Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte/Indice

by Giambattista Felice Zappi/Faustina Maratti

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INDICE

del Tomo I.

A

Abito eletto, e sovra ogni altro altero|||

Pag. 70

A che sul tergo, Amor sì forti vanni|||

163

Aci, non ti partir, stiam cheti, e bassi|||

97

Adam di dolce pianto asperso e molle|||

158

A governar di Pietro il sacro legno|||

17

Agresti Dii, su quest'opaco altare|||

223

Ah! Che giovò di cento Regi e cento|||

339

Ah! crudele Fanciul, che allegro in vista|||

372

Ahi ben me 'l disse in sua favella il core|||

40

Ahi che ben veggio al lito avvinta ognora|||

410

Ahi, ch'io son morto; ahi che infernal Vesuvio|||

99

Ahi, che pur mi conviene... E al sen stringea|||

386

Ahi che si turba, ahi che s'innalza e cresce|||

33

Ahi come siede addolorata, e mesta|||

393

Ahimè, che ovunque il mio pensier mi mena|||

383

Ahimè, ch'io sento il suon delle catene|||

258

Ahimè, ch'io sento la terribil tromba|||

419

Ahimè, ch'io veggio il carro, e la catena|||

57

Ah rio velen delle create cose|||

44

Alcune vaghe Ninfe innamorate|||

307

Alfin col teschio d'atro sangue intriso|||

3

Alfin comparve il formidabil giorno|||

409

                              (Traduzione)|||

ivi

Alfin forte Ragione, e forte Sdegno|||

244

Allor che Dio nel memorabil giorno|||

365

Allor che oppressa dal gravoso incarco|||

32

Allor ch'io ti guidai ne' tuoi verd'anni|||

216

Allora io vidi Morte lusinghiera|||

156

Allor ch'il superbo Ilio, e l'alte mura |||

50

Al ladro, al ladro. Palemone, Oronte|||

276

All'Uom, che col pensier tant'alto sale|||

228

Alma, benchè poggiando ascendi all'erto|||

134

Alma, che sei nella prigion de' sensi|||

235

Alma Vittoria, che del Tebro in riva |||

63

Al mio pensier non s'appresenta oggetto|||

110

Al prato, al prato, Elpin: flauti, e zampogne|||

83

Al rozzo stato suo volgendo il ciglio |||

64

Altr'armi, altr'arti, che di Marte fiero|||

279

Al Tribunal d'Amore un dì n'andai|||

11

Al vivo Sole a quei celesti ardori|||

165

Amato figlio, or che la dolce vista|||

42

Ameno è il calle, e di bei fiori adorno|||

352

Amor batte due porte all'Alma mia|||

203

Amor, che stassi ognora al fianco unito|||

302

Amor mi tolse il cuore, e in un drappello|||

289

Amor s'asside alla mia Filli accanto|||

26

Amor, s'oltre misura arde il mio cuore|||

254

Angue, che in terra per tuo mal rinasci|||

157

Anime illustri il cui gran nome in queste|||

24

Antro superbo, a me simile oh come|||

290

Ape gentil, che intorno a queste erbette|||

354

Aperte or mira il mio Pensier due strade|||

333

Aperto aveva il Parlamento Amore|||

352

Appena uscito dalla regia cuna|||

144

Apri lo sguardo, alma infelice, e mira|||

136

A quel divo d'Amor raggio possente|||

133

A quel Toro colà sparso, e distinto|||

276

Archimede non già Fidia e nè Apelle|||

239

Ardo per Filli. Ella non sa, non ode|||

5

Arser gran tempo in Ciel d'ira e di sdegno|||

160

Astrea, dice talun, stava fra nui|||

76

Aura dolce e soave, e dolce ardore|||

135

Aura gentil, se mai d'amor talento|||

421

Aveano il seno ambo d'Amor piagato|||

417

B

Bacio l'arco e lo stral, e bacio il nodo|||

33

Bambino ancor d'accorgimento, e d'anni|||

370

Bel Bambin, chi te non vede|||

396

Bella cagion della gran Donna sei|||

155

Bella Clemenza al tuo gran Nume accanto|||

145

Bella, leggiadra e qual credeami onesta|||

213

Bella è in cocchi per oro e per struttura|||

396

Ben ha di doppio acciar tempre possenti|||

263

Ben lo diss'io, che da feconda stella|||

282

Ben mi può torre, che a mirar non giunga|||

XXXI

Ben può Apennin l'alpestro dorso opporme|||

146

Ben son lungi da te, vago mio Nume|||

376

Ben veggio il marmo, il simulacro, e l'urna|||

55

Bizanzio è in man dell'Arabo ladrone|||

109

Bosco caliginoso, orrido e cieco|||

34

C

Cadde Agneletto ad armellin simile|||

271

Cadder preda di morte, e in pena ria|||

34

Cantando un dì per queste rive altero|||

195

Carco già d'anni e più di palme onusto|||

291

Carlo morìo, e alla sua tomba intorno|||

XXIX

Carlo, quando a ritirar s'accinse Apelle|||

140

Caro Tirsi, oh che bel giorno|||

144

Casto Pastore di più casta agnella|||

201

Ceneri fredde, anzi tra freddi marmi|||

191

Cento vezzosi pargoletti Amori|||

21

Certo che il mio Cignan fu in Paradiso|||

208

Certo scesa tra noi Costei non era|||

188

Che fai, Alma, che pensi? avrà mai pace|||

375

Che fai, Maria, che pensi? Ecco il gran Padre|||

151

Che far potea la sventurata, e sola|||

2

Che guardi, e pensi, Pellegrin divoto?|||

69

Che? non credevi forse, anima schiva|||

29

Che non vieni, Aglauro bella|||

XXXIII

Che si farà di questa ampia Antonina |||

23

Che sperasti di fare, o ingiusta Morte|||

107

Che speri instabil Dea, di sassi e spine|||

281

Che tirannia d'Amor, volermi stretto|||

120

Chi è costei, che a mezza notte è desta|||

69

Chi è costei, che fa dell'Uom vendetta|||

153

Chi è costei, che tanto orgoglio mena|||

356

Chi è costui, che in sì gran pietra scolto |||

3 e 19

Chi è, dicean le sovrumane menti|||

318

Chieggio ov'è Filli a Ninfe, ed a Pastori|||

143

Chi fu che d'Austria alla città reina|||

47

Chi fu, chi fu, che al barbaro Anniballe|||

110

Chi siete voi, Signore, e chi son io|||

382

Chi ti dà aiuto, ohimè, chi ti consola|||

326

Chiudeva i vaghi lumi in dolce obblio|||

349

Chi veder vuol come ferisca Amore |||

39

Chi vide mai, o di veder presume|||

116

Cieca di mente, e di consiglio priva|||

53

Cieco desio, come destrier feroce|||

418

Cigni infelici, che le rive e l'acque|||

126

Cigno immortal, questo Garzon, che riede|||

215

Cinto d'edra le tempia intorno intorno|||

406

Cinto il crin biondo di novelli fiori|||

104

Cinto il crin di gramigne e di ginestre|||

365

Colei, che in volto di sì dolce e tanta|||

397

Coll’arco teso Amor femmisi avanti|||

378

Coll'elmo in fronte, che temprò Vulcano|||

243

Colle sue proprie mani il crudo Amore|||

357

Colti v'ho pur, fischiando allor qual angue|||

96

Coltomi al laccio di sue luci ardenti|||

351

Come Nocchier, che in mezzo al Mar molt'anni|||

345

Come Nocchier, che le procelle, e l'onde|||

185

Come talor di nobil pianta e bella|||

414

Come tenera madre, a cui dolente|||

170

Come vago usignuolo in gabbia stretto|||

161

Contrari venti di Fortuna, e Amore|||

118

Contrario affetto il cor m'assale, e stringe |||

60

Con tre fiamme innocenti il mio Diletto|||

332

Con un me fuor di me detesto, oh Dio|||

247

Con voce umil per grazia, e per mercede|||

348

Coronata di gigli, e viole|||

402

Così dicendo fe' sostegno ed arco|||

156

Così girassi men veloce e presta|||

340

Così parlommi, e per l'afflitte vene|||

180

Costei, che, o Pellegrino, in marmo scolta|||

68

Cura, che di timor ti nutri, e cresci|||

94

Cura, che furiando entro il mio seno|||

401

Cur Damon tam moestus abis? Meliboee capellas|||

XXIV

D

D'Adria il mar, d'Adria le belle|||

XXXVIII

Dagli occhi santi, ove onestate alloggia|||

382

Dal cieco Amor, che sovra ogn'arte maga|||

385

Dal cuore agli occhi, e poi dagli occhi al cuore|||

174

Dalla più pura, e più leggiadra stella |||

20

Della vegliata inesorabil notte|||

264

D'allor, che adorna l'eliconia gente|||

24

Dal Pellegrin, che torna al suo soggiorno|||

249

Da poi che il mio bel Sol s'è fatto duce|||

32

De' famosi avi tuoi gli eccelsi vanti|||

128

De gli eserciti Dio, Dio di vendette|||

171

Deh per pietà, chi la mia fiamma ammorza|||

228

Deh qual mi scorre, oh Dio! di vena in vena|||

115

Deh scegli, Ireno mio, scegli un perfetto|||

328

Del biondo Tebro in sulla destra riva|||

114

De la colpa a fuggir talor mi provo|||

171

Della Croce mi cita innanzi al trono|||

186

Dell'Arbia intorno alla fiorita riva|||

119

Dell'Esquilin qualor sul colle altero|||

293

Dell'età tua spuntava appena il fiore|||

124

Dell'Universo al glorioso pondo|||

255 e 291

Del Nulla trar degl'infiniti abissi|||

266

Del Re dell'Alpi il fanciulletto ignudo|||

316

Del vago Adon, per gelosia di Marte|||

363

Dentro il mio seno addormentato Amore|||

353

Dentro vaghe pupille accolte avea|||

112

De' vostri alpestri sassi, o crudi venti|||

395

Dianzi io piantai un ramoscel d'alloro|||

273

Di bosco in bosco io vò sovente errando|||

377

Diceami Alcon ne la mia prima etate|||

221

Di cento specchi un specchio sol formato|||

204

Di duolo in duolo e d'una in altra pena|||

88

Dietro l'ali d'Amor, che lo desvia|||

239

Di febbre ria, ma più dal duolo oppressa|||

XIV

Di fitto verno in temporal gelato|||

359

Di fresca gioventù luce vermiglia|||

374

Di Giove intorno al vasto globo io miro|||

361

D'illustri ulivi, e di famosi allori|||

199

Dimmi, entrasti tu mai per l'auree soglie|||

328

Di sdegnoso furor tutto ripieno|||

360

Disse Carlo ad Eugenio: I Traci arditi|||

315

                              (Traduzione)|||

ivi

Disse un dì la pittura: alzarsi a tanto|||

274

Dissi ad Amor, che tutto lieto io vidi|||

378

Di tua mente uno sguardo almo e giocondo|||

71

Dolce Pensier, della mia mente figlio|||

346

Dolce sollievo dell'umane cure|||

29

Domando al pensier mio come s'intenda|||

377

Dond'ai tu l'armi e donde i lacci e l'ali|||

108

Donde il nuovo colore, e i nuovi canti |||

60

Donna che tanto al mio bel Sol piacesti|||

41

Donna gentil, che il nobil petto adorno|||

XXIX

Donna gentil, nel cui volto traluce|||

382

Donna gentil, per Voi mi accende il cuore|||

356

Donna real, che d'Imeneo la legge|||

45

Donna real, cui diè Senna la cuna|||

80

Donna s'avvien giammai, che rime io scriva|||

432

Donna, stà il mio pensier fisso in voi sola|||

ivi

Donna vidi raminga in nuda arena|||

389

Donne gentili, devote d'Amore|||

349

Donne gentili, io con voi parlo: udite|||

302

Dopo che 'l gran Sincero ornato il crine|||

278

Dopo le fosche notti, e 'l rio gelato|||

218

Dov'è, dolce mio caro, amato Figlio |||

34

Dove, dove, o pensier? T'intendo, il mio|||

270

Dov'è il gran carro, in cui superbo assiso|||

313

                              (Traduzione)|||

314

Dov'è Italia il tuo braccio? E a che ti servi|||

175

Dov'è la bella età, che gigli e rose|||

67

Dov'è quella famosa alta e superba|||

256

Dov'è Signor, la tua grandezza antica|||

405

Dov'è Signor, la tua pietade antica|||

131

Drizzomi già verso l'Aonio monte|||

412

Due famose Vittorie a gran litigi|||

203

Due fier tiranni hai miser' alma al fianco|||

132

Due nate al dilettar chiare Sorelle|||

274

Due ninfe emule al volto, e a la favella|||

18

D'un limpido ruscello in sulle sponde|||

83

E

Ebbi già del tuo stral l'anima punta|||

220

E ben potrà mia Musa entro le morte|||

179

Eccelso Duce, al cui temuto acciaro|||

265

Ecco, amici Pastori, ecco ove giunto|||

239

Ecco Amore: ecco Amor. Sia vostro incarco|||

58

Ecco, che a voi ritorno, un tempo liete|||

231

Ecco dell'uman germe e pura e bella|||

385

Ecco, Erasto, il bel colle altero e santo|||

160

Ecco il carcere aperto, e il crudo e strano|||

118

Ecco il Parnaso: ecco gli allori, e il biondo |||

12

Ecco il tempo, o Israel, ed ecco il giorno|||

320

Ecco il volto leggiadro, al cui splendore|||

298

Ecco in riva del Tebro, ecco già nato|||

242

Ecco la Donna, che dal Regno Franco|||

341

Ecco Libia in Europa, ecco Cartago|||

122

Ecco l'inclito Giulio. In questa riva|||

387

Ecco, Signor, dopo tant'anni e tanti|||

217

E crollar le gran torri e le colonne|||

431

E depor non dovea l'ingiusto sdegno|||

146

Ed or qual volta del mio stato indegno|||

57

È già Madre Maria, nè prova i mali|||

230

Elpino, esce il leon fuor delle orrende|||

85

Empio tiranno Amore, io dissi un giorno|||

364

Entro a povera culla Iddio sen giace|||

366

E osò Morte cotanto? Ah! del suo stolto|||

387

Eppure al fine a rivederti io torno|||

296

Eppur la cruda ingiuriosa Etade|||

338

E pugnar gli Elementi in aspra guerra|||

388

E qual sì industre man ritrar poteo|||

XXXI

E qual sul Tebro pellegrina, e rada|||

13

E quando mai con sì crudel ventura|||

288

È questo il ricco ammanto e l'ostro e l'oro|||

413

Eri di Filli al cor dolce ristoro|||

105

Era disposta l'esca, ed il focile|||

350

Era già il tempo, che del vin la neve|||

179

Era già il verno, ed io piangeva un giorno|||

384

E fermo il piè sulle superbe sponde|||

70

Era il primiero Caos, e dall'oscuro|||

355

Eran d'Amor le amare sorti ascose|||

222

Eran le Dee pel mar liete, e gioconde|||

213

Erano i miei pensier rivolti altrove|||

253

Era ogni cosa orror, notte e procella|||

202

Era tranquillo il Mare, e 'l Ciel sereno|||

185

Ergi, Cridano allegro, il capo algoso|||

301

E sempre avrai d'intorno a gl’occhi avvinta|||

431

E sotto il freddo: e sotto il clima ardente|||

229

Estinguer mai non credo il grande ardore|||

353

Eterno Genitor, eterna Prole|||

169

Eterno Sol, che luminoso e vago|||

231

È ver: la pace mia, Nice, ho smarrita|||

284

F

Fanciulla amante, al Genitor gradita|||

206

Fatto Signor dell'Isola guerriera|||

226

Ferisce Amor due Serafini amanti|||

202

Fermare ai fiumi il corso, ai venti il moto|||

76

Figlia d'eccelsa infaticabil mente|||

291

Figlio, io non piango più, non che la voglia |||

123

Figlio, se già d'Eternità il sentiero|||

121

Filli, poc'anzi Alcon sotto quell'Orno|||

237

Filli, ti sacrai l'alma, e non fu mai|||

92

Finchè questi occhi aperti il Sol vedranno|||

55

Fiume, che all'onde tue Ninfe, e Pastori|||

192

                              (Traduzione)|||

192

Fola non è la viva face e pura|||

285

Forse celarmi in quelle piaghe io spero|||

115

Forse ch'è giunto il desiato fine|||

197

Forse, chi sa? Benchè per lor giacesse|||

336

Forse dirammi alcun: Tu, che de' vanti|||

64

Forte Campion, ch'in sul bel fior degli anni|||

253

Forte pensier ne' miei desiri affiso|||

94

Fortuna, io dissi, e volo e mano arresta|||

204

Fra cento d'alto sangue illustri e conte |||

43

Frema pur di Fortuna il mare irato|||

92

Funesto un dì d'Eternità pensiero|||

133

Fuoco, cui spegner de' miei pianti l'acque|||

181

Furia, che all'altrui danno, e tuo sei nata|||

214

Fu sua pietà quando il tuo bel sembiante|||

305

G

Gentil Vinegia|||

56

Giaceasi Donna languidetta e stanca|||

369

Giace gran Donna, di color di morte|||

366

Giace l'Italia abbandonata in questa|||

247

Già distendea questa del Tebro antica|||

109

Già gran Madre d'Imperi ora sen giace|||

362

Già la civetta preparata, e il fischio|||

358

Già misuro anelante i spazi immensi|||

62

Già son molti anni, che di giorno in giorno|||

142

Giunto quel Grande, ove l'altrui gran torto|||

182

Giva Febo di sè fastoso un giorno|||

77

Gli Astri più bei della superna mole|||

344

Gloria, che sei mai tu? Per te l'audace|||

81

Gonfio torrente, di palustri canne|||

365

Grande fui mentre io vissi, e scettro tenne|||

177

Gran mercè tua mio Dio, mio Redentore|||

326

Gran misfatti commessi aver sapea|||

356

Gravan l'alma così cure ed affanni|||

209

Greco Cantor, qualora io fisso aperte|||

271

Guarda, mi disse, e in dolce atto cortese|||

193

H

Ho di me stesso una pietà sì forte|||

232

I

Idalgo, andrai là dove al Sol nascente|||

66

Il bel di tue virtù splendor giocondo|||

113

Il buon Guerrier, che a vendicar la morte|||

194

Il divin cibo mi sarà, dicea|||

243

Il forte Atleta a duro tronco avvinto|||

279

Il Gondolier, sebben la notte imbruna |||

7

Il gran capo, Signore, ed il bel seno|||

162

Illustre Duce che i trionfi tuoi |||

21

                              (Traduzione)|||

Il Padre, il Figlio, e l'increato Amore|||

148

Il Pellegrin, cui folta notte oscura|||

381

Il più vago fiorellino|||

330

Il primo albor non appariva ancora|||

256

Il Soglio, che t'offrir Giustizia, e Fede|||

390

Il tempo io son; spegni la face Amore|||

206

Impara di salire, Anima mia|||

304

Isola bella, del valor più vero|||

73

Italia, Italia, ah non più Italia! appena|||

266

Italia, Italia, il flaggellar non odi|||

111

Italia, Italia, o tu, cui feo la Sorte|||

173

Incauto Peregrin, che i passi allenta|||

342

Incauto Peregrin, cui nel cammino|||

301

Inclito Eroe, che mai non pugni invano|||

391

Indarno, Italia mia, ti diè Natura|||

141

                              (Traduzione)|||

142

Inganni son le vanità, che a i lumi|||

308

In lieto, e pien di riverenza aspetto|||

368

In quel gran dì, che a disserrar le porte|||

101

In quella età, che al giuoco intenta e al riso|||

89

In quell’età, ch'io misurar solea|||

18

In questo apparve portamento altero|||

398

Invan resisti: un saldo core e fido|||

9

Invidia rea di mille insanie accesa|||

79

Invido Sol, che riconduci a noi|||

35

Invittissimo Sire, al cui valore|||

75

Io ben l'udìa, ma non credea poi tanto|||

73

Io chiedo al Ciel, chi contra Dio l'indegno|||

137

Io chiesi al Tempo. Ed a chi surse il grande|||

336

Io già non t'offro indiche gemme ed oro|||

361

Io grido ad alta voce, e i miei lamenti|||

306

Io grido e griderò, finchè mi senta|||

248

Io mi credea la debil navicella |||

38

Io miro e veggio ampia ammirabil scena|||

136

Io nol vedrò, poichè il cangiato aspetto|||

367

Io no, non credo, che 'l morir sia danno|||

54

Io non so come a questa età condotte |||

38

Io porto, ahimè trafitto il manco lato|||

30

Io ricorro a la vostra intercessione|||

233

Io so ben la cagion, perchè senz'onde|||

87

Io so, che quando morte avrà già spento|||

300

Io sono in mezzo a due forti Guerrieri|||

423

Io son sì stanco di soffrir lo scempio|||

212

Io vedea ne' tuoi bruni occhi cervieri|||

267

Io veggio, ahimè, che il biondo crin s'annegra|||

27

Io veggio ben siccome acerbo e rio|||

46

Io veggio entro una bassa, e vil Capanna|||

6

Io veggio il Re feroce: ecco l'altero|||

430

Io vidi un dì, che in luminosa vesta|||

132

Io vi pregai, gran Madre, e vi ripriego|||

154

Iam satis est lusum, non hoc vult ludrica tempus|||

XX

Ier, menando i bianchi agnelli|||

403

L

La beltà di Madonna entro il mio cuore|||

354

Laddove a un Rio giace sepolta accanto|||

295

Là di Saturno al denso globo intorno|||

362

La divina Pietà veggio ormai stanca|||

113

La gran Donna del Mar, che lungi stese|||

108

L'alpe inaccessa, che con grave affanno|||

127

L'Alto Fattor, che perfezion volea|||

378

L'altr'ier Dorinda mia mi fece muso|||

183

La man porgo alla penna, e indarno tento|||

411

L'Amar non si divieta. Alma ben nata|||

303

La mia bell'avversaria un dì citai|||

303

La mia spoglia più fral di giorno in giorno|||

300

L'anima bella, che dal vero Eliso|||

58

La nobil Donna, che con forte mano|||

209

Lanuvio è questo, e quinci il forte|||

339

La prima volta, ch'io m'avvenni in quella|||

14

La prisca Roma del sepolcro fuore |||

16

La Rondinella dal Sironio lido|||

280

L'arte, che intenta è ad animar colori|||

161

Lasso, ben mille volte in tutte l'ore|||

49

Lasso, che feci! Abbandonai la bella|||

312

Lasso! E quando fia mai, che un sol momento|||

90

Lasso già di seguir la bella Fera|||

218

Lasso! Già in me di quell'età primiera|||

380

Lasso! Perchè non parte almen per poco|||

194

La tua speranza, il tuo soccorso è nato|||

244

L'Augusto Ponte, a cui fremendo il piede|||

260

La vaga onesta Vedovella, e forte|||

112

Le Ninfe, che pei colli, e le foreste|||

264

Leon, che chiuso entro il natio covile|||

394

L'Eterna voce, al cui suono risponde|||

261

Le tre fatali Dee, cui dato è in sorte|||

190

Levami in alto un mio pensier veloce|||

252

Le vie seguendo del perduto Averno|||

136

Lidi beati, ove immortal si vede|||

309

L'immensa luce, onde veggiam Natura|||

95

L'immenso fren dell'Universo Intero|||

410

Locar sovra gli abissi i fondamenti|||

123

L'onor, la Fama, e in un la Gloria e quante|||

331

Lucido Sol, che non derivi altronde|||

27

Lume del Ciel, ch'in dubbio oggi tenete|||

125

Lunga è l'arte d'Amor, la vita è breve|||

351

Lungi vedete il torbido torrente|||

250

M

Madre, ben hai giusta cagion di doglia|||

430

Madre, facciamo un cambio: eccoti il legno|||

201

Madre, io ritorno al dolce seno, al caro|||

191

Ma qual orrendo risonar bisbiglio|||

97

Marco, s'egli avverrà, quando sotterra|||

147

Mario, che tante volte, e sempre invitto|||

121

Ma verrà pur quel dì, de' giorni fine|||

268

Mentre al riflesso de' tuoi lumi ardea|||

103

Mentr'io dormia sotto quell'elce ombrosa|||

275

Mentr'oggi, o Silvia, a pascer l'agne inteso|||

240

Mentre omai stanco in sul confine io siedo|||

249

Mentre, Signor, di tanti fregi adorno|||

413

Mentre un dì mirossi al fonte|||

371

M'è sparito dagli occhi il mio bel Sole|||

XXXII

Messaggiera dei Fior, nunzia d'Aprile|||

234

Mi dice un Pastorel, che d'India viene|||

277

Mie deluse speranze! Io già credea|||

170

Mietitor, che alla falce agreste e dura|||

421

Mio cuor, credi ed adora: eccoti avante|||

318

Mio Dio, quel cuor, che mi creaste in petto|||

371

Mira là quella fredda scolorita|||

102

Mira l'eroe, che tutto in sè raccolto|||

46

Mirando il volto, ove le nubi, e il fuoco|||

224

Mira o Signor, come se 'n giace afflitta|||

393

Mira, o Tirsi, come irato|||

143

Monarca invitto, che col braccio forte|||

139

                              (Traduzione)|||

140

Moro, amici, tradito; e il mio morire|||

121

Morta Colei, ch'il mio destin mi diede|||

419

Morte, che tanta di me parte prendi|||

178

Morte, il tuo fero artiglio in van si stende |||

7

Morte, non più: dall'arco tuo fatale|||

103

Mossi poc'anzi alla Foresta ascrèa|||

XV

Muse, poichè il mio Sol gode, e desìa|||

41

Muse, se di spogliar mio stile impetro |||

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