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ve ne sia in Roma un pubblico professore III, 34.
Scrofa Camillo, sue poesie pedantesche VII, 1764.
Scultura degli Etruschi I, 50, ec.; loro statue famose 53, ec.; dei popoli della Magna Grecia e dell’antica Sicilia 172, ec., 175, ec.; avanzamento clfcssa riceve da Pittagora da Reggio 177; dei Romani 593; decadenza di essa II, 387, ec., 698, ec.; stato di essa a tempo de’ Goti III, 117; a tempo de’ Longobardi 218; nel ix e x secolo 389; nell’xi e xii 680, cc.; nel secolo xiii IV, 722; nel secolo xiv V, 976, ec.; nel secolo xv VI, 1731; nel secolo xvi VII, 2360; V. Arti liberali; scrittori di essa VII, 827.
Scuola di giurisprudenza aperta in Roma I, 199.
Scuole pubbliche antichissime in Italia I, 133; quali fossero nei tempi più antichi in Roma 197; scuole de’ gramatici e de’ retori 238; quante ve ne fossero 555; fabbricate da Adriano II, 347, ec.; in Roma rinnovate da Atalarico III, 20; se le leggi pubblicate per esse da Giustiniano avesser vigore 31;Scutario Eusebio VII, 1087.
Scutelli Niccolò VII, 1581.
dello Sdegno Accademia in Roma VII, 215.
Secchi Niccolò, elogio di esso e sue opere VII, 1916.
Secondo abate in Trento, sue opere III, 208.