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pontificio; discussione del commissario generale con loro (105-108). — Si leva il campo da Parma (108).

VI. Rammarico del pontefice e meraviglia generale per la decisione presa dai comandanti dell’esercito ispano-pontificio; posizione degli eserciti nemici (109-111). — Sfortuna dell’esercito di Cesare in Fiandra (111). — Nuovi piani di guerra degli ispano-pontifici (m-112). — Cattiva fortuna e temeritá dei fuorusciti milanesi (112-113). — Vano tentativo di Giovanni de’ Medici contro il ponte di barche sul Po (113). — L’esercito pronto a passare al di lá del fiume (113). — Gli svizzeri lasciati nelle terre della Chiesa e contro il duca di Ferrara (113-114).

VII. I pontifici e gli spagnuoli a Casalmaggiore (114-115). — Il cardinale de’ Medici legato presso l’esercito (115). — L’esercito sull’Oglio (115). — Questioni fra fanti italiani e spagnuoli; fazione fra Giovanni de’ Medici e gli stradiotti (115-116). — Spostamenti degli eserciti nemici (n6119). — Rotta delle genti del duca di Ferrara al Finale (119-120).

VIII. Discesa degli svizzeri: loro riluttanza ad assaltare il ducato di Milano: concordato con l’esercito ispano-pontificio (120-121). — Partenza degli svizzeri dall’esercito francese e causa che l’ha determinata (121-122). — Il Lautrech spera di far resistenza ai nemici sull’Adda (122). — Prime milizie mandate da Prospero Colonna a passare il fiume (123). — Gli ispano-pontifici passano l’Adda; il Lautrech si ritira a Milano (123-124).

IX. Gloria derivata a Prospero Colonna dal successo ottenuto (125-126). — L’esercito ispano-pontificio alloggia a Marignano; di qui marcia verso Milano (126-127). — Entrata in Milano; anche le altre cittá del ducato passano agli ispano-pontifici (127-130). — Sdegno degli svizzeri perché i loro fanti hanno combattuto contro i francesi (130).

X. Morte di Leone decimo; giudizio dell’autore (130-131). — Terre e fortezze rimaste in possesso dei francesi (131-132). — Tornai presa da Cesare (132). — Conseguenze della morte del pontefice nel ducato di Milano (132). — Progressi del duca di Ferrara (133). — I francesi e i veneziani contro Parma (133-135). — L’opera del commissario Francesco Guicciardini (135-138). — Sue parole di fiducia e di rimprovero (1:38). — Vani assalti dell’esercito nemico a Parma (138-139).

XI. Conseguenze della fallita impresa contro Parma; il duca di Urbino riconquista lo stato (140-141). — Le milizie del duca e dei Baglioni sotto Perugia (141-142). — Scorrerie delle milizie nemiche nel ducato di Milano (142). — Il conclave per l’elezione del nuovo pontefice rimandato per la prigionia del cardinale d’Ivrea (142-143).

1522 XII. Mutamento politico in Perugia (143-144). — Difficoltá nella nomina del pontefice ed ambizione del cardinale de’ Medici (144-145). — Elezione di Adriano sesto (145-146). — Il duca d’Urbino e i Baglioni marciano verso Siena (146-147). — Apprensioni e provvedimenti dei fiorentini; il fallimento dell’impresa (147-148). — Tacita tregua d’armi in Umbria, in Toscana e nel ducato di Milano (148-149).