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VI. — Passioni, vizi e virtú |||
VII. — Impossibilitá di toccare gli estremi |||
VIII. — Le qualitá delle vesti e l'animo |||
IX. — L’umor malinconico |||
X. — Riposo, ma non quiete per l’uomo |||
XI. — La reputazione e l’azione |||
XII. — La prudenza e la temeritá |||
XIII. — Il mezzo e l’estremo: la prudenza e l’ispirazione |||
XIV. — La fortuna come forza che è nell’uomo |||
XV. — Diverso valore dell’esempio nelle azioni felici e nelle infelici |||
XVI. — Le precauzioni |||
XVII. — Falsitá del detto: che necessitá non abbia legge |||
XVIII. — Prosperitá, avversitá e intelligenza |||
XIX. — La speranza |||
XX. — La dolcezza della commozione nei pericoli e travagli degli amici |||
XXI. — La donna e la concupiscenza |||
XXII. — Vanitá degli uomini per le loro donne |||
XXIII. — Avere e darsi morte |||
XXIV. — L’uno e il due: la ragione di stato di Dio e quella del diavolo |||
XXV. — Avvedimenti umani e provvidenza divina |||
XXVI. — L’interesse come forza cosmica |||
XXVII. — Salvare lo stato accettando ogni cosa |||
XXVIII. — Natura politica delia legge |||
XXIX. — Modi di acquistare il dominio |||
XXX. — La tirannide e l’amore del pericolo |||
XXXI. — Crescere, essere cresciuto, calare |||
XXXII. — Ingrandire altrui |||
XXXIII. — La sicurezza dei governi |||
XXXIV. — Il buon timore |||
XXXV. — L’aristocrazia, elemento d’ogni stato |||
XXXVI. — Gli uomini ragguardevoli |||
XXXVII. — Virtú e invidia |||
XXXVIII. — La libertá di parola |||
XXXIX. — Il simulare |||
XL. — Utilitá degli errori pensati e non eseguiti e virtú delle repubbliche |||
XLI. — L’attaccamento alla terra patria e gli effetti e la forza del distacco |||