Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/396

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nuovi accordi col re di Francia, 119; arrivo di rnons. di Lilla, 120; danni recati alla cittá dalla mancata fede di Carlo VIII, 120; diversi umori in cittá per le prediche del Savonarola, 121 e sgg.; congiura contro il governo popolare, 125; cattiva situazione di Firenze di fronte agli altri Stati italiani, 127; sua fedeltá a Francia, 12S; trattative con Massimiliano, 128-9; gonfalonierato di Francesco Valori, 130 e sgg.; complotto per rimettere Piero de’ Medici, 132 e sgg.; agitazioni per il Savonarola — condizioni e lotte interne della cittá, 133 e sgg.; ancora del complotto per Piero, 138 e sgg ; si arrestano cinque cittadini de’ maggiori e si nomina una pratica di dugento a giudicarli, 139-30: sono condannati ed è negato loro l’appello, 141 e sgg.; Francesco Valori rimane capo della cittá, 145; si ordina al Savonarola di cessare la predicazione, 146; la prova del fuoco, 148 e sgg.; rivolta popolare e uccisione di Francesco Valori, 151; arresto del Savonarola—processo e condanna di lui, 153 e sgg.; si decide di aggiungere ad ogni ambasciatore un deputato degli ottanta, 161 ; trattative per l’impresa di Pisa, 161-2; rotta di Santo Regolo, 163; nuova spedizione, 164 e sgg.; guerra in Casentino, 167-8; malumore contro Paolo Vitelli e il duca di Milano, 16S; pratiche di accordo. 169-70; lodo del duca di Ferrara, 175; malcontento della cittá, 176 e sgg.; nuova impresa contro Pisa, 179 e sgg.; incertezza nei riguardi del

duca di Milano, 181 ; insuccesso dell’impresa di Pisa, 182-3; s * ta arrestare Paolo Vitelli, 183; viene giustiziato, 184; si fa una legge per vedere i conti delle spese, 187-S; accordi col re di Francia, 191: malumori contro Gian Battista Ridollí, 192; si istituisce la decima scalata, 194; si rifiutano le domande del duca Lodovico, 196; intese col re di Francia, 198; nuova impresa contro Pisa, 200 e sgg., malumore contro il re di Francia, 201; opinioni varie sulle fazioni pistoiesi, 204 e sgg.; vani tentativi di riformare lo stato, 208 e sgg.; timore che vi ispira il Valentino, 212; oneroso accordo con lui, 213; la cittá si rivolge per protezione al re di Francia, 214; manda ambasciatori al re, 216; accordo con gli ambasciatori del re venuti in cittá, 218; si fanno provvedimenti finanziari e si crea il Consiglio di giustizia, 219; si ritenta l’impresa di Pisa, 221 e sgg.; ritolta di Arezzo, 224 e sgg.; si ricorre al re di Francia, 227; energici provvedimenti della Signoria, 231-2; tentativi di accordo del Valentino e del Papa, 233; si riottiene Arezzo, 234; si rimettono i Panciatichi in Pistoia e si recupera la cittá, 236-7; istituzione del gonfalonierato a vita, 238 e sgg.; nomina di Piero Soderini, 250; trattative col Valentino e coi collegati contro di lui, 252; situazione della cittá, 252-3; si dichiara di star neutrali o col Papa, 255; vane trattative col Papa, 257; si assoldano truppe francesi, 258; disegno di una unione con Siena