Trattato di architettura civile e militare I/Indice delle materie contenute nella parte prima
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Indice delle materie
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INDICE
DELLE MATERIE
CONTENUTE NELLA PARTE PRIMA.
Vita di Francesco di Giorgio Martini.
Capo I. Nascita di Francesco. Si correggono parecchi errori del Vasari e di altri scrittori. Lavora al duomo di Orvieto. Ritorna a Siena. Gli si attribuiscono in questa città molti edifizi pei quali non v’è certezza. La città di Pienza con tutte le opere di Pio II, sono di un Bernardo Fiorentino. Chi sia quest’architetto. Edifizi varii in Siena ed in Roma apposti a Francesco, non si possono provare opera sua
pag. 3
Capo II. Francesco disegna le antichità di Perugia, Ferento, Gubbio, Tivoli e Roma. Probabilità di un suo viaggio in Lombardia. Scrive il suo primo trattato. Ritornato in patria, si ammoglia ed è impiegato alle pubbliche acque. Vi esercita la pittura e l’architettura
Capo IV. Federico lo accomanda alla signoria di Siena. Ritornato in patria vi è ingegnere, ed oratore pel Duca. Va un’altra volta in Urbino, e fa alcune rocche pel Prefetto di Roma. Chiamato dai Cortonesi disegna la chiesa del Calcinaio. Rimpatria, ed è fatto ingegnere provvigionato della repubblica
Capo V. Fatto potestà di Port’Ercole, se ne esime col mezzo di Guidobaldo duca d’Urbino. I Sanesi lo vogliono architetto perito nell’affare di Chianciano. Informa la repubblica di alcuni moti di gente d’armi. Quei di Lucignano lo chiamano a munir la terra. Gian Galeazzo Visconti lo dimanda per averne il parere circa la cupola del duomo di Milano. Va in questa città ed a Pavia. Espone il suo giudizio, è rimunerato, e ritorna in patria
Capo VI. È chiamato da Guidobaldo a dar perfezione ad alcuni edifizi. E dal Prefetto di Roma. Fa per Gentil Virginio Orsino il castello di Campagnano. Ritorna a Siena, poi va nel regno ad istanza del Duca di Calabria. È richiesto dai Lucchesi, li serve, e ne ha grandi encomi. Il Duca di Calabria lo vorrebbe di nuovo a Napoli: non ci va, e perchè. Chiamato una seconda volta dal Duca d’Urbino. Va al Duca di Calabria che lo conduce seco alle spiaggie di Puglia. La Signorìa lo richiama; egli ritarda, ne è minacciato, e rimpatria
Capo VII. Il Duca di Calabria scrive ancora alla signoria di Siena per riaver Francesco, ma inutilmente. È eletto al supremo magistrato di Siena. Nuovi eventi di Montepulciano. Lavora di plastica, e getta in bronzo. Pare che andasse di nuovo in Urbino. Gli operai del duomo di Siena gli allogano alcune opere. Sua morte. Sua vita civile e domestica. Suoi discepoli.
Catalogo analitico de’ codici scritti e figurati
Trattato di architettura civile e militare.
Libro I. Ragione dell’opera, e prologo al libro primo
pag. 125
Capo I.
Scopo dell’architettura e suoi rapporti colle scienze
II.
Dello sfuggire i siti cattivi per edificare
III.
Della bontà delle acque
IV.
Della bontà dell’aria
V.
Come le città debbano essere guardate dai venti nocivi
VI.
I marmi e le pietre fine e grosse da costruzione
VII.
I mattoni
VIII.
Le calcine
IX.
Le arene
X.
I legni
Libro II. Prologo
Capo I.
Della situazione delle case secondo i climi ed i venti
II.
Delle parti esterne delle case, e delle scale
III.
Dei camini
IV.
Dei necessarii
V.
Delle cantine e degli oliari
VI.
Delle stalle
VII.
Dei granai
VIII.
Delle varie specie di case private, e delle parti interne di esse. Dei tetti e dei giardini
IX.
Proporzioni delle sale
X.
Dei palazzi pubblici
XI.
Dei palazzi de’ Principi
XII.
Dei pavimenti
XIII.
Dei modi per trovar acqua
Libro III. Prologo
Capo I.
Economia generale delle città
II.
Dei perimetri delle città, e della economia di esse ragguagliata al suolo
Capo III.
Della origine e delle proporzioni delle colonne e dei pilastri
pag. 198
IV.
Dei capitelli de’ tre ordini
V.
Delle parti delle colonne e varie maniere di esse
VI.
Delle basi delle colonne
VII.
Delle trabeazioni, ed analogia di esse col corpo umano. Delle gocciole, ossiano peducci
Libro IV. Prologo
Capo I.
Parti esteriori dei templi
II.
Parti interiori dei templi
III.
Proporzioni dei templi
IV.
Che le proporzioni dei templi sono dedotte da quelle dell’uomo
V.
Rapporto fra le larghezze e le altezze nei templi di pianta rettilinea
VI.
Porte e finestre ne’ templi
VII.
Le navate, le cappelle, le volte e l’altare
VIII.
Dell’aspetto de’ templi, de’ candelieri e de’ campanili
Libro V. Prologo
Capo I.
Delle artiglierie
II.
Della polvere da guerra e del modo di conservarla
III.
Che gli antichi non conobbero le nostre artiglierie. Difficoltà di resistere all’impeto di esse. Lodi di Federico II duca d’Urbino
IV.
La bontà delle fortezze sta nell’artifizio della pianta, anzichè nella grossezza de’ muri. Economia generale di esse
V.
Avvertenza circa le fondamenta
VI.
Delle parti delle fortezze. Dei fossi
VII.
Dei rivellini
VIII.
Dei torroni
ib.
IX.
Dei capannati, ossiano casematte antiche
Capo X.
Delle mura e porte
pag. 267
XI.
Dei ponti levatoi e corritoi
XII.
Delle torri maestre
Prologo agli esempi
Esempio I.
Fortezza in convalle
II.
Fortezza in convalle alla marina
III.
Fortezza nell’altopiano d’un colle a contrafforti
ib.
IV.
Fortezza in un seno di monte
V.
Fortezza sur un colle sporgente in fondo una valle
VI.
Rocca in valle fra due colli
ib.
VII.
Rocca in terreno piano, montuoso o misto
VIII.
Rocca quadrata in piano
ib.
IX.
Rocca sovra una falda di monte a lieve pendìo
X.
Rocca con recinto a denti di sega, senza torri
ib.
XI.
Rocca di pianta quadrata, con difese saglienti sulle diagonali
XII.
Rocca di pianta triangolare, volgente un angolo contro l’offesa
ib.
XIII.
Rocca di pianta poligonia irregolare con capannati e torroni con ale
XIV.
Rocca di pianta eptagona regolare
ib.
XV.
Rocca di pianta irregolare con torroni ne’ luoghi opportuni
XVI.
Rocchette congiunte in pianta romba, volgenti gli angoli all’offesa
ib.
XVII.
Rocca pentagona con torroni con ale
XVIII.
Rocca esagona con difese differenti
XIX.
Rocca in città poligonia regolare e munita di torroni in sporgenza fallata
XX.
Rocca in città di doppio recinto ottagono senza torri
XXI.
Fortezza in altopiano come si faccia forte senza torri
XXII.
Recinto fortissimo
XXIII.
Altro recinto assai forte
pag. 287
XXIV.
Rocca poligonia, con maschio nel centro avvallato
ib.
XXV.
Rocca di Cagli
XXVI.
Rocca del Sasso di Monte Feltro
XXVII.
Rocca del Tavoleto
XXVIII.
Rocca della Serra di S. Abondio
ib.
XXIX.
Rocca di Mondavio
XXX.
Rocca di Mondolfo
XXXI.
Rocca con due torri maestre
XXXII.
Rocca simile
ib.
XXXIII.
Rocca con due maschi
XXXIV.
Rocca simile
ib.
XXXV.
Rocca con due maschi ed un’entrata sola
ib.
XXXVI.
Altra rocca simile
XXXVII.
Altra rocca simile
ib.
XXXVIII.
Rocca in luogo che possa essere offesa solo da due parti opposte
XXXIX.
Recinto di rocca senza torri
ib.
XL.
Rocca a più ordini di difese
XLI.
Rocca simile, in luogo che possa essere offesa da ogni parte
XLII.
Rocca in piano con tre recinti
XLIII.
Rocca in altopiano avente un accesso solo
ib.
XLIV.
Rocca in sporgenza continuata di un altopiano
XLV.
Rocca in altopiano scosceso, offendibile da una parte sola
XLVI.
Rocca adattabile ad ogni accidente di terreno
ib.
XLVII.
Rocca esagona per luogo offendibile da una sola parte
XLVIII.
Rocca munita di torroni semicircolari con ale
XLIX.
Rocca esagona con maschio nel centro
ib.
L.
Rocca esagona in pianura
LI.
Altra rocca esagona in pianura
ib.
LII.
Avvertimenti per fortezza appiè d’un monte
LIII.
Fortezza in piano e coll’asse diretto contro una fimbria di monte
LIV.
Rocca in sito battuto da ogni parte
pag. 307
LV.
Rocca triangolare applicabile ad ogni luogo
LVI.
Avvertimenti contro una sorpresa. Ingegno per cautela della saracinesca e del ponte corritoio
LVII.
Rocca disposta con avvertimento simile
LVIII.
Altro esempio
ib.
LIX.
Fortezza a riva il mare
LX.
Caso di una fortezza quadrilatera battuta a due angoli opposti, e non avente che due torroni soli agli estremi di una diagonale
ib.
Libro VI. Prologo
Capo I.
Disposizione de’ porti
II.
Della difesa de’ porti
III.
Altre avvertenze circa i porti
IV.
Necessità del saper disegnare. Modi di fondare in acqua
Libro VII. Prologo
Conclusione dell’opera
FINE DELLA PARTE PRIMA.
con permissione