Il medaglione senatorio

Da Wikisource.
Francesco Gnecchi

1892 Indice:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu Rivista italiana di numismatica 1892/Appunti di numismatica romana

Il medaglione senatorio Intestazione 27 marzo 2024 100% Numismatica

Questo testo fa parte della rivista Rivista italiana di numismatica 1892
Questo testo fa parte della serie Appunti di numismatica romana

[p. 291 modifica]

XXV.


IL MEDAGLIONE SENATORIO


saggio di una prima serie.


Come corollario di quanto si è esposto nel precedente Appunto, segue che in una nuova descrizione generale delle monete romane si debba istituire la Serie dei Medaglioni Senatorî, ossia dei multipli delle monete senatorie, che faccia riscontro a quella, dei Medaglioni imperiali. — Ma quali sono questi multipli? Quando incomincia una moneta a poter essere considerata come multiplo? Ecco un problema, che in teoria può sembrare molto semplice, ma che invece nella pratica offre difficoltà e complicazioni non lievi. I bronzi senatorî romani, pesati a uno a uno, presentano una gradazione indefinita di pesi diversi; e, per citare un solo esempio, avendo pesati circa 600 Gran Bronzi d’Antonino Pio, trovai una scala progressiva che dai 16 grammi va fino ai grammi 32,50. Pochissimi scendono vicino al peso minimo, come pochissimi s’innalzano verso il massimo; ma, oscillando fra questi lontanissimi estremi, il numero dei pezzi va sempre aumentando di mano in mano che si avvicinano al peso medio, il quale si può calcolare a poco meno di 25 grammi e mezzo. Il Kenner colla sua teoria eminentemente tedesca molto fine ed anzi forse troppo sottile, nella gradazione di tali pesi ha trovato non solo la monetazione leggera e la pesante, ma ha stabilito la graduatoria [p. 292 modifica]dei pesi a seconda degli assi e anche dei mezzi assi che in tali differenti pesi si possono riscontrare, e dà, nel suo articolo sul medaglione Romano, la serie dei Gran Bronzi pesanti 5 Assi, 5 1|2 assi, 6 assi, 7 assi, 7 1|2 assi, 8 assi, ecc. Ma se ciò può star bene in teoria e riesce ammirabile a chi lo osserva nelle tabelle, quando si viene al lato pratico della questione, nasce spontanea la domanda se è ammissibile che tante sottili e sottilissime distinzioni si potessero fare. Nel commercio comune pare logico ammettere che tanto valesse un sesterzio leggero come uno pesante, tanto un dupondio leggero come uno pesante, chè altrimenti sarebbe necessario supporre che gli antichi romani dovessero andare costantemente provvisti di una bilancia, il che confina coll’assurdo. Perchè infine bisogna considerare che non si tratta dell’oro o dell’argento, bensì del bronzo, il quale, durante il periodo imperiale, non era più, come alcuni secoli addietro, il tipo monetario, vero rappresentante del valore; ma semplice moneta divisionaria e di valore convenzionale, come lo è ai giorni nostri, fatta unicamente pei piccoli saldi e per le spicciole e giornaliere contrattazioni. E bisogna anche tener conto della relativa imperfezione nella apprestazione dei tondini per le monete di bronzo, sia che questi venissero fusi prima d’essere coniati, come generalmente si ritiene, sia che venissero tagliati da verghe, come certamente in qualche epoca si fece (e lo dimostrerò in una prossima memoria). Ammessa però l’irregolarità necessaria dei pesi entro certi limiti, e ammesse le differenze anche grandi, che possono esistere e tollerarsi fra le monete dello stesso valore, v’hanno sempre alcuni pezzi, che decisamente offrono un peso fuori del comune, e sono appunto quei pezzi, i quali fin qui furono battezzati, in mancanza di una denominazione più precisa, per “Medii bronzi battuti in [p. 293 modifica]disco da Gran Bronzo” oppure “Gran Bronzi battuti su disco da Medaglione”. Sono quei pezzi che rappresentano un peso e quindi un valore doppio o pressochè doppio dei comune o sono questi, che chiamerei volontieri Medaglioni Senatorî, ossia multipli delle monete senatorio. — Ve ne sono anche alcuni che superano il doppio, ma dal doppio o circa da questo limite (data la tolleranza necessaria, come s’ebbe ad osservare) partirei per chiamarli Medaglioni.

Da molto tempo qualcheduno di questi pezzi più forti dei comuni esisteva nella mia collezione, ora non saprei più dire se acquistato a caso insieme ad altri, oppure appositamente come pezzo di qualche interesse. Essendomi replicatamente dimandato cosa potessero essere, senza potermi dare una spiegazione soddisfacente, li conservavo come semplici curiosità numismatiche, quali, a dir vero, erano e sono tuttora considerati in tutte le altre collezioni, salvo che vi stiano completamente ignorati. Una volta finalmente mi balenò l’idea che potessero essere multipli o, con parola più recente, piéforts, o infine medaglioni del Senato, e, riflettendovi, tale idea a poco a poco per me diventò certezza. Mi diedi allora attorno per raccoglierne una serie; ma l’impresa non era facile, essendo questi pezzi assai più rari dei medaglioni imperatorii. Unendo però i miei a quelli di parecchie altre collezioni pubbliche1 e private di cui ho avuto [p. 294 modifica]comunicazione, mercè la gentile cooperazione d’alcuni amici2, posso offrirne oltre a una settantina, rappresentanti trenta nomi diversi, come primo abbozzo di questa nuova serie. Essa si verrà a poco poco completando, di mano in mano che i raccoglitori vorranno far conoscere quelli da loro posseduti.

Dai pesi segnati a ciascun pezzo e meglio ancora dal prospetto, che precede la descrizione, nel quale, allato al peso medio approssimativo del sesterzio e del dupondio sotto i diversi imperatori, ho segnato i pesi dei pezzi descritti, appare chiaramente come essi in generale rappresentino molto approssimativamente il doppio della moneta originaria, doppio Dupondio o doppio Sesterzio. Alcuni vi arrivano esuberantemente, pochissimi, in via eccezionale, rappresentano un multiplo molto superiore al doppio. Questi si riscontrano principalmente fra i dupondii, e gli esempî più forti li abbiamo nel pezzo di Tiberio (N. 7), che rappresenta almeno 6 dupondii, in quello d’Augusto (N. 1), che ne rappresenta 5, e nell’altro di Nerone, (N. 11), che ne rappresenta da 4 a 5. Ma la massima parte non arriva che a stento, a rappresentare il doppio peso della moneta semplice; fatto che del resto non è speciale al caso nostro, ma che si verifica costantemente in tutte le monetazioni e in tutte le epoche, incominciando dall’asse romano il quale non raggiunge mai il peso delle 12 once, che dovrebbe rappresentare.

Certo che la necessità di appoggiarsi unicamente al peso (e qual altro elemento vi potrebbe essere di distinzione fra due monete battute cogli identici conî?) costituisco il punto nero della questione; [p. 295 modifica]perchè la linea di demarcazione fra un semplice sesterzio di peso molto eccedente e uno doppio di peso molto calante è talvolta così poco avvertibile, che le due categorie si intrecciano e si confondono, cosicchè riesce impossibile dichiarare con sicurezza se un pezzo sia semplice oppure doppio. Parecchi casi di tal genere mi si sono presentati, e ho perciò ricorso a un punto interrogativo per contraddistinguere nella descrizione i pezzi dubbiosi: anzi alcuni di questi li ho appositamente riprodotti nelle tavole, onde ognuno possa per se stesso giudicare anche coll’occhio del pezzo controverso.

Giova però avvertire che pochissimi di questi si incontrano durante l’alto impero (fra quelli da me descritti se ne trovano due soli, uno d’Adriano e uno d’Antonino Pio, ambedue appartenenti al Museo di Berlino) mentre si fanno assai più abbondanti all’avvicinarsi del terzo secolo, all’epoca di Gallieno, nella monetazione del quale ognuno sa come si riscontri una straordinaria anomalia di pesi in tutti i metalli e specialmente nel bronzo.

Per quanto riguarda la parte tecnica, ossia la fabbricazione materiale dei Medaglioni Senatorî, essa non si scosta per nulla da quella dei bronzi comuni. Nella quasi totalità, essi sono anzi battuti coi medesimi conii che servivano per Gran Bronzi o per Medii Bronzi comuni, e solo eccezionalmente se ne trovano alcuni, pei quali furono apprestati conii speciali, esempio il Medaglione di Faustina juniore descritto al N. 27 e quello di Severo Alessandro, al N. 49.


[p. 296 modifica]

PROSPETTO DEI PESI.


Nomi Peso Medio
approssi-
mativo
del G. B.
Multipli del
Sesterzio
Peso Medio
approssima-
tivo
Del M. B
Multipli
del
Dupondio
Augusto gr. 28 gr. 39 gr. 12 gr. 59 (da 5)
Livia   »  12,5   »  24
Agrippa   »  12   »   27.5.
Tiberio   »  12   »  71 (da 6)
   26,05-19,63
Agrippina Madre   »  25   »  ?
Caligola   »  12   »  29-22
Nerone   »  12   »  52 (da 4 o a 5)
Vespasiano   »  25   »  40,5
Trajano   »  25   »  50
Adriano   »  25   »  45-29,45
Domiziano   »  25,5   »  78-54-50,5
   38,725
Elio   »  25   »  33
Antonino Pio   »  25,5   »  42,5-33,75
   30,05
M. Aurelio   »  25,5   »  49,5   »  12   »  21
Faustina juniore   »  25   »  42-35,5   »  12   »  20
Lucio Vero   »  25   »  37
Commodo   »  25   »  36
Settimio Severo   »  25   »  32,5
Giulia Domna   »  25   »  43-42,5
Caracalla   »  25   »  45-44-44-43,1
   43-36,3-36
  »  11,5   »  22
Elagabalo   »  25   »  35
Sev. Alessandro   »  20   »  51-43-36-35,5
   34,6
  »  11.5   »  24
Filippo Padre   »  19   »  29,5-29,4
Filippo Figlio   »  19   »  33,1
Trebon. Gallo   »  3. 19   »  27,7
Trajano Decio   »  19   »  63-51-48,7-46
   45-42-41.5-
   41,3-40,1-38,5-
   37,8-35,5-34,9-
   31,5-31-30,7-
   30-29,4-27,9-
   27,8-25,2
Etruscilla   »  19   »  42-40,1-40-39
   -34-33,5-29
Valeriano   »  18   »  31,3-30,5-28,1
   24-22,6-21
Gallieno   »  18   »  31-27,7-26.7-
   21,35
Salonina   »  17,5   »  27,7-25,5


[p. 297 modifica]

DESCRIZIONE

di una prima serie di Medaglioni Senatorî.


AUGUSTO.

1. Peso: grammi 59 (da 5 dupondii).

D/ — DIVVS AVGVSTVS PATER

Testa radiata a sinistra.

R/— S C Aquila colle ali spiegate su di un globo, volta a destra.

Coh. 282. M. B.

Gabinetto di Francia.

Un esemplare simile esisteva anche nella collezione Gréan (Catalogo N. 643).


2. gr. 39 (doppio sesterzio).

D/ — OB CIVIS SERVATOS Corona di quercia fra due rami d’alloro.

R/ — C GALLIVS C F LVPERCVS III VIR AAA F F • Nel campo S C

Coh. 427. G. B.

Gabinetto di Francia.

Il Gabinetto Montigny possedeva un esemplare simile.

LIVIA.

3. gr. 24 (doppio dupondio).

D/ — IVSTITIA Busto diademato di Livia a destra.

R/ — TI CAESAR DIVI AVG P M TR P XXIIII • Nel campo S C (anno 22 d. C.).

Coh. 2. M. B.

Gabinetto di Francia.

AGRIPPA.

4. gr. 27,50 (doppio dupondio).

D/ — M AGRIPPA L F COS III

Testa a sinistra colla corona rostrata. [p. 298 modifica]

R/ — S C Nettuno di fronte rivolto a sinistra con un delfino e il tridente. (anno 27-12 a. C.).

Coh. 3. M. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VI, N. 1).

Cohen alla descrizione di questo Medio Bronzo d’Agrippa aggiunge la nota: Cette médaille frappée sur flan, de médaillon a paru à la vente Fontana en 1860. Non so se si tratti d’un altro esemplare o dell’identico ora descritto.

TIBERIO.

5. gr. 25 (doppio dupondio).

D/ — TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST IMP VIII

Testa laureata a destra.

R/ — MODERATIONI S C

Busto della Clemenza di fronte nel centro di uno scudo. All’intorno una corona d’alloro. (anno 21 d. C.)

Coh. 24. M. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

Nel Catalogo Hedervar si dà la descrizione e il disegno d’un medaglione con questo rovescio e con una variante nella leggenda del dritto (ti caesar divi avg f avgvstvs). Mi pare lecito supporre che si tratti semplicemente di un pezzo battuto su disco superiore al comune, ossia di un doppio dupondio.

Quanto alla varietà della leggenda è assai probabile che sia un errore, e non sono rare simili inesattezze in quel catalogo.

Nel Catalogo della Collezione Campana venduta a Londra nel 1846 figura anche un bronzo di Tiberio col rovescio clementiae coniato su disco superiore al comune.


6. gr. 19,63 (doppio dupondio).

D/ — TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST IMP VIII

Testa laureata a sinistra.

R/ PONTIF MAX TRIBVN POTEST XXXIIX

Nel campo S C (anno 36 d. C.)

Coh. 28 M. B.

Gabinetto di Francia.


7. gr. 71 (da 6 dupondii).

D/ - TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST IMP VIII

Testa laureata a sinistra. [p. 299 modifica]

R/ — PONTIF MAXIM TRIBVN POTEST XXXVII

Caduceo alato fra le lettere S C (Anno 35 d. C.)

Coh. 31. M. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VI, N. 3).


8. gr. 26,05 (doppio dupondio)

D/ — TI CAESAR DIVI AVG F AVGVST IMP VIII

Testa nuda a sinistra.

R/ — PONTIF MAXIM TRIBVN POTEST XXXVII

Nel campo S C (anno 35 d. C.)

Coh. 32. M. B.

Gabinetto di Francia.

AGRIPPINA MADRE.

9. gr. ? (doppio sesterzio?).

D/ — AGRIPPINA M F MAT C CAESARIS AVGVSTI

Busto a destra.

R/ — S P Q R MEMORIAE AGRIPPINAE

Carpento tirato da due mule a sinistra.

Coh. 1. G. B.

Coll. già Blacas.

Questo pezzo esistente già nella Collezione del Duca di Blacas è ora passato al Museo Britannico. Quantunque me ne manchi il peso, stando alla dicitura del Cohen (frappé sur flan de médaillon); mi pare lecito giudicarlo un doppio sesterzio.

CALIGOLA.

10. gr. 22,29 (doppio dupondio).

D/ — C CAESAR DIVI AVG PRON AVG P M TR P IIII P P Testa nuda a sinistra.

R/ — VESTA S C Vesta velata seduta a sinistra con una patera e un’asta. (anno 40 d. C.)

Coh. 27 M. B.

Coll. Montagu a Londra.

NERONE.

11. gr. 52 (da 4 o da 5 dupondii).

D/ — NERO CLAVD CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P

Testa laureata a destra. Sotto, un globo. [p. 300 modifica]

R/ — SECVRITAS AVGVSTI S C

La Sicurezza seduta a destra davanti a un’ara accesa, presso cui una torcia infiammata. Tiene un’asta nella sinistra, sostenendosi il capo colla destra, il cui gomito è appoggiato alla sedia. All’esergo II.

Coh. 255 var. (per l’esergo) M. B.

Gabinetto di Francia.

La sigla II all’esergo dimostra come veramente per coniare questo multiplo si sia adoperato il conio del dupondio.

VESPASIANO.

12. gr. 40,50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES VESPAS AVG P M TR P P P COS IIII

Testa laureata a destra.

R/ — S C Vespasiano in una quadriga a destra collo scettro e un ramo. (anno 71 d. C.)

Coh. 434. Gr. B.

Gabinetto di Francia.

DOMIZIANO.

13. gr. 78 (da tre sesterzi),

D/ — CAES DIVI AVO VESP F DOMITIAN COS VII

Testa laureata a destra. (Marca del Museo Estense).

R/ — S C Pallade a destra armata di scudo, in atto di lanciare un giavellotto, (anno 80 o 81 d. C.)

Coh. 430 G. B.

Gabinetto di Brera.
(Tav. VI, N. 2).

NB. Questo bronzo è cerchiato.


14. gr. 50,50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI

Busto laureato a destra coll’egida (marca del Museo Estense).

R/ — S C Vittoria a destra col piede su di un elmo, in atto di scrivere DE GERM su di uno scudo attaccato ad un trofeo formato d’armi germaniche. Appiedi del trofeo la Germania piangente seduta su di uno scudo (anno 85 d. C.)

Coh. 453. G. B.

Gabinetto di Brera.

[p. 301 modifica]


15. gr. 38.725 (doppio sesterzio).

D/ — CAES DIVI AVG VESP F DOMITIAN COS • VII

Testa laureata a destra.

R/ — S C La Speranza a sinistra, (anno 80 o 81 d. C.).

Coh. 424. G. B.

Museo di Napoli.


16. gr. 54 (doppio sesterzio).

D/ - IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XII CENS PER P P Testa laureata a destra coll’egida.

R/ — S C Domiziano al galoppo a destra con uno scudo germanico, in atto di colpire colla lancia un Germano, che cade difendendosi collo scudo (anno 86 d. C.).

Coh. 473, var. (per l’egida) G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VI N. 5).

TRAIANO.

17. gr. 50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC P M TR P COS V P P Testa laureata a destra.

R/ — ALIM ITAL (all’esergo) S P Q R OPTIMO PRINCIPI (in giro) S C Traiano seduto a sinistra su di una sedia curale, con uno scettro sormontato da un’aquila, stende la mano a una donna diademata che gli sta dinanzi con un bambino in collo e un altro per mano. (anno 104-110 d. C.)

Coh. 303, var. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

Posseggo nella mia collezione un altro esemplare simile, battuto su disco comune di Gran Bronzo, ma ridotto al peso di 50 gr. mediante un cerchio ornamentale, che vi si vede applicato anticamente.


18. gr.? (doppio sesterzio?)

D/ — IMP NERVA CAES TRAIAN AVG GERM P M Busto laureato a destra, col paludamento sulla spalla sinistra.

R/ — TR POT COS II S • C • Roma Nicefora seduta a sinistra su di una corazza, il piede destro su di un [p. 302 modifica]elmo, la sinistra sul parazonio. Dietro a lei due scudi oblunghi e uno rotondo. (anno 98 d. C.).

già Coll. Tyszkiewicz a Parigi.

NB. Questo bronzo, sconosciuto a Cohen, viene pubblicato nella seconda Edizione (N. 615) e dato come medaglione. Il modulo è segnato come il N. 10 della scala di Mionnet e corrisponde quindi precisamente a quello del gran bronzo. La collezione del Conte Tyszkiewicz, a cui apparteneva, fu venduta dieci anni sono, e non mi fu possibile rintracciare ove il pezzo descritto oggi si trovi. Ma dalle dimensioni e dalle lettere S C mi pare lecito argomentare che si tratta precisamente d’un medaglione senatorio e assai probabilmente d’un doppio sesterzio.

ADRIANO.

19. gr. 29.45 (doppio sesterzio?)

D/ — IMP CAESAR TRAIANVS HADRIANVS AVG Busto laureato a destra.

R/ — LIBERTAS RESTITVTA (all’esergo) PONT MAX TR POT COS III (in giro) S C. Adriano seduto su di un palco a sinistra tende la mano a una donna, che sta appiedi del palco e che gli presenta un bambino, che ha in collo, e un altro che tiene per mano.

Coh. 965, var. (come l’esemplare citato della Collezione Gonzales) G. B.

Gabinetto di Berlino.
(Tav. VI, N. 4).


20. gr.? (doppio sesterzio?)

D/ — IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG Busto laureato a sinistra col paludamento e la corazza.

R/ — P M TR P COS III S C

Troia a destra in atto d’allattare i suoi piccoli; dietro, il fico Ruminale.

Coh. 550. Med.

Museo Britannico.

NB. Cohen descrive questo Bronzo fra i medaglioni, aggiungendovi la nota: Vrai médaillon malgré les lettres s c. È evidente che si tratta di un Medaglione Senatorio e lo registro volentieri, anche non conoscendone il peso perchè il nome d’Adriano non è d’altronde rappresentato in questa serie che pel bronzo precedente, il cui peso lascia dubbio se veramente sia da considerarsi come un doppio sesterzio.

[p. 303 modifica]

ELIO.

21. gr. 33 (doppio sesterzio).

D/ — L AELIVS CAESAR. Busto nudo a sinistra col paludamento.

R/ — PANNONIA (nel campo) TR POT COS II (all’ingiro) S C. — La Pannonia turrita di fronte rivolta a sinistra. Tiene colla destra un vessillo e si solleva la veste colla sinistra.

Coh. 40 G. B.

Medagliere Fiorentino.

Il Cohen, descrivendo un esemplare di questo bronzo appartenente al Museo Britannico, aggiunge: fabrique de Médaillon.

ANTONINO PIO.

22. gr. 30.05 (doppio sesterzio?)

D/ — DIVVS ANTONINVS Testa nuda a destra.

R/ — CONSECRATIO S C Rogo a quattro piani, sul quale Antonino in quadriga.

Coh. 517. G. B.

Gabinetto di Berlino.
(Tav. VI, N. 6).


23. gr. 33.75 (doppio sesterzio).

D/ — ANTONINVS AVG PIVS P P TR COS III Testa laureata a destra.

R/ — LIBERALITAS AVG II (leggenda poco visibile) S C Antonino seduto su di un palco a sinistra e davanti a lui la Liberalità con una tessera o una cornucopia. Al basso un uomo che tende le mani. (anno 140-143 d. C.)

Coh. 650. G. B.

Gabinetto di Berlino.


24. gr. 42.50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES T AEL HADR ANTONINVS AVG PIVS P P Testa laureata a destra.

R/ — TR POT XV COS III S C Antonino a cavallo a sinistra colla destra alzata e col parazonio. (anno 152 d. C.)

Coh. 915. G. B.

Gabinetto di Francia.

[p. 304 modifica]

M. AURELIO.

25. gr. 49.50 (doppio sesterzio).

D/ — AVRELIVS CAESAR AVG PII F Busto nudo a destra col paludamento.

R/ — TR POT XV (in giro) COS III (all’esergo) S C. M. Aurelio in quadriga lenta a sinistra con uno scettro terminato da un’aquila. (anno 161 d. C.)

Coh. 714. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

Un esemplare simile a questo esisteva nella collezione Blacas, e si troverà quindi presentemente al Museo Britannico.


26. gr. 21 (doppio dupondio).

D/ — M AVREL ANTONINVS AVG Testa laureata a destra.

9 — TR P XXXIIII IMP X COS III P P S C La lupa coi gemelli a destra in una grotta, (anno 180 d. C.)

Coll. 782. M. B.

Coll. A. Guérin a Parigi.


FAUSTINA FIGLIA.

27. gr. 35.50 (doppio sesterzio).

D/ — FAVSTINA AVG ANTONINI AVG PII F Busto a destra.

R/ — S C (all’esergo). Tempio rotondo a quattro colonne, davanti al quale tre uomini e tre Vestali, accompagnate da un fanciullo, sacrificanti su di un tripode.

Coll. 101. Med.

Gabinetto di Brera e di Francia.
(Tav. VII, N. 1.)

NB. Il Cohen, descrivendo questo bronzo, lo colloca tra i medaglioni e aggiunge in nota Vrai médaillon malgré les lettres s c. Certamente è un vero medaglione; ma non nel senso che l’intendeva Cohen, bensì nel senso di medaglione Senatorio. Ad ogni modo bisogna notare come questo sia uno dei pochi medaglioni senatori, che si scostano dal comune tipo del gran bronzo assumendo l’aspetto veramente di medaglione, e questa fa la ragione che indusse Cohen a collocarlo e classificarlo come sopra si disse.


28. gr. 42 (doppio sesterzio).

D/ — FAVSTINA AVGVSTA Testa a destra.

[p. 305 modifica]

R/ — DIANA LVCIF S C. Diana a sinistra con una torcia accesa, che tiene colle due mani.

Coh. 154. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VII, N. 2).


29. gr. 20 (doppio dupondio).

D/ — FAVSTINA AVGVSTA. Busto a destra.

R/ — VENERI VICTRICI S C. Venere seminuda a destra trattiene Marte ignudo e galeato, armato di scudo e di parazonio.

Coh. 226. M. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

LUCIO VERO.

30. gr. 37.00 (doppio sesterzio).

D/ — L AVREL VERVS AVG ARMENIACVS Busto laureato a destra.

R/ TR P III IMP II COS II S C

Vittoria a destra, che scrive VIC AVG su di uno scudo attaccato a un palmizio. (anno 164 d. C.)

Coh. 217. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

COMMODO.

31. gr. 36.20 (doppio sesterzio)

D/ — M COMMODVS ANTONINVS AVG PIVS

Testa laureata a destra.

R/ — TR P VIII IMP VI COS III P P S C

Vittoria, che cammina a destra, tenendo un trofeo colle due mani (anno 183 d. C.)

Coh. 810 G. B.

Gabinetto di Vienna.

SETTIMIO SEVERO.

32. gr. 32.50 (doppio sesterzio?)

D/ – L SEPTIMIVS SEVERVS PIVS AVG

Busto laureato a destra col paludamento.

[p. 306 modifica]

R/ — VICTORIAE AVGG S C

Vittoria in biga veloce a destra.

Ined. dopo Coh. 647.

Coll. Ercole Gnecchi a Milano.

Ho descritto questo bronzo nella illustrazione delle inedite della Coll. Ercole Gnecchi data nel I fascicolo della Rivista in questo medesimo anno 1892 (N. 25), avvertendone fino d’allora il grande diametro (mill. 35) e il peso eccezionale, che me lo faceva ritenere equivalente a un doppio sesterzio, prendendo come base il peso minimo dei G. Bronzi di Settimio Severo, o a un sesterzio e mezzo, calcolandone il peso medio.

GIULIA DOMNA.

33. gr. 43 (doppio sesterzio).

D/ IVLIA PIA FELIX AVG. Busto diademato a destra (marca del Museo Estense).

R/ — VESTA S C. Quattro Vestali accompagnate da due ragazzi sacrificanti sopra un’ara accesa davanti a un tempio a quattro colonne e a cupola rotonda, nell’interno del quale si vede la statua di Vesta seduta. In alto una statua.

Coh. 205 G. B.

Gabinetto di Brera.
(Tav. VII, N. 3).


34. gr. 42,50 (doppio sesterzio).

D/ — IVLIA AVGVSTA. Busto a destra.

R/ — VESTA MATER S C. Sei Vestali sacrificanti sopra di un’ara accesa, davanti a un tempio, come nel precedente: (a due metalli).

Coh. 208. G. B.

Gabinetto di Brera.
(Tav. VII, N. 4).

CARACALLA.

35. gr. 45 (doppio sesterzio).

D/ — M AVREL ANTONINVS PIVS AVG BRIT

Busto laureato a destra col paludamento e la corazza.

R/ — P M TR P XVI COS III P P S C

Serapide a sinistra col sistro in testa, colla destra alzata e uno scettro trasversale. (anno 213 d. C.)

Inedito dopo Coh. 431.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VII, N. 5).


[p. 307 modifica]

36. gr. 43,10 (doppio sesterzio).

D/ — M AVREL ANTONINVS PIVS AVG BRIT

Testa laureata a destra.

R/ — P M TR P XVI IMP II COS IIII P P S C

Caracalla in quadriga lenta a destra con uno scettro, coronato dalla Vittoria, che gli sta dietro. (anno 213 d. C).

Coh. 436. G. B.

Gabinetto di Vienna.


37. gr. 44 (doppio sesterzio).

D/ — M AVR ANTONINVS PIVS FELIX AVG

Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — P M TR P XVII IMP III COS IIII P P S C

Caracalla su di un palco collocato a sinistra e scortato da due personaggi tiene allocuzione a tre soldati. (anno 214 d. C.)

Coh. 455. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VII N. 6).


38. gr. 44 (doppio sesterzio).

D/ — M AVREL ANTONINVS PIVS AVG GERM. Busto laureato a destra col paludamento e la corazza.

R/ — P M TR P XVIII IMP III COS IIII P P S C

Esculapio di fronte rivolto a sinistra, con un bastone, intorno al quale è attorcigliato il serpente. A sinistra Telesforo avviluppato nel mantello; a destra un globo. (anno 215 d. C.)

Coh. 464. G. B.

Gabinetto di Francia.


39. gr. 36 (doppio sesterzio).

D/ — M AVR ANTONINVS PIVS AVG GERM MAX Busto laureato a destra col paludamento e la corazza.

R/ — P M TR P XVIII IMP III COS IIII P P S C Caracalla al galoppo a destra calpestando un nemico. (anno 215 d. C).

Coh. 473. G. B.

Gabinetto di Brera.


[p. 308 modifica]

40. gr. 43 (doppio sesterzio).

D/ — M AVREL ANTONINVS PIVS AVG Testa imberbe e laureata a destra coll’egida.

R/ — PONTIF TR P X COS II S C Trireme diretta a sinistra con sette rematori, un pilota e un comandante (anno 207 d. C).

Coh. 504. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VII, N. 1).


41. gr. 22 (doppio dupondio).

D/ – M AVR ANTONINVS CAES Busto giovanile e paludato a destra. Testa nuda.

R/ — SEVERI AVG PII FIL S. C. Istromenti da sacrifizio.

Coh. 563. M. B.

Coll. R. Mowat a Parigi.


42. gr. 36,30 (doppio sesterzio).

D/ — M AVREL ANTONINVS PIVS AVG Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — VIRTVS AVGVSTOR S C Roma seduta a sinistra e appoggiata a uno scudo con una Vittoria e il parazonio. (anno 211 d. C.).

Coh. 584. G. B. var.

Gabinetto di Berlino.

ELAGABALO.

43. gr. 30,50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG Busto laureato a destra col paludamento e la corazza.

R/ — FIDES EXERCITVS S C La Fede militare seduta a sinistra con un’aquila e un’insegna. Davanti a lei un’altra insegna.

Coh. 162 (Cohen però non dà la leggenda del dritto) G. B.

Coll. A. Guérin a Parigi.

Un esemplare simile è al gabinetto di Francia, dato da Mionnet per medaglione (Vedi Nota del Cohen a pag. 534 del Vol. III).

SEVERO ALESSANDRO.

44. gr. 36 (doppio sesterzio).

D/ – IMP SEV ALEXANDER AVG Busto laureato a destra.

[p. 309 modifica]

R/ — LIBERALITAS AVGVSTI IIII S C Congiario (anno 228 circa d. C.).

Coh. 286. G. B.

Gabinetto di Francia.


45. gr. 51 (doppio sesterzio).

D/ — IMP SEV ALEXANDER AVG Busto laureato a destra.

R/ — P M TR P VIII COS III P P S C Alessandro in quadriga lenta a destra, con uno scettro terminato da un’aquila. (anno 229 d. C).

Coh. 368. G. B.

Gabinetto di Francia.


46. gr. 34,60 (doppio sesterzio).

D/ — IMP SEV ALEXANDER PIVS AVG Busto laureato a destra.

R/ — P M TR P X COS III P P S C Il sole radiato a sinistra colla destra alzati, e con un globo (anno 231 d. C).

Coh. 378. G. B.

Gabinetto di Vienna.


47. gr. 24 (doppio dupondio).

D/ — IMP CAES M AVR SEV ALEXANDER AVG Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — PONT MAX TR P III COS P P S C La Felicità (?) seduta a sinistra col palladio e uno scettro sormontato da un’aquila. (anno 224 d. C.).

Inedito dopo Coh. 413. M. B.

Coll. Gnecchi a Milano.


48. gr. 35,50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES M AVR SEV ALEXANDER AVG Busto laureato e paludato a destra.

R/ — PONTIF MAX TR P V COS II P P S C Le Terme. (anno 226 d. C.).

Coh. 418. G. B.

Gabinetto di Vienna.


49. gr. 43 (doppio sesterzio).

D/ — IMP SEV ALEXANDER AVG Busto laureato e corazzato a destra col paludamento sulla spalla.

[p. 310 modifica]

R/ — PROFECTIO AVGVSTI S C Alessandro a cavallo a destra, preceduto dalla Vittoria (anno 231 d. C).

Coh. 424, var. (per la corazza) G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VIII, N. 2).

NB. Dopo il medaglione senatorio di Faustina, descritto al numero 27, questo è il secondo, per cui mi pare non si sia adoperato il conio del gran bronzo, ma si sia ricorso a un conio speciale sia pel dritto che pel rovescio. Il busto di Severo Alessandro sui grandi bronzi, quantunque lo si trovi molte volte col paludamento e talvolta anche con la corazza, non è mai così sviluppato come nel doppio sesterzio descritto, in cui appare quasi a mezza figura. Anche il rovescio presenta un rilievo superiore a quello del comune gran bronzo.

GORDIANO PIO.

50. gr. 41.50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP GORDIANVS PIVS FELIX AVG Busto laureato a destra.

R/ — ADLOCVTIO AVGVSTI S C Gordiano su di un palco collocato a sinistra in atto d’arringare tre soldati.

Coh. 211. G. B.

Gabinetto di Brera.
(Tav. VIII, N. 3).


51. gr. 39 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES M ANT GORDIANVS AVG Busto laureato a destra.

R/ — CONCORDIA AVG S C La Concordia seduta a sinistra con una patera e una doppia cornucopia.

Coh. 222. G. B.

Gabinetto di Brera.


52. gr. 31,70 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES M ANT GORDIANVS AVG Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — FIDES MILITVM S C La Fede militare a sinistra con un’insegna e uno scettro obliquo.

Coh. 231. G. B.

Gabinetto di Vienna.

NB. Un bronzo simile a questo è disegnato nel Catalogo del Museo Albani e presentato quale medaglione. Probabilmente, come [p. 311 modifica]osserva il Cohen, non si tratta che di un doppio sesterzio, simile a quello ora descritto, a cui furono levate le lettere s c. (Vedi Coh. N. 182).


53. gr. 29.50 (frusto) (doppio sesterzio).

D/ — IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG

Busto laureato a destra.

R/ — IOVI STATORI S C

Giove ignudo di fronte, volto a destra con uno scettro e i fulmini.

Coh. 240. G. B.

Gabinetto di Brera.


54. gr. 35.50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG.

Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — P M TR P IIII COS II P P S C.

Gordiano in abito militare a destra con uno scettro trasversale e un globo (anno 211 d. C).

Coh. 293. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

FILIPPO PADRE.

55. gr. 29,40 (doppio sesterzio).

D/ – IMP M IVL PHILIPPVS AVG.

Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — ANNONA AVGG S C L’Abbondanza a sinistra con tre spighe e una cornucopia. Ai suoi piedi il modio pieno di spighe.

Coh. N. 131 var. G. B.

Gabinetto di Vienna.


56. gr. 29,50 (doppio sesterzio).

D/ — IMP M IVL PHILIPPVS AVG

Busto laureato a sinistra col paludamento.

R/ — LAET FVNDATA S C. L’Allegrezza a sinistra con una patera e un timone.

Inedito, simile a Coh. 153. G. B.

Coll. Stettiner a Roma.


[p. 312 modifica]

FILIPPO FIGLIO.

57. gr. 33,10 (doppio sesterzio).

D/ — M IVL PHILIPPVS CAES
Busto a destra col paludamento, testa nuda.

R/ — PRINCIPI IVVENT S C
Filippo in abito militare, che cammina a destra con un’asta e un globo.

Coh. 66. G. B.

Gabinetto di Vienna.

TRAJANO DECIO.

58. gr. 51 48,7 46 45 42 41,5 41,3 38,5 37,8 35,5 34,9 31,5 31 29,4 25.2 (Sesterzio doppio, triplo, quadruplo, ecc.).

D/ — IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG. Busto laureato a destra colla corazza, oppure col paludamento e la corazza, talvolta visto per di dietro.

R/ - FELICITAS SAECVLI S C La Felicità a sinistra con un lungo caduceo e una cornucopia.

Coh. 57. Med.

In tutte le collezioni.


59. gr. 27,90. (doppio sesterzio)

D/ IMP C M Q TRAIANVS DECIVS AVG (o MES?)
Busto laureato e corazzato a destra.

R/ — LIBERALITAS AVG S C Traiano Decio e Erennio seduti su di un palco a sinistra. Davanti, la Liberalità, con una tessera e una cornucopia, e un cittadino, che sale il palco.

Coh. 59. Med.

Gabinetto di Vienna.


60. gr. 27,80 (doppio sesterzio).

D/ IMP CAES C MESS Q DECIO TRAI AVG
Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — PAX AVGVSTI S C. La Pace a sinistra con un ramo d’ulivo e uno scettro trasversale.

Coh. 100 G. B.

Gabinetto di Vienna.


61. gr. 63 40,10 30,70 30. (Sesterzio doppio, triplo, quadruplo, ecc.).

D/ – IMP C Q TRAIANVS DECIVS AVG Busto radiato e corazzato a destra.

[p. 313 modifica]

R/ — VICTORIA AVG S C Vittoria corrente a sinistra con una corona e una palma.

Coll. Brera, Vienna, Gnecchi, ecc.

Coh. 61. Med.

Tav. VIII, N. 5.

ETRUSCILLA.

62. gr. 42 40,10 40 39 34 33.5 29. (Sesterzio doppio, triplo, quadruplo, ecc.).

D/ - HERENNIA ETRVSCILLA AVG.

Busto diademato a destra colla mezzaluna.

R/ — PVDICITIA AVG S C La Pudicizia seduta a sinistra in atto di coprirsi la faccia col velo e con un scettro.

Coh. 18 Med.

Coll. Brera, Vienna, Gnecchi, ecc.

Il medaglione senatorio di Traiano Decio col rovescio felicitas saecvli è il più comune di tutti, e si trova in tutte le collezioni. Seguono poi, in ordine di rarità, l’altro dello stesso Trajano Decio col rovescio victoria avg e quello di Etruscilla col rovescio pvdicitia avg, i quali pure si trovano assai frequentemente; cosicchè, mentre molti altri d’altri imperatori, per essere rarissimi, quantunque di peso equivalenti a questi, sfuggirono all’attenzione degli studiosi e furono considerati quali pezzi eccezionali, questi di Traiano Decio e d’Etruscilla sono generalmente conosciuti e furono anzi sempre classificati col nome di Medaglioni, malgrado le lettere s c. Anche Cohen li dà come tali, come dà quello col rovescio liberalitas avg del Gabinetto di Vienna: e non saprei veramente perchè non abbia usato lo stesso trattamento all’altro col rovescio pax avgvsti pure del Gabinetto di Vienna. Ciò fa vedere una volta di più la confusione che dominava nella classificazione di questi pezzi.

TREBONIANO GALLO.

63. gr. 27,70 (doppio sesterzio).

D/ — IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG

Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — IVNONI MARTIALI S C. Tempio rotondo a quattro colonne; in mezzo la statua di Giunone assisa di fronte.

Coh. 96. G. B.

Gabinetto di Vienna.

VALERIANO.

64. gr. 21. (doppio sesterzio?)

D/ — IMP C P LIC VALERIANVS AVG Busto laureato a destra col paludamento e la corazza.

[p. 314 modifica]

R/ — CONCORDIA EXERCIT S C La Concordia a sinistra con una patera e una doppia cornucopia.

Coh. 184. var. G. B.

Gabinetto di Berlino.


65. gr. 30.50. (doppio sesterzio).

D/ — IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG Busto laureato e corazzato a destra.

R/ — ORIENS AVGG S C Il Sole radiato a sinistra colla destra alzata e col flagello.

Coh. 201. var. G. B.

Gabinetto di Vienna.


66. gr. 31.30. (doppio sesterzio).

D/ — IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG Busto laureato a destra col paludamento.

R/ — VICTORIA AVGG S C Vittoria a sinistra con una corona e una palma.

Coh. 213. G. B.

Gabinetto di Vienna.


67. gr. 22.60. (doppio sesterzio?).

D/ — IMP C P LIC VALERIANVS AVG Busto laureato a destra.

R/ - VICTORIA AVGG S C Vittoria a sinistra con una corona e una palma.

Coh. 214. G. B.

Gabinetto di Brera.


68. gr. 28.10. (doppio sesterzio?).

D/ – IMP C P LIC VALERIANVS AVG Busto laureato e corazzato a destra.

R/ — VICTORIA AVGG S C. Vittoria a sinistra appoggiata allo scudo e con una palma.

Coh. 215. G. B.

Gabinetto di Vienna.


69. gr. 24. (doppio sesterzio?)

D/ — IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG Busto laureato e corazzato a destra.

[p. 315 modifica]

R/ – VICTORIA GERM S C Vittoria a sinistra con una corona e una palina. Ai suoi piedi un Germano seduto, colle mani legate dietro il dorso.

Inedito (simile al M. B. Coh. 221). G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.
(Tav. VIII, N. 4).

GALLIENO.

70. gr. 21.35. (doppio sesterzio?).

D/ — IMP C P LIC GALLIENVS AVG

Busto laureato e corazzato a destra.

R/ — FIDES MILITVM S C

La Fede militare a sinistra con due insegne.

Coh. 759 G. B. var.

Gabinetto di Berlino.
(Tav. VIII, N. 6).


71. gr. 27.70. (doppio sesterzio).

D/ – IMP C P LIC GALLIENVS P F AVG Busto laureato e corazzato a destra.

R/ - FIDES MILITVM S C

La Fede militare a sinistra con due insegne.

Coh. 760. G. B.

Gabinetto di Vienna.


72. gr. 31.00 (doppio sesterzio).

D/ — IMP GALLIENVS P F AVG GERM

Busto laureato e corazzato a destra.

R/ — LIBERALITAS AVG III S C

La Liberalità a sinistra con una tessera e una cornucopia.

Coh. 781. G. B. var.

Gabinetto di Vienna.


73. gr. 26. (doppio sesterzio).

D/ — IMP GALLIENVS AVG

Busto laureato (quasi a mezza figura) a sinistra, col paludamento e la corazza.

R/ — PAX AVG S C

La Pace a sinistra con un ramo d’ulivo o uno scettro trasversale.

Inedito dopo 799. G. B.

Coll. Gnecchi a Milano.

[p. 316 modifica]

74. gr. 26.70 (doppio sesterzio).

D/ — IMP GALLIENVS P F AVG

Busto laureato a destra col paludamento.

R/ - VICTORIA AVG III S C

Vittoria che cammina a sinistra con una corona o una palma.

Coh. 834. G. B.

Gabinetto di Vienna.

SALONINA.

75. gr. 25.50 (doppio sesterzio).

D/ — CORNELIA SALONINA AVG

Busto diademato a destra.

R/ — PVDICITIA S C

La Pudicizia seduta a sinistra, che si rialza il velo e tiene uno scettro.

Coh. 115. G. B.

Gabinetto di Vienna.

Il Medagliere Fiorentino possiede questo stesso bronzo del peso di grammi 20.


76. gr. 27.70. (doppio sesterzio).

D/ - CORNELIA SALONINA AVG

Busto diademato a destra.

R/ — VESTA S C

Vesta seduta a sinistra con una patera e uno scettro trasversale.

Coh. 123. G. B.

Gabinetto di Vienna.


Francesco Gnecchi.



Note

  1. Fra queste vi figurano, completamente o quasi, il gabinetto di Francia, di Vienna, di Berlino e di Milano, e sono felice di rendere pubbliche grazie ai Signori Direttori di questi Musei, che gentilmente mi favorirono le chieste informazioni. Sono poi spiacente di non poter dare quelli del Museo di Londra, della cui serie romana non è ancora redatto il Catalogo e d’altri musei d’Italia tuttora giacenti in un deplorevole abbandono.
  2. Ringrazio cordialmente i Sigg. M. Montagu di Londra, Feuardent, Mowat e Guérin di Parigi, Stettiner di Roma, Sambon di Napoli, che mi fornirono preziosi dati sui pezzi delle loro collezioni, o d’altre.