Il Quadriregio/Indice

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Indice dei nomi
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INDICE


LIBRO PRIMO

del regno d’amore


I. |||
Come all’autore apparve Cupido, e questi lo condusse nel regno di Diana, ove a’ preghi del medesimo ferì la ninfa Filena |||
   » 3
II. |||
Nel quale l’Amore prova per molti esempli che nessuno può far resistenza a lui ed alle sue saette |||
   » 9
III. |||
L’autore vien tradito da un satiro, mentre cerca Filena, che, aspramente da Diana punita, in quercia si trasmuta |||
   » 15
IV. |||
Lamento dell’autore sopra la perduta Filena: promessa di piú bella ninfa fattagli da Cupido |||
   » 20
V. |||
Dell’avvenimento di Giunone invitata alla festa di Diana |||
   » 25
VI. |||
Della caccia del cervo per la gara della ghirlanda tra Lisbena e Lippea |||
   » 30
VII. |||
Come la ninfa Lippea fu coronata della ghirlanda, che avea vinta |||
   » 35
VIII. |||
Come Cupido, irato con la ninfa Lippea, la feri d’una saetta d’oro |||
   » 40
IX. |||
Come la ninfa Lippea si duole che le convien partire. * |||
   » 45
X. |||
Nel quale l’Amore discorre delle varie impressioni dell’aere con l’autore, a cui da Venere vien promessa la ninfa Ilbina. *1 |||
   » 50
XI. |||
Come la dea Minerva discese e seco menò Ilbina ninfa |||
   » 55
XII. |||
Come la dea Minerva racconta all’autore l’eccellenza del suo reame |||
   » 60
XIII. |||
Come l’autore trova una ninfa chiamata Taura, la quale gli rende ragione di molti fenomeni |||
   » 65
XIV. |||
Coinè Cupido fece battaglia con Vulcano e come a prego di Venere Giove discese dal cielo e pose pace fra loro |||
   » 70
XV. |||
Come l’autore trova una ninfa di Cerere, chiamata Panfia, la quale gli conta il reame di Eolo, dio delli venti |||
   » 75
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XVI. |||
Del reame di Venere, e come le ninfe del medesimo reame dispiacquero all’autore, perché usavano atti disonesti d’amore; onde Venere il menda ninfe piú oneste, ma piú piene d’inganno |||
   » 80
XVII. |||
Dove si tratta dell’inganno, che fu fatto all’autore dalla ninfa Ionia |||
   » 85
XVIII. |||
Dove si tratta del reggimento della casa de’ Trinci e della cittá di Foligno |||
   » 90

LIBRO SECONDO

del regno di satanasso


I. |||
Come la dea Pallade appare all’autore e gli descrive la sedia e signoria di Satanasso.pag |||
   » 97
II. |||
Come l’autore narra a Minerva che e’ si confida vincere Satanasso e suoi vizi |||
   » 103
III. |||
Come l’autore mediante la dea Minerva ritornò dell’inferno, dove era disceso |||
   » 108
IV. |||
Dove trattasi del limbo e del peccato originale ... * |||
   » 113
V. |||
Come l’autore trova certe anime, che stavano penando presso al limbo |||
   » 118
VI. |||
Come l’autore, uscito dall’inferno, venne nel mondo nell’emisfero di Satan |||
   » 123
VII. |||
Dove trattasi del regno d’Acheronte |||
   » 128
VIII. |||
Dove trattasi della pena del gigante Tizio e quello ch’e’ significhi |||
   » 133
IX. |||
Come l’autore trova la Morte, la quale parla acerbamente contro i mortali |||
   » 138
X. |||
Dove l’autore discorre delle pene, che l’uomo dá a se stesso per false opinioni |||
   » 143
XI. |||
Dove si tratta della pena di Sisifo |||
   » 148
XII. |||
Dove l’autore parla di Flegias e della pena, che cagiona il timore |||
   » 153
XIII. |||
Come l’autore vede la Fortuna |||
   » 158
XIV. |||
Dove trattasi della pena, che dá l’Amore, quando ha il vero fondamento |||
   » 163
XV. |||
Come l’autore riconosce la cittá di Dite in questo mondo, e quindi trova Circe, la quale trasmuta gli uomini |||
   » 168
XVI. |||
Delle tre Furie infernali e delli tradimenti mondani |||
   » 173
XVII. |||
Come l’autore vede il tempio di Plutone |||
   » 178
XVIII. |||
Dove si tratta delli centauri |||
   » 183
XIX. |||
Come l’autore trova Satan trionfante nel suo reame |||
   » 188
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LIBRO TERZO

del regno de' vizi

I. |||
Come l’autore fu a battaglia con Satanasso e, umiliandosi, lo vinse |||
   » 197
II. |||
Delle cagioni onde viene la superbia, e come ella è vizio principale |||
   » 202
III. |||
Dichiaransi gli effetti della superbia |||
   » 207
IV. |||
Ove trattasi del vizio dell’invidia e della sua natura |||
   » 212
V. |||
Di tre spezie d’invidia e di Cerbero, dal quale l’autore fu assalito |||
   » 217
VI. |||
Dichiarasi come l’invidia si oppone alla virtú |||
   » 222
VII. |||
Ove trattasi del vizio dell’avarizia |||
   » 227
VIII. |||
Dove si ragiona del vizio dell’avarizia |||
   » 232
IX. |||
Del vizio dell’accidia e delli suoi descendenti rami |||
   » 237
X. |||
Del vizio dell’ira e delle sue specie |||
   » 242
XI. |||
Trattasi della pena dell’ira |||
   » 247
XII. |||
Trattasi di certi che furono viziosi nell’ira, e si passa a discorrere del vizio della gola |||
   » 252
XIII. |||
Delle specie e rami discendenti dal vizio della gola |||
   » 257
XIV. |||
Della lussuria e delle sue specie |||
   » 262
XV. |||
Trattasi piú in particolare delle specie e de’ rami discendenti della lussuria |||
   » 267

LIBRO QUARTO

del regno delle virtú


I. |||
Del paradiso terrestre e di Enoc e d’Elia e dell’albero della scienza del bene e del male.pag |||
   » 275
II. |||
Della condizione del paradiso terrestre e de’ fiumi, che quindi escono |||
   » 280
III. |||
Della vertú della temperanza e sue laudi |||
   » 285
IV. |||
Delle spezie e rami della temperanza |||
   » 290
V. |||
Della virtú della continenza e delle sue spezie, e dell’astinenza |||
   » 295
VI. |||
Della fortezza e delle sue spezie |||
   » 300
VII. |||
De’ magnanimi e valentissimi, ne’ quali risplendette la virtú della fortezza |||
   » 305
VIII. |||
Nel quale la Fortezza scioglie un dubbio dell’autore, e appresso incominciasi a trattare della prudenza |||
   » 311
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IX. |||
Nel quale ragionasi di assai antichi poeti, filosofi ed autori |||
   » 316
X. |||
Delle specie ovvero delle parti della prudenza |||
   » 321
XI. |||
Della virtú della giustizia, e come e perché furono trovate le leggi |||
   » 326
XII. |||
Trattasi delle parti della giustizia |||
   » 331
XIII. |||
Dove trattasi singolarmente della virtú dell’equitá e della veritá e de’ valenti canonisti e legisti |||
   » 336
XIV. |||
L’autore vede il tempio della fede, e gli appare san Paolo, il quale gli ragiona di questa virtú |||
   » 342
XV. |||
Di coloro che col lor sangue fondarono la fede, e delle cose che dobbiamo credere |||
   » 347
XVI. |||
Della resurrezione de’ nostri corpi dopo il Giudizio |||
   » 352
XVII. |||
Come Paolo apostolo menò l’autore al reame della Speranza |||
   » 357
XVIII. |||
De’ peccati nello Spirito santo, i quali sono opposti alla speranza |||
   » 362
XIX. |||
Come la Speranza conduce l’autore a parlare con la Caritá |||
   » 368
XX. |||
Dove trattasi piú distintamente del purgatorio, e si risolvono certi dubbi |||
   » 373
XXI. |||
Della caritá e dell’opere della misericordia corporali e spirituali |||
   » 378
XXII. |||
La Caritá mena l’autore nel cielo e tratta delle cose superiori ed eterne |||
   » 383
Nota |||
   » 389
Glossario |||
   » 407
Indice dei nomi |||
   » 409