Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/369

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nota 363

i quali per comoditá d’esposizione saranno raccolti in gruppi secondo la natura della causa che ha presieduto al loro formarsi: questo, ben inteso, senza escludere che piú d’una causa abbia concorso talvolta a produrre un medesimo mutamento o che piú errori dello stesso gruppo possano aver avuto origine da cause assai diverse. Ciò premesso, le alterazioni della lezione originaria, quale fu realmente o quale è presumibile che fosse, introdottesi per via di B son le seguenti:

da scambio tra lettere di forma simile: 1) di m con n, II 32030 «temo non mel» (nel, e cosí la vulg.), II 32718 «m’ha» (na ossia n’à, e cosí la vulg.: il Bocc. di sé parla sempre al sing.); 2) di n con u e vicev., I 2724 «al nostro» (uostro, la correzione è del Fanfani1), I 676 «di noi» (uoi, giá corr. in L), II 3001 «vel menò» (nel, corr. in L), II 3265 «ve ne son» (nône per uene, corr. ciene in L) 3); di l con b, II 4123 «vivaci allori» (albori, alla correzione si era giá pensato ma senza osare d’adottarla2); 4) di s con f, I 27328 «sanno» (fanno, corr. in L);

da errori relativi all’uso dei segni di compendio: 1) per omissione, I 1193 «l’abbian» (abbia), I 14722 «paltonier» (palloni, serbato religiosamente dalla vulg.), I 37828 «chiamavan» (chiamava, anche nella vulg.3), I 38026 «avean» (avea), I 3928 «pentendosene» (potendosene da un originario pêtendosene, la correzione è giá in L); 2) per intromissione, I 3523 «No» (non, cfr. I 2017, 2292, 40815 e II 6529

    biasimo»), 20230 pargliandogli, 23833 labbia («t’abbia»), 2534 îpartiva («il partiva»), 28431 camere («camera»), 28827 mandonna, 3371 attarcar, 34817 rohodiani, 36626 vole («volere»), 36880 il sul («in sul»), 37718 stada («stata»), 37914 lascianta, 3846 amore («amorose»), 38532 usa («usato»), 3862 dissie, II 2227 ad ad certi, 986 Do («Io»), 10526 î facesse («il facesse»), 10633 a a preti, 10826 andante («andate»), 11119 avevanto («avevan»), 1222 sinagaglia, 12819 preta, 16127 beamo, 17426 soavemen, 20126 io ti fara, 21320 niccola («Niccolosa»), 22315 do («dopo»), 28323 date («data»), 30527 rimatata («rimaritata»), A molti errori riparò in un secondo tempo lo stesso amanuense di B, scrivendo in luogo opportuno la forma corretta e sostituendola alla sbagliata con qualche segno di richiamo; è notevole che lo Hecker abbia quasi sempre ingrossato le sue liste anche di tali sbagli senza tener conto della correzione (p. es. a p. 46 riportò l’err. comincio ad pregar di I 40619 senza rilevare che nel margine fu poi a pregar sostituito confortar). Posso aggiungere qui che ho riscontrato un certo numero d’inesattezze nello spoglio delle lezioni di B fatto da quello studioso.

  1. Cfr. I, p. 28, n. 1.
  2. Cfr. Fanf., II, p. 124, n. 1; straordinaria è la sua lezione: «sotto vivaci arbori, et agli altri belli arberi»! Che anche allori si trovassero nella Valle delle donne, risulta chiaramente da II 35.
  3. Lasciando il sing., il sogg. è «il re»; e non era egli il solo a chiamare il suo giardino «la Cuba», ma tutto il popolo.