Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano/Indice generale/S

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S

Sabei. Loro introduzione presso gli Arabi, t. X, p. 39.

Sabellianismo, t. IV, p. 99.

Saladino, Sultano. Regno e carattere di questo principe, t. XI, p. 414. Conquista il regno di Gerusalemme, tom. XI, p. 420. Prende la città nel medesimo anno, t. XI, p. 423. Assedia Tiro e San Giovanni d'Acri, tom. XI, p. 428. Sua morte, t. XI, p. 440.

Salerno, sua scuola, t. XI, p. 148.

Salona nella Dalmazia. Descrizione di questa città e de' suoi dintorni, t. II, p. 164. Palazzo di Diocleziano, t. II, p. 166.

Samanidi, t. X, p. 399.

Sapore re di Persia. Sue vittorie sui Romani, t. I, p. 401. Invade la Sorìa, la Cilicia e la Capadoccia, t. I, p. 403. Arditezza e successi di Odenate contro di lui, t. I, p. 405. Storia singolare delle sue avventure, t. III, p. 362. Dopo la morte di Costantino dichiara la guerra ai Romani, tom. III, p. 364. Carnificina che ne fa, t. III, p. 369. Suo figlio preso dai Romani nel suo campo, frustato, posto alla tortura, e pubblicamente ucciso, t. III, p. 370. Sue negoziazioni con Costanzo, t. III, p. 425. Invade la Mesopotamia, t. III, p. 428. Assedia Amida, t. III, p. 430. Poi Singara, t. III, p. 433. Condotta dei Romani, t. III, p. 435. Vinto dai Romani sulle rive del Tigri; riprende forza, li sconfigge e li costringe a ritirarsi, t. IV, p. 348. Entra nell'Armenia, e conduce prigioniera la regina Olimpia, t. V, p. 89. Sua morte, t. V, p. 91.

Saracini. Loro condotta nella guerra di Sorìa, t. X, p. 179. Loro progressi in Affrica, t. X, p. 263. Assediano Costantinopoli, t. X, p. 317. Abbandonano quella città, t. X, p. 328. Invadono la Francia, e sono disfatti da Carlo Martello, t. X, p. 340. Si ritirano davanti i Francesi, t. X, p. 343. Soggiogano le isole di Creta e di Sicilia, t. X, p. 374. Invadono Roma, t. X, p. 379. Loro carattere e loro tattica, t. X, p. 465. Loro lotta in Italia coi Franchi, t. XI, p. 109.

Sardica. Sua assemblea, t. IV, p. 133.

Sarmati. Costumi di questi [p. 451 modifica] popoli, t. III, p. 347. Loro stabilimento vicino al Danubio, t. III, p. 349. Sostenuti da Costantino nella loro guerra contro i Goti, t. III, p. 351. Loro espulsione, t. III, p. 354. Guerra loro fatta da Giuliano, t. III, p. 421. Costanzo gli fa guerra, e gli dà un re, t. III, p. 424. Loro scorrerie nella Pannonia e nell’Illirico, t. V, p. 103. Loro guerra a tempi di Valentiniano, t. V, p. 103.

Sassoni. Loro origine e loro stato a’ tempi di Valentiniano, t. V, p. 64. Loro discesa, t. VII, p. 147. Stabilimento dell’Enarchia Sassonica, t. VII, p. 149.

Saturnino. Sua ribellione nell’Oriente, t. II, p. 81.

Scanderbeg, principe Albanese. Sua nascita ed educazione, t. XIII, p. 36. Tradisce il Sultano, e fa la guerra ai Turchi, t. XIII, p. 38. Suo valore, t. XIII, p. 40. Sua morte, t. XIII, p. 42.

Schiavoni. A’ tempi di Giustiniano, t. VIII, p. 13. Loro scorrerie, tom. VIII, p. 16.

Scisma Greco dopo il Concilio di Firenze, t. XIII, p. 10.

Scisma d’Occidente, t. XIII, p. 269. Negoziazione per la pace e per la riunione degli Scismatici, tom. XIII, p. 271.

Sciti, ossia Tartari. Loro costumi pastorali, tom. V, p. 174. Loro vitto, t. V, p. 176. Abitazioni, t. V, p. 179. Esercizii, t. V, p. 181. Governo, t. V, p. 184. Loro guerre a tempi di Teodosio il Giovane, t. VI, p. 379. Stato degli schiavi., t. VI, p. 382.

Scizia, o Tartaria. Sua situazione ed estensione, t. V, p. 187. Conquiste degli Unni nella Scizia, t. V, p. 192. Sue rivoluzioni, t. VI, p. 75. Sottomessa da Attila, t. VI, p. 371.

Scotti e Pitti a’ tempi di Valentiniano, tom. V, p. 69. Loro invasione della Brittania, t. V, p. 73.

Sebastiano, usurpatore. Sua caduta e decapitazione, t. VI, p. 208.

Selgiucidi. Loro parteggiamento dell’Impero, t. XI, p. 248. Fondano il regno di Rum, t. XI, p. 252.

Senato romano. Sua riforma sotto Augusto, t. I, p. 90. Le province romane divise fra lui e l’Imperatore, t. I, p. 96. Il diritto d’eleggere i Magistrati conferito da prima al popolo, poi attribuito a questo corpo, t. I, p. 99. È fatto utile e maneggevole strumento del dispotismo dei Cesari, t. I, p. 101. Suo tentativo dopo la morte di Caligola, t. I, p. 108. Sua giurisdizione legale contro gl’Imperadori, t. I, p. 148. Dichiara infame la memoria di Commodo, dopo avergli prostituite grandissime e vilissime lodi, t. I, p. 149. [p. 452 modifica] Condanna a morte l’usurpatore Giuliano, e rende divini onori a Pertinace, t. I, p. 172. I soldati di Caracalla lo costringono ad annoverare questo principe nel numero degli Dei, t. I, p. 206. Consacra all’infamia la memoria di Elagabalo, t. I, p. 222. Dichiara l’Imperatore Massimino pubblico nemico, e ratifica l’elezione fatta in Affrica dei due Gordiani; assumendo intanto il comando di Roma e dell’Italia, t. I, p. 265. Suoi preparativi onde sostenere una guerra civile, t. I, p. 266. Dopo la morte di Gordiano dichiara Imperatori Massimo e Balbino, t. I, p. 267. Costretto dal popolo a nominare un terzo Imperatore, il giovane Gordiano, t. I, p. 270. Respinge i Barbari appostati sotto le mura di Roma, t. I, p. 386. Servizio militare interdetto ai Senatori da Galieno, t. I, p. 387. Vendetta presa dai Senatori contro la famiglia e gli amici di questo principe, t. II, p. 11. Singolare contesa fra il Senato e l’esercito per la scelta d’un Imperatore, t. II, p. 55. Autorità e prerogative di questo corpo, t. II, p. 62. Si estingue l’una e le altre con Probo, t. II, p. 87. Abbassamento del Senato, t. II, p. 149. Eccitano i Senatori, e favoreggiano il pubblico malcontento contro gli Imperatori d’Italia, t. II, p. 183. Domandano il ristabilimento dell’altare della Vittoria, t. V, p. 363.

Serapide, di cui in Alessandria vi era un tempio. Questa divinità non sembra che avesse un culto particolare, o che appartenesse alla superstizione degli Egizii, t. V, p. 375. Descrizione del suo Tempio, t. V, p. 376. La sua statua colossale avvolta nelle rovine del suo tempio e della sua religione, t. V, p. 379.

Seta. Uso della seta presso i Romani, t. VII, p. 290. Trasporto della seta dalla Cina per terra e per mare, t. VII, p. 295.

Sette Cristiane. Loro indole generale, t. IV, p. 169.

Severo, favorito di Galerio, dichiarato Augusto da questo principe, t. II, p. 181. Viene a Roma, e vi trova gli animi avversi alla sua autorità, tom. II, p. 185. Fugge a Ravenna; sua disfatta e sua morte, t. II, p. 186. Crudeltà di Licinio esercitata contro i figli di questo principe, tom. II, p. 221.

Severo Alessandro; dichiarato Cesare da Elagabalo, è ben presto spogliato di questo titolo e degli onori, e vien protetto dalle guardie Pretoriane, t. I, p. 219. Suo esaltamento al trono, t. I, p. 223. Potere di sua madre Mammea, t. I, p. 323. Sua amministrazione saggia e moderata, tom. I, p. 225. Sua educazione, e [p. 453 modifica] suo virtuoso carattere, t. I, p. 226. Giornale della sua vita, t. I, p. 226. Fa la felicità dei Romani, t. I, p. 228. Rifiuta il nome di Antonino, t. I, p. ivi. Intraprende la riforma dell’esercito, t. I, p. 229. Rivolta delle guardie Pretoriane; a’ suoi piedi e nel suo proprio palazzo vien massacrato il Prefetto Ulpiano, t. I, p. 230. Dione Cassio lo Storico da lui sottratto al furore de’ Pretoriani medesimi, t. I, p. 231. Tumulto delle legioni; sua singolar fermezza in quest’occasione, t. I, p. 232. Difetti del suo regno e del suo carattere, t. I, p. 234. È assassinato dalle sue truppe, t. I, p. 255. Sua pretesa vittoria sui Persiani, t. I, p. 310. Stato dei Cristiani sotto il regno di questo principe, e de’ suoi successori, t. III, p. 97.

Severo Libio. Imperatore di Occidente. Suo regno oscuro e senza gloria, t. VI, p. 503.

Severo Settimio. Generale dell’armata della Pannonia, si dichiara contro l’usurpatore Giuliano, t. I, p. 162. Suo carattere, t. I, p. 167. Dichiarato Imperatore dalle legioni, t. I, p. 168. Sua marcia in Italia, tom. I, p. 169. S’avanza sino a Roma, t. I, p. ivi. Viene riconosciuto dal Senato, t. I, p. 171. Nega la sua protezione a’ Pretoriani, t. I, p. 172. Suoi successi contro Negro ed Albino, t. I, p. 174. Esito delle guerre civili, t. I, p. 177. Deciso da una o due battaglie, t. I, p. 178. Sua animosità contro il Senato, t. I, p. 181. Saviezza e giustizia del suo governo, t. I, p. 182. Pace e prosperità generale, t. I, p. 183. Rilasciamento della militar disciplina, t. I, p. ivi. Forma una nuova guardia Pretoriana, t. I, p. 185. Fa massacrare alla sua presenza Plauziano, suo ministro e favorito, t. I, p. 186. Opprime il Senato con un dispotismo militare, tom. I, p. 187. Nuove massime della prerogativa imperiale, t. I, p. ivi. Sua grandezza e suoi dispiaceri, t. I, p. 189. L’Imperatrice Giulia sua consorte, t. I, p. ivi. I due loro figli Caracalla e Geta, t. I, p. 191. Loro scambievole avversione, t. I, p. ivi. Tre Imperatori, t. I, p. 172. Morte di Severo Settimio, t. I, p. 195.

Siagro, Re de’ Romani, disfatto da Clodoveo, t. VII, p. 79. Sua morte, t. VII, p. 80.

Siberia. Cenni su questa provincia, t. XII, p. 305.

Sicilia. Disordini di questa Isola, t. I, p. 416. Invasa e soggiogata da Belisario, 414 Dagli Arabi, t. X, p. 377. Conquistata da Ruggero, t. XI, p. 150. dall’Imperatore Enrico VI, t. XI, p. 203. Se ne impadronisce Carlo d'Anjou, fratello di S. Luigi, t. XII, [p. 454 modifica] p. 211. Tiranneggia i Siciliani, t. XII, p. 215. Rivolta de’ Siciliani animata da Michele Paleologo, t. XII, p. 213. Incoraggiata da Procida, t. XII, p. 215. Vespero Siciliano, tom. XII, p. 217. Pietro d’Aragona, Re di Sicilia, t. XII, p. 218. Morte di Carlo d’Anjou, t. XII, p. 219.

Soffaridi, t. X, p. 398.

Sofia (Santa). Chiesa in Costantinopoli. Sua fabbrica, t. VII, p. 319. Sua descrizione, t. VII, p. 321. Marmi, t. VII, p. 323. Ricchezza, t. VII, p. 325.

Silvano. Suo fine infelice t. III, p. 416.

Silverio Papa. Sua intelligenza coi Goti di renderli padroni di Roma: suo esilio, 441

Simmaco, Senatore Romano. Sua ambasciata a Teodosio per addimandargli il ristabilimento dell’altare della Vittoria, t. V, p. 363. Esiliato, t. V, p. 366. Sua morte, t. VII, p. 252.

Solimano. Figlio di Baiazetto, t. XII, p. 398.

Sorìa. Soggiogata dai Romani, t. I, p. 37. Spedizione d’Aureliano, t. II, p. ivi. Invasa da Cosroe I, Re di Persia, t. VIII, p. 46. Conquistata da Cosroe II, t. VIII, p. 388. Invasa dagli Arabi, t. X, p. 178. Assedio di Bosra, t. X, p. 172. Di Damasco, t. X, p. 185. Battaglia d’Aiznadin, t. X, p. 188. Damasco presa d’assalto dopo di essere stata presa per capitolazione, tom. X, p. 195. Si inseguono i suoi abitanti, t. X, p. 197. Fiera d’Abila, t. X, p. 200. Assedio d’Eliopoli e d’Emesa, t. X, p. 203. Battaglia d’Iermuck, tom. X, p. 207. Conquista di Gerusalemme, t. X, p. 211. D’Aleppo e d’Antiochia, t. X, p. 216. Fine della guerra di Sorìa, t. X, p. 225. Progressi de’ vincitori, t. X, p. 228. Invasa da Niceforo Foca e da Zimiscè, t. X, p. 407. I Greci riprendono Antiochia, t. X, p. 408.

Spagna. Sua divisione in tre province Romane, tom. I, p. 29. Vicende posteriori e Monarchia, t. I, p. 74. Sottomessa da Costantino, t. VI, p. 96. Sue rivoluzioni, t. VI, p. 204. Invasa dagli Svevi, dagli Alani e dai Vandali, t. VI, p. 211. Liberata dai Goti, t. VI, p. 216. Spedizione di Teodorico, t. VI, p. 482. Conquiste de’ Visigoti, t. VI, p. 524. Assemblea legislativa di questo paese, t. VII, p. 142. Codice dei Visigoti, t. VII, p. 143. Conquista de’ Romani, 405 Primi disegni degli Arabi sulla Spagna, t. X, p. 276. Loro discesa, t. X, p. 280. Musa conquista la Spagna, t. X, p. 289. Prosperità della Spagna sotto gli Arabi, t. X, p. 297. Decadenza e rovina del Cristianesimo in questo paese, t. X, p. 310.

Spedalieri Nicola. Saggio di [p. 455 modifica] confutazione dell’Istoria di Gibbon spettante all’esame del Cristianesimo, t. III, p. 115.

Spirito Santo. Processione di questa Persona dalla Santissima Trinità, t. XII, p. 7.

Stauracio, t. IX, p. 174.

Stefano di Chartres, t. XI, p. 303.

Stilicone. Ministro e generale dell’impero d’Occidente; suo carattere, t. VI, p. 18. Sua integrità nell’amministrazione militare, t. VI, p. 20. Durante la minorità di Onorio e d’Arcadio è a lui conferita la reggenza dei due imperi d’Oriente e d’Occidente, t. VI, p. 22. Rufino suo rivale fatto da lui assassinare, t. VI, p. 24. Intrighi ed artificii contro di lui; dichiarato nemico dello Stato dal Senato di Costantinopoli, tom. VI, p. 28. Sua condotta all’epoca della rivolta di Gildone in Affrica, tom. VI, p. 29. Scaccia i Goti e i Germani dall’Italia, t. VI, p. 82. Sue negoziazioni con Alarico, t. VI, p. 98. Intrighi del Palazzo contro di lui, t. VI, p. 102. Sua disgrazia e sua morte, t. VI, p. 104. Sua memoria resa infame, t. VI, p. 107.

Storia Bizantina. Suoi difetti, t. IX, p. 141. Sua unione colle rivoluzioni del Mondo politico, t. IX, p. 143. Disegno su questa Storia di Gibbon, t. IX, p. 155.

Svatoslao. Suo Regno, t. XI, p. 96. Sconfitta da lui avutadalle armi di Zimiscè, t. XI, p. 98.

Svevi. Loro origine e loro fama, t. I, p. 384. Diverse tribù assumono il nome di Alemanni, t. I, p. ivi. Invadono la Gallia e l’Italia, t. I, p. 385. Il Senato ed il popolo li respingono da Roma, t. I, p. 385.

Sulpiciano, Governatore di Roma, ed avo di Pertinace. Sue pretese al trono dopo la morte di questo Principe, t. I, p. 160.