lettere tra S. Paolo e Seneca II, 277; scolaro di Guarino VI, 36; uno de’ più dotti principi della sua età, e de’ più splendidi mecenati della letteratura 38, ec.; fa fiorire l’università di Ferruru 140, ec.; sua biblioteca 216, ec.; accademia da lui istituita 1290.

— Lucrezia ed Anna figliuole di Renata, ammaestrate con raro successo ne’ buoni studi VII, 69.

— Luigi cardinale, favore da lui prestato agli eruditi VII, 77, ec.

— Niccolò Terzo, protezione da lui accordata alle scienze VI, 36; rinnova l’università di Ferrara 138; ne fonda un’altra in Parma 149; raduna da ogni parte uomini dotti 36.

— Obizzo, sua potenza IV, 18.

— Renata, moglie di Ercole Secondo, suoi studi e sua erudizione VII, 68; cade nell’eresia di Calvino ivi, ec.

— Sforza Beatrice, se fomentasse gli studi V, pref. {Pg}}.

degli Eterei Accademia istituita in Padova da Scipione Gonzaga VII, 263, ec.